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Messaggi del 13/03/2014

 

FRESA CUNZATA: LA "RICETTA" PER LA WEBTV A BISIGNANO

Post n°737 pubblicato il 13 Marzo 2014 da massimo.maneggio

Come si prepara una fresa cunzata? Prendete una fresa (ossia la metà di una focaccia tostata, con un buco centrale), cospargertela con un filo d'olio d'oliva, pomodori a quadretti, un pizzico di sale e origano quanto basta.

Se leggendo queste prime righe avete avuto l'impressione di essere su un blog di cucina non avete poi tutti i torti. Tuttavia, la "Fresa Cunzata", oltre ad essere un prodotto tipico della nostra tradizione culinaria, da circa tre mesi a questa parte, è anche il nome di un originale programma di webTV registrato a Bisignano.

Il programma "Fresa Cunzata" è stato ideato dal conduttore e giornalista Massimo Maneggio, da Graziano Fusaro (ospite fisso di ogni puntata) e da Lucantonio Iaquinta. L'impianto sul quale si basa il programma è abbastanza elementare: dimenticate le scenografie, la regia, il trucco e il parrucco. E' stato sufficiente, infatti, un tavolino inquadrato da una telecamera fissa e una location, sempre diversa nel corso delle 14 puntate finora registrate.

Le puntate, della durata media di 40 minuti, sono visibili sia sulla pagina Facebook della trasmissione che sul canale You Tube dedicato.  

Il conduttore, l'ospite fisso e i vari ospiti che, di puntata in puntata, si alternano intorno al tavolo, commentano le principali notizie di attualità di Bisignano e dell'Italia, davanti ad una fresa condita e ad un boccale di birra. Il programma non prevede censure o tagli nella registrazione e l'intento principale è quello di comunicare, in modo genuino, la realtà pura e cruda. Non c'è voglia di apparire o di fare polemica a tutti i costi. Il programma è leggero, ironico, apolitico e gli ospiti arrivano con naturalezza e senza bisogno di eccessive presentazioni.

Ultimo particolare, la fresa cunzata viene mangiata rigorosamente durante la discussione, come se si volesse, ancora una volta, ribadire l'immediatezza e il carattere informale del programma.  

Un modo nuovo di fare comunicazione che, spogliandosi del superfluo e dell'inutile, ha la capacità di rendere partecipe il web-spettatore, come se fosse seduto proprio intorno a quel tavolino, davanti a quella fragrante fresa cunzata.    

 

Giuseppe Caruso

 
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Aceto per una nuova Rende

Post n°736 pubblicato il 13 Marzo 2014 da massimo.maneggio
 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

Rientro dal congresso nazionale di Fiuggi con grande entusiasmo ma anche tanta consapevolezza in più. Ora bisogna realmente lavorare sui territori, ed è dai giovani che dobbiamo ripartire: abbiamo la grande responsabilità di restituire dignità alla politica.

Non è vero che i politici sono tutti uguali, che tanto vale girarsi dall’altro lato perché tanto non cambia niente.  Se noi non sappiamo distinguere, facciamo già parte del problema non della soluzione, ma se noi esercitiamo la democrazia e scegliamo le persone corrette che hanno fatto qualcosa (o meglio ancora quelle che vogliono fare qualcosa), scegliendo le persone giuste allora può cambiare qualcosa, e se pensassimo che ogni tanto la democrazia si guasta, sarebbe corretto aggiustarla… è come se noi volessimo essere il cacciavite che ripara.

Iniziamo, intanto, a pensare che la sanità a Rende non è un favore da chiedere ma un diritto dell’assistito, creando di fatto una sudditanza, tanto da creare uno spropositato numero di consensi ad alcuni, che poi non hanno mantenuto le promesse.

Iniziamo a pensare che in un consiglio comunale non dovrebbero esserci conflitti d’interesse quando si vota per il Piano Regolatore Generale Comunale.

Iniziamo a pensare che a Rende c’è un’area industriale che d’industriale ha solo il nome, dove le aziende chiudono perché non hanno niente che le possa supportare, e anche una zona universitaria che cresce distaccata dal territorio, quando, invece dovrebbe essere una risorsa umana di menti.

Iniziano a pensare che Rende ha un centro storico che dovrebbe brillare di luce propria, essere il centro di rappresentanza del nostro comune, oltre che il bagaglio artistico e culturale del nostro territorio, rendendolo florido di piccole attività d’artigianato di qualità, stimolando l’utilizzo delle zone franche e mettendo a disposizione le tante strutture disponibili.

Sarà mio impegno, nel prossimo futuro, far apprezzare la nostra prossima amministrazione, non solo per le azioni che andremo a realizzare, per i progetti di sviluppo, ma principalmente per la trasparenza nei comportamenti dei nuovi attori, mirando a realizzare un esempio di correttezza, di coerenza e di lealtà, che sarà esempio a tutti i cittadini.

Dovremo saper sfruttare al meglio ciò che abbiamo e non indebitarci ulteriormente, un po’come se il buon padre di famiglia dovesse fare i conti con quello che ha, sfruttandolo al meglio e rendendolo la vera risorsa di rinascita della propria realtà.

Il fuoco divampa – chiudo con una frase di Giorgia Meloni – la speranza si rimette in cammino.

 

Eugenio Aceto

Fratelli d’Italia Comitato di Rende

 

 

 

 
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