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Messaggi del 03/11/2015

 

Calabria in ginocchio

Post n°1026 pubblicato il 03 Novembre 2015 da massimo.maneggio

CALABRIA: IL MALTEMPO DEVASTA LA REGIONE. CALABRIA  TERRA LIBERA (CTL ) CONTRO LA CLASSE POLITICA AL GOVERNO. <AMMINISTRATORI UNICI RESPONSABILI DEL DISASTRO AMBIENTALE  IN CALABRIA . INDIFFERENZA  VERSO LE SOLLECITAZIONI DI MOLINARI E BARBANTI>

Di fronte ai gravi danni che, ancora una volta, il maltempo e’ riuscito a produrre alle nostre latitudini, ci chiediamo cosa altro dovrà accadere prima che  i Governi nazionale e regionale, decidano di muovere un solo muscolo sul fronte dissesto idrogeologico. Non era bastato l’alluvione dello scorso 12 Agosto a Rossano e Corigliano, in occasione della quale, tristemente, i nostri rappresentanti in Parlamento, Francesco Molinari al Senato e Sebastiano Barbanti alla Camera dei deputati,  avevano dovuto fare ricorso ad una mozione per avere risposte da un Governo che sembra aver cancellato l’ emergenza calabra dalla sua agenda, sollecitando  anche , attraverso, non pochi precendenti interventi istituzionali e interrogazioni parlamenti, azioni immediate. Per  non parlare della Regione , capace di assistere inerme,  alle immagini strazianti di un territorio che si sgretola e cade a pezzi sotto i colpi di una  natura che si ribella. Vogliamo esprimere tutta la nostra  solidarieta’ ai territori colpiti  e alla famiglia di Salvatore Comande’, morto a Taurianova dopo essere stato travolto dalla furia dell’acqua, e soprattutto lanciare un grido di indignazione verso istituzioni indifferenti, e per questo complici di questa morte assurda,  rispetto alla salute del territorio chiamato ad amministrare. Istituzioni che girano  le spalle alla storia di un Paese, scegliendo il silenzio rispetto agli interrogativi che Molinari e Barbanti hanno rivolto, spesso e volentieri,   per avere una idea di quale fosse il progetto del Governo per una regione nella morsa del dissesto. Quanto accaduto  nelle ultime ore, ha dato risposta al quesito. Nessuno. ..Nulla e’ stato messo in campo, neanche dopo l’alluvione che ha colpito la  sibaritide. E ci viene in mente Pasolini, proprio a 40 anni dalla sua morte. Lo aveva già previsto nei suoi “scritti corsari”:  Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con nell' indigenza, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale. L’indifferenza e’ infatti il male della classe politica al Governo che lascia il territorio e le sue infrastrutture in preda a mazzette, personalismi, immobilismo e incapacita’ d’azione. Crediamo però che di fronte ad una ferrovia che resta sospesa per aria, una arteria che si e’ sbriciolata sotto la forza delle acque,ma soprattutto rispetto alla vita dei cittadini,  le risposte stavolta dovranno arrivare e le chiederemo ancora una volta, attraverso i nostri rappresentanti ilnParlamento,  finchè qualcosa in questo paese possa cominciare  a muoversi e a rimettersi a posto.


Associazione politico-culturale

Calabria Terra Libera

 
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