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Messaggi del 03/10/2014

 

Il bilancio non convince a bisignano

Post n°831 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da massimo.maneggio

BISIGNANO Il Bilancio di previsione approvato dalla maggioranza nell’ultimo Consiglio comunale non ha proprio convinto l’opposizione. Da una parte, c’è una giunta che assicura la longevità dei conti, pur nelle ristrettezze dei tempi odierni, mentre dall’altra parte la minoranza è stata molto critica nell’ascoltare il rendiconto formulato dal sindaco facente funzioni, Damiano Grispo. Così, il capogruppo di “Bisignano al Centro”, Francesco Fucile, ha aggiunto altro sale a un bilancio ormai diventato un mistero:« È un grave errore politico - secondo Fucile - pensare che tutto si possa risolvere con il voto favorevole della sola maggioranza sull’accertamento e il permanere degli equilibri di bilancio, facendo passare in secondo ordine la verifica dello stato di attuazione dei programmi, perché è soprattutto su questo secondo adempimento che si attua il controllo politico e strategico sull’operato dell’amministrazione comunale». Fucile, inoltre, ha mostrato le sue perplessità anche sul mutuo che l’Ente ha contratto con la Cassa depositi e prestiti per consentire il pagamento dei debiti: «Pur essendo una panacea per il Comune, dimostra l’incapacità amministrativa di riscuotere i propri crediti e ci permette di dire con precisione che questi debiti hanno origine dal 2006, pertanto sono addebitabili alle amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi nove anni. La rata mutua graverà sul bilancio per trent’anni». Un altro punto focale è rappresentato dai servizi più immediati: «Altre criticità riguardano la raccolta differenziata e i disagi arrecati ai cittadini, la mensa scolastica priva di copertura finanziaria e difficilmente sarà garantita nei mesi successivi. Si denota anche l’incapacità di attingere a finanziamenti pubblici: degli oltre nove milioni euro richiesti dal Comune risultano finanziati solo il 2%, mentre la situazione debitoria del Comune dal 2006, riferita sia ai debiti fuori bilancio che di cassa, supera i sei milioni di euro». È un quadro che non lascia tranquilli, Fucile ne è consapevole: «Si presume che molti altri debiti verranno fuori se teniamo conto che la ricognizione degli stessi non ha tenuto conto di alcune spese fra cui quelle legali. Non abbiamo colto un sostanziale cambio di rotta rispetto alle forti difficoltà organizzative e di contenimento della spesa che evidenziano l’incapacità politico-amministrativa di garantire le entrate proprie e di implementare una seria spending review della finanza comunale». Masman

 
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Polistena, possibile declassamento

Post n°830 pubblicato il 03 Ottobre 2014 da massimo.maneggio

Ospedale di Polistena, possibile declassamento del Centro trasfusioni. Molinari (M5S): "Le scelte scellerate di una Regione incapace di gestire la sanità. Le prossime elezioni un punto di svolta per cambiare rotta."

ROMA - Era difficile peggiorare una situazione già critica ma la Regione Calabria è riuscita nell’impresa: la sanità calabrese è in un'agonia che rischia di travolgere i suoi stessi pazienti e l’Amministrazione regionale sta facendo di tutto per farla morire. Il palco del dramma è Polistena. Gia il 29 gennaio con Atto n. 4-01575, avevo presentato un'interrogazione in Senato - rimasta senza risposta - sulla situazione del suo ospedale dov'è assente un Servizio di guardia di anestesia notturna ed un reparto di Terapia Intensiva Neonatale per un U.O. di Ostetricia e Ginecologia che ha un punto nascite da 700 parti/anno. Ora il centro trasfusionale dell’ospedale, inaugurato in pompa magna nel maggio del 2013 alla presenza dell’ex governatore Scopelliti, rischia di subire - dopo solo un anno dalla sua apertura - un declassamento.

Secondo il discutibile parere della commissione regionale di controllo, infatti, al centro mancherebbe un misuratore per la lavorazione del sangue e degli emoderivati nelle celle frigorifere in uso al reparto. Per questo motivo il centro dovrebbe passare da un attuale regime di “H2 con reperibilità notturna” a un funzionamento di “H6 senza reperibilità”, facendo il paio con la mancanza del Servizio di guardia di anestesia notturna già denunciata ; in altre parole, ci si può ammalare ma solo in orari determinati, pena la mancanza di cure !

Con questo declassamento si mette in seria difficoltà l’intero comparto operatorio - già provato - rendendolo incapace di gestire emergenze fuori orario, intasando così i centri più vicini - quelli di Reggio Calabria e Locri - con una perdita di tempo che potrebbe costare cara. Non possiamo accettare che il P.O. di Polistena, punto di riferimento di un ampio bacino di utenza - ricomprendente la piana di Gioia Tauro - debba subire una così rischiosa penalizzazione a causa di un'amministrazione incapace di gestire la sanità pubblica. Per bloccare questo declassamento basterebbe dotare il centro della attrezzatura adatta e la stessa amministrazione comunale si è detta disposta a contribuire economicamente. A questo punto cosa aspetta la Regione ad attivarsi per salvare il centro? O forse, dietro questa decisione annunciata, si cela qualche altra cosa?

Questo governo regionale, durante tutto il suo mandato, è riuscito a trasformare la Calabria in una nave che si sta lentamente inabissando, portando con sé tutti i calabresi. È arrivato il momento di aprire gli occhi e le prossime elezioni regionali vedranno la competizione di un Movimento di cittadini - il M5S - pronto a lottare per una Calabria migliore. Se tutte le comunità interessate vogliono, siamo disposti a partecipare ad una sottoscrizione per raggiungere quella cifra - cinquemila miseri euro di fronte al "mare magnum" della mala gestione della sanità calabrese - che possa permettere ai calabresi di poter dormire tranquillamente.

Non possiamo più permettere a chi ha fatto terra bruciata del nostro popolo e del nostro territorio di continuare a perseguire interessi oscuri nella sua gestione : occorre la diligenza del buon padre di famiglia.

Avv. Francesco Molinari-M5S

Cittadino eletto al Senato

 
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