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Messaggi del 06/08/2015

 

Occhio ai pomodori...

Post n°990 pubblicato il 06 Agosto 2015 da massimo.maneggio

MONGRASSANO Lasciano sul fuoco la pentola dei pomodori: un incendio distrugge la casa e un trattore. Una tradizione che rischia di diventare una strage quella dei pomodori fatti in casa. Il fatto è accaduto   in contrada Cocchiato, nei pressi della Sp108 nel centro storico di Mongrassano. A darne l’allarme i vicini di casa dopo aver visto il fumo copioso uscire dal fabbricato attiguo all’abitazione dei contadini che in quel momento stavano riposando. Un avvistamento fortuito considerato che i poveri malcapitati sarebbero potuti anche morire d’asfissia. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Rende, l’autobotte e i volontari del distaccamento di Mangone diretti dal caposquadra Massimo Guzzo. Le fiamme hanno divorato tutto quello che era all’interno della struttura, il tetto in legno e tegole è crollato, mentre è andato distrutto un trattore parcheggiato all’interno. Gli uomini del 115 hanno evitato una tragedia riuscendo a portare in un posto sicuro una quantità di bombole e una cisterna di gasolio che, probabilmente, sarebbero serviti per cuocere la conserva dei pomodori. Con molta probabilità il fuoco lasciato acceso per la cottura avrà intaccato la catasta di legno, generando l’incendio mandando in fumo 130 metri quadri di abitazione. Ottimo e professionale il lavoro svolto dai vigili del fuoco. Le operazioni si sono protratte per circa due ore. Sul posto sono giunti i militari dell’Arma e il sindaco per assicurarsi che nessuno avesse subito alcun danno.

 

Massimo Maneggio

 
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In Calabria ci vuole il servizio sociale

Post n°989 pubblicato il 06 Agosto 2015 da massimo.maneggio

 

 

Come dovrebbe essere  il servizio sociale in Calabria?

Il servizio sociale in Calabria legislativamente è di competenza dei Comuni,dovrebbe semplicemente esistere secondo quei requisiti specifici contenuti nelle leggi, ma presenta varie discrasie.In primis attuazione L. 328/00, art.12 e poi nella l.r. 23/2003, che rimane ad oggi senza regolamento attuativo. Ora mi chiedo è così difficile fare ciò? Evidentemente si, ed evidentemente non basta una legge, ne due a creare e far funzionare un servizio che, allo stato attuale appare frammentato (pochi i comuni che hanno la figura dell’assistente sociale  figuriamoci poi psicologo ed educatore).I distretti socio-assistenziali che potevano istituire l’ufficio distrettuale di servizio sociale di fatto hanno rinunciato, salvo qualche caso isolato.Infatti, quando poi si devono raggruppare più soggetti ognuno tira l’acqua per il suo mulino ( ma solo di tipo economico per il proprio campanile).

Vogliamo parlare dello status attuale dei dipendenti  che nelle varie forme di lavoro precario e anomalo portano avanti il servizio sociale nei  Comuni ? La stragrande maggioranza degli assistenti sociali o delle altre due figure che operano nei Comuni sono dipendenti a tempo indeterminato in possesso dei titoli ma quasi sempre inquadratidiversamente o  proviene dai lavori cosiddetti  di pubblica utilità o socialmente utili che altro non sono che “lavoratori in nero legalizzati”.

Non solo, spesso si ritrovano con le mani legate perché, non avendo un contratto regolareo inquadrati diversamente con l’ente dove svolgono la professione di assistente sociale devono in un certo senso chiedere il permesso… ( senza autonomia!).Cercando di immaginare le politiche sociali della Regione Calabria si potrebbe puntare finalmente su un welfare "pluralistico", con un sistema allargato di governo basato sulla gestione dei servizi da parte dei comuni in forma associata (distretti socio-assistenziali), o singola se in possesso delle figure citate. Mantenendo, a livello comunale, in assenza di pianta organica sociale soltanto quei servizi che  comportano una modesta complessità gestionale (assistenza economica e alloggiativa, aiuto personale, mensa sociale e accoglienza notturna, trasporto sociale, centri ludico-ricreativi e di aggregazione sociale e altro come i ricoveri socio-assistenziali in Istituto) confermando la circ.reg. prot. Siar/189731 del 28 novembre 2011 e delegando ad essi anche verifiche di controllo sulle strutture residenziali presenti sul territorio di competenza.

Tutti gli altri interventi dovrebbero essere gestiti invece a livello associato nel distretto, recuperando e coinvolgendo  le figure che attualmente vi lavorano nei Comuni ed in possesso dei titoli. Con il trasferimento delle funzioni potranno essere potenziati gli uffici dei distretti socio-assistenziali, attraverso il distacco del personale degli uffici dei singoli Comuni dedicati ai servizi sociali.

Questo potrebbe garantire finalmente un raccordo più forte fra gli interventi sociali e quelli a livello di programmazione, organizzazione, erogazione e finanziamento. Finora si è avuto un sostanziale scollamento tra sistema sociale comunale  e servizio sociale sanitario ( affidato alle Asp), con una cattiva qualità degli interventi e un conseguente spreco di risorse. Il raggiungimento degli obiettivi di integrazione deve essere un elemento fondamentale per la valutazione sia per i responsabili dei piani sociali di zona, sia per i direttori dei distretti sanitari. Un  Piano sociale regionale, dovrebbe essere lo strumento privilegiato della programmazione delle politiche sociali sul territorio. Prevedendo,  per la stesura del Piano il coinvolgimento degli organismi del Terzo settore, delle organizzazioni sindacali e delle ASP. Per garantire la qualità degli interventi e dei servizi si dovrebbero adottare una serie di strumenti come ad esempio  da parte dei Comuni del distretto di una carta dei diritti di cittadinanza sociale, un regolamento per la gestione dei fondi economici da parte dei Comuni capofila, l'attuazione di processi di valutazione da parte dei cittadini e delle associazioni di tutela degli utenti e un monitoraggio periodico attraverso il Sistema informativo dei servizi sociali e l'Anagrafe elettronica dei servizi sociali. L'affidamento dei servizi , dovrebbe avvenire secondo il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa escludendo il criterio del solo massimo ribasso.Infine bisognerebbe istituire  un osservatorio per combattere la povertà.

L'Osservatorio dovrebbe essere a tutti gli effetti un organismo della Regione con il compito di analizzare il fenomeno della povertà nella Calabria e di elaborare politiche innovative di inclusione sociale. La partecipazioneall'Osservatorio,  poi dovrebbe essere  allargata ai rappresentanti delle organizzazioni del Terzo settore che lavorano nel contrasto alla povertà, in modo da creare un coordinamento stabile tra le realtà che operano sul territorio.i Comuni in tempi brevi  in forma singola o distrettuale dovranno istituire il servizio sociale secondo il dettame della legge 328/2000 art.12 con le figure previste (Assistente sociale  Psicologo e Educatore) oppure non  possono svolgere tali compiti.Fermo restando  che prioritariamente si dovranno utilizzare sia nei Comuni che nei distretti le figure citate che attualmente hanno svolto e svolgono  tale lavoro a tempo indeterminato o determinato o precario, andando a sanare tutte le situazioni anomale sia economicamente che giuridicamente ( guadagno sulla spesa economica);oppure  istituire con propri fondi di Bilancio comunale gli Uffici di servizio sociale singoli o zonali.

 

Assistenti Sociali :Donatella Maisano e Umile Bentivedo

 

 

 
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Siciliano sempre al top

Post n°988 pubblicato il 06 Agosto 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: scuola

C’è una scuola che anche ad agosto raccoglie premi e riconoscimenti. È il caso dell’istituto “Enzo Siciliano” e, in particolare, del professore Rosalbino Turco, che ha ricevuto il premio “Stella di Calabria”, come «simbolo di eccellenza in Calabria per l’assiduo impegno profuso nell’ambito artistico-culturale e della storia locale». Il premio ricevuto ad Aprigliano è una menzione speciale per tutta la struttura scolastica, capace nella stagione 2014-15 di appassionare i ragazzi e renderli partecipi in tanti progetti, apprezzati anche in ambito nazionale con riconoscimenti di primo livello arrivati anche dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Turco ha dedicato il premio all’impegno quotidiano dei suoi colleghi, del dirigente scolastico Giuseppe De Rosa, nonché ai ragazzi che riescono a dare motivi di vanto alla città di Bisignano.

 

Masman

 
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Ospedale, caos a Cosenza

Post n°987 pubblicato il 06 Agosto 2015 da massimo.maneggio
 
Tag: sanità

Comunicato stampa Ipasvi

 

ASSUNZIONI OSPEDALE: 68 MEDICI E “SOLTANTO” 40 INFERMIERI, SCOPPIA IL CAOS

 

L’IPASVI DI COSENZA PRONTA AD AZIONI DRASTICHE

 

L’AZIENDA ospedaliera di Cosenza ieri ha raggiunto un accordo per le nuove assunzioni tanto attese nel mondo sanitario. Il problema però è tutt’altro che risolto. A rendere noti i numeri, ma soprattutto i malumori per le scelte compiute, è il presidente Ipasvi ( l’Ordine degli infermieri) Fausto Sposato. Proprio gli infermieri, a tal proposito, annunciano l’inizio di una battaglia che si accenna aspra in ogni singolo ambiente. Le assunzioni dunque: l’accordo raggiunto prevede 68 nuovi medici e “soltanto” 40 infermieri (su 98 proposti), di cui 20 precari interni. Ed ancora 24 OSS di cui 12 precari da stabilizzare. “ Un taglio assurdo del 60% alla nostra categoria”, ribadisce oggi proprio Sposato. “ Non è più possibile assistere in silenzio a queste cose. Siamo indignati, adirati e non ci fermeremo dinanzi a nulla per far emergere le nostre ragioni e quelle di una professione che dà costantemente l’anima in ospedale”, asserisce il presidente. In sostanza Sposato e gli infermieri sottolineano il fatto che laddove sia giusto assumere medici è altrettanto legittimo assumere gli infermieri, gli Oss ( su 82 previsti ne dovrebbe assumere 24) e le altre figure professionali. “ Serve poco inserire medici se poi manca la forza lavoro”, sintetizza Sposato. “ Non può il medico svolgere il lavoro degli infermieri”, aggiunge, facendo l’esempio dell’esercito con soli generali senza truppe. “  Ecco perché da tempo stiamo avanzando dubbi al riguardo del Sitros. Se a gestirlo avesse continuato una figura competente, come sosteniamo, il caos generale e queste scelte così inopportune non avrebbero avuto luogo oggi”. Se a questo aggiungiamo che un Commissario scrive sui social network e canta vittoria per avere stabilizzato per intero i suoi colleghi medici allora siamo proprio all’assurdo.“ Il danno e la beffa”, ironizza Sposato. “Non abbiamo nulla contro i medici, sia chiaro. Ben vengano tutte le assunzioni possibili ma è giusto reclamare i nostri numeri e le mancanze verso la nostra categoria. Occorre una ripartizione equa, giusta, senza alterazioni. Non staremo in silenzio e l’Ipasvi scenderà in campo per dimostrare che la sanità è di tutti, per tutti”. Ai colleghi infermieri vogliamo fare sapere che l’IPASVI di Cosenza  sarà al loro fianco nel rispetto della dignità professionale e nelle loro battaglie.

 
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