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Messaggi del 04/12/2014
Post n°869 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da massimo.maneggio
Minacce di morte al PM DDA Lombardo. Molinari (M5S): "In Calabria l’attacco ai magistrati scomodi sembra un dato inevitabile. Lo Stato deve provvedere con un intervento strutturale. "
ROMA – Non è facile fare il PM in Calabria, terra dove continua a spadroneggiare la 'ndrangheta. Non è facile parlare di antimafia in Calabria, lo sanno bene tutti i magistrati impegnati nella locale DDA. Ma il caso del PM Giuseppe Lombardo, al quale manifestiamo la nostra più sincera solidarietà e vicinanza, amplia in modo inquietante la casistica del terrore che la 'ndrangheta compila quotidianamente. Siamo consapevoli del grado di compenetrazione e delle interessenze della politica con il potere criminale ma quello che emerge rischia di essere più grave. Le circostanze in cui sono maturate le minacce fanno delineare una conoscenza specifica dell'attività e delle abitudini del magistrato da parte di chi le ha profferite : conoscenza che potrebbe condurre a far presagire l'esistenza di gole profonde nei medesimi ambienti investigativi. Un'intimidazione la cui qualità è duplice, in positivo ed in negativo. In positivo, per il segno dell'avvicinamento all'obiettivo primario dell'eliminazione dei santuari criminali occulti ; in negativo per la possibilità che le indagini possano venir compromesse dall'allontanamento del PM dalle indagini. Lasciando il compito alle Forze dell'Ordine di scoprire gli infami estensori delle minacce, si conferma l'importanza della celerità con cui le medesime devono essere portate a termine; celerità che può essere frutto unicamente di un aumento dell'impiego delle risorse investigative nella lotta alla 'ndrangheta. Ma si conferma anche l'importanza della qualità e della fedeltà degli uomini che sono preposti alla lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata, una criminalità sempre più sfrontata e sempre più ricca. Una criminalità che potrebbe godere di importanti complicità pure dentro le istituzioni che sono deputate alla sua lotta : un incubo che occorre esorcizzare. E' a questo scopo che, da tempo, abbiamo iniziato una campagna in favore del senso più profondo della giustizia e della legalità : promuoveremo ambedue in tutte le sedi opportune.
Avv. Francesco Molinari-M5S
Post n°868 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da massimo.maneggio
Tag: calcio Iniziano le manifestazioni invernali dello Csen
Dopo due mesi di attività, con ottimi riscontri da parte di addetti ai lavori, club aderenti e pubblico, va in “pausa” il campionato Csen coordinato dalla delegazione di Schiavonea/Rossano. Con le temperature rigide dei mesi invernali, infatti, si è optato per una sosta natalizia un po' più estesa che interesserà i mesi di dicembre e gennaio, salvo poi riprendere a giocare con l’arrivo di febbraio, quando partirà il girone di ritorno. La lunga sosta, però, darà modo e spazio di veder all’opera le categorie Pulcini, Piccoli Amici ed Esordienti sui campi delle società aderenti al campionato Csen, con iniziative variegate e sempre all’insegna dello sport e del divertimento. In tal senso, si parte già domenica 7 dicembre a Rossano presso la struttura del centro sportivo “San Paolo” di Marcello Luberto, dove a calcare il campo da gioco saranno un centinaio di bambini d’età compresa tra i 6 e gli 8 anni appartenenti alla categoria Piccoli Amici e facenti parte di diverse società sportive. Il tutto sarà seguito sul posto direttamente dal presidente provinciale Csen, Dino Gagliardi, e vedrà la partecipazione degli staff tecnici di tutte le società aderenti all’iniziativa rossanese in questione. «Siamo soddisfatti di come stanno precedendo le cose e naturalmente siamo contenti di ospitare la manifestazione di giorno 7 – ha riferito Marcello Luberto -. Con la pausa del campionato, che sta procedendo con tranquillità e nel modo giusto, daremo infatti spazio ai piccoli calciatori in erba e continueremo a far “sgambettare” chi è in età per mettere in campo energie da vendere e voglia di giocare e divertirsi». Johnny Fusca
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