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Lega Pro, Milan, Mondiali, Paolo Valenti, Rai, legalità, miss italia, motori, musica, offerte, pesci, pino aprile, politica, politico, precari, prima di andare via
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Messaggi del 17/12/2017
Post n°1321 pubblicato il 17 Dicembre 2017 da massimo.maneggio
A presentare il libro “Prima di andare via” (Falco Editore) del giornalista Massimo Maneggio i fautori dell’appuntamento, Ornella Gallo assessora alla cultura e il sindaco Francesco lo Giudice assieme all’editore Michele Falco e il direttore della neonata collana “Filò”, il professor Alberico Guarnieri hanno voluto scommettere alto durante un sabato prenatalizio.
«Una presentazione questa di stasera che ci sta molto a cuore, perché premiamo un compagno particolare, colui assieme al quale abbiamo inaugurato questa kermesse che con oggi arriva all’ottavo appuntamento con un libro in grado di reimmaginare noi stessi incarnando l’orgoglio del nostro paese» ha detto Gallo al via della serata che si è risolta vincente. Una sala gremita che, oltre a dimostrare un vero e proprio bisogno di cultura, come ha sottolineato Michele Falco, ha così dimostrato il proprio affetto al giornalista locale e dopo l’uscita del suo secondo libro anche scrittore. «Cronista, giornalista sportivo, conduttore televisivo, scrittore, è così tanto Massimo giovanissimo» interviene lo Giudice nei suoi saluti «e quando lessi il romanzo vidi una geniale accusa alla precarietà di una generazione con moltissime capacità ma quasi nessuna possibilità di esprimerla. Ecco perché ritengo Massimo un disadattato creativo, secondo la definizione di Martin Luther King: con molta ironia mette in discussione la società senza distruggere ma creando. In una realtà che invece dovrebbe crescere ma che, constata Massimo con amarezza, si appiattisce. Siamo nell’epoca della disoccupazione intellettuale e il giornalista protagonista del libro ne è un’esemplificazione col suo precariato.»
L’intervento di Alberico Guarnieri è stato meno personale ma forse ancor più interessante per i cultori della letteratura «Il lavoro di Massimo è un lavoro imponente con una ricerca di significati pari ai grandi capolavori dei romanzi otto- e novecenteschi. La sua volontà di rappresentare un personaggio problematico, dilaniato dalla dissonanza tra ciò che fa e ciò che pensa, vorrebbe fare. La tragedia è la vita quotidiana che diventa incomprensibile.» prosegue parlando dei caratteri di Maneggio scrittore «È certo che non è un prodotto commerciale, l’autore evita con agilità qualunque trovata che altri scrittori adottano per vendere di più.»
L’orgoglio di Michele Falco, un editore che sta vivendo in pieno la crisi letteraria e culturale che sta affliggendo l’Italia, diventa palpabile quando spiega che Massimo Maneggio è stato il libro con cui la storica casa editrice ha voluto fondare la collana “Filò” «È questo un forte indice della fiducia che nutriamo nel genio di questo giovanissimo autore e nella sua opera. Questo Natale vede nascere quindi un grande talento accolta dalla nostra casa editrice.» Il senso critico, l’amore che l’autore nutre per la sua terra, non poteva essere espresso meglio che con le parole del vicesindaco Fusaro, intervenuto dal pubblico in figura di amico piuttosto che di amministratore «Un consapevole San Tommaso: Massimo tende a mettere il dito nella piaga non per peggiorarla ma per aumentarne la consapevolezza e dunque prendere provvedimenti. Ora che non sono solo tuo amico ma anche amministratore posso cogliere con ancor maggiore comprensione questo meraviglioso strumento che è la tua scrittura». E poi intervenne l’autore in persona, commossosi non poco durante gli interventi precedenti tanto da dover lottare a momenti con le lacrime, ha parlato col suo solito senso ironico, poco formale, trattando un’intera comunità di cittadini come compagni «Ho sentito l’esigenza di scrivere un libro per giornalisti durante il mio percorso sul cartaceo. Fortunatamente posso dire di sentirmi un uomo libero che non si è mai venduto o svenduto e che ha voluto ricordare che anche un giornalista deve poter arrivare a fine mese a tutti quelli che ci prendono per un associazione onlus. Esiste una dignità professionale nel nostro lavoro. Nel libro ho voluto affrontare concetti su cosa sia la corretta comunicazione, ho voluto fare una ramanzina sulle fake news (e vi è un capitolo per cui rischio, immagino anche la scomunica). La comunicazione è una cosa troppo importante, troppo bella perché possano farla tutti e il giornalista è un po’ come il calciatore. Si vive d’emozioni.» Come poter sperare in migliore conclusione? Un giornalista vive d’emozioni o per dirla con le parole di Guarnieri che ha citato Eco, «leggendo quel libro vivremo un’altra vita.» Alfredo Arturi
Post n°1320 pubblicato il 17 Dicembre 2017 da massimo.maneggio
Comunicato stampa Nuova sconfitta per la Volley Bisignano che, ancora rimareggiata, cede le armi al Paola. In trasferta matura così un ko per 3-1, nella sfida arbitrata dal duo formato da Serena Capillupo e Valeria Vitola. Il Paola ha vinto con facilità il primo set sul 25-10 e con maggiori difficoltà il secondo sul 25-22. Il terzo parziale ha sorriso ai cratensi per 25-20, ma il quarto ha dato la vittoria al Paola che ha conquistato i tre punti sigillandoli con l’ultimo 25-21. Il campionato di Serie C saluterà l’anno solare con il turno infrasettimanale di mercoledì (l’ultimo del girone d’andata), quando al palazzetto bisignanese di Collina Castello arriverà il Montalto: un derby cratense per provare a riscattarsi. Ed è questo ciò che spera mister Renato Amodio, che ha giudicato il match appena concluso: «Gioventù ed inesperienza stasera ci hanno portato dei cali, abbiamo giocato con difficoltà per una formazione rimaneggiata. La gara è stata giocata nel primo set in maniera distratta, eravamo assenti con battute poco incisive e molte indecisioni individuali. Nel secondo set abbiamo alzato la testa, ma abbiamo sbagliato l’impossibile, riuscendo a perdere il parziale in malo modo. Nel terzo set abbiamo iniziato a limitare i tanti errori e fatto un buon parziale, nonostante la ricezione un po’ latente abbiamo chiuso senza grandi problemi. Il quarto set è stato tra alti e bassi, abbiamo fatto un buon recupero nel finale ma un po’ per decisioni dubbie arbitrali e un po’ per demerito nostro non siamo riusciti a rimontare». Il mister punta al riscatto dei suoi: «Questi ragazzi devono essere consapevoli delle proprie capacità, e devono essere maggiormente concentrati: dobbiamo migliorare nella continuità e tenere alta la guardia per tutta la partita. Quando siamo attenti, dimostriamo sempre le nostre qualità». Ufficio stampa volley Bisignano 17-12-2017
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