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Messaggi di Febbraio 2019

 

Volley Bisignano - Cinquefrondi 2-3

Post n°1422 pubblicato il 28 Febbraio 2019 da massimo.maneggio
 
Tag: volley


--- Comunicato Stampa ---

Volley Bisignano-Cinquefrondi non è stata semplicemente la semifinale di Coppa Calabria: la inquadriamo – forse con immodestia – negli spazi da promozione per il movimento pallavolistico, anche per quello calabrese che spesso non mette le squadre nelle migliori condizioni.
Lo spettacolo di Collina Castello, arbitrato da Luca Scalzo e Cristian Palumbo, ha entusiasmato il numeroso pubblico che ha seguito con trepidazione il match nelle due ore e mezza di gioco: il 3-2 dei reggini ha premiato la caparbietà degli uomini allenati da Tomasello, mentre i ragazzi di Renato Amodio sono ormai la squadra che tutti temono a questo punto. Dicevamo del pubblico: encomiabile, sia quello che ha seguito il match dal vivo nonostante gli orari proibitivi, sia quello collegato dal web. 
La gara è stata un turbinio di emozioni, ben giocata dalle due squadre che sono state sicuramente più lucide nella visione proponente e negli attacchi piuttosto che nelle ricezioni. Il primo set ha premiato Cinquefrondi sul 25-19 in proprio favore, da allora la Volley Bisignano ha alzato il ritmo e ha pareggiato grazie alle imbeccate offensive di Caputo, Ferraro e Lucantonio Amodio, serviti da Esposito. Ma citiamo anche Pugliese, De Marco, Cosentino e Balestrieri che tornava in campo dopo un po’ di tempo. Secondo set tirato sul 25-23, terzo set vinto sul 25-19. La festa non era incominciata, la contesa non era finita qua: lo sapevano bene i pallavolisti di un Cinquefrondi che non ha avuto timori nelle proprie potenzialità. Al quarto gioco la Volley Bisignano ha subito più… se stessa e l’incredulità nel gestire il match, calando psicologicamente e perdendo la contesa sul 17-25. Quinto e ultimo set al cardiopalma, tre matchpoint per Bisignano, due per Cinquefrondi e 19-17 in favore dei reggini, che hanno vinto un incontro incredibile. Ora testa al Montalto per il campionato, poi si penserà alla sfida di ritorno.

Ufficio stampa Volley Bisignano
28-02-2019

 
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Volley Bisignano vince a Lamezia

Post n°1421 pubblicato il 23 Febbraio 2019 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

--- Comunicato stampa ---
Tre punti per continuare la risalita: la Volley Bisignano rimette la marcia alta e batte il Lamezia per 3-0. Sul neutro di Girifalco gli unici patemi sono dettati dal blackout che si abbatte nel primo set con la conseguente interruzione del gioco. Nonostante ciò, set vinto per 25-21 e nessun problema evidente nel corso del match. Il secondo e terzo parziale sono chiusi sul 25-12 e 25-18 in proprio favore, utile viatico per pensare con maggior ottimismo al match contro il Cinquefrondi. Giovedi sera, davanti al nostro pubblico di Collina Castello, si giocherá la semifinale di andata per quanto riguarda la Coppa Calabria: un appuntamento da non perdere...e da non fallire. 
 Ufficio stampa Volley Bisignano 23-02-2019

 
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Volley Bisignano - Volo Virtus Lamezia 3-1

Post n°1420 pubblicato il 17 Febbraio 2019 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Volley Bisignano – Volo Virtus Lamezia 3-1 (25-18, 24-26, 26-24, 25-21)
Volley Bisignano: A. Amodio, L. Amodio, Algieri, Caputo, Cosentino, Esposito, Ferraro, Grosso, Pugliese, Barex (L). Allenatore: Amodio.
Volo Virtus Lamezia: Battimelli, Cannarella, Colloca, Gaetano, Grandinetti, Morello, Perri, Pontieri, Renda, Saffioti, Tarquini, Viterbo. Allenatore: Cittadino.

Serata di sofferenza sportiva al palazzetto di Collina Castello dove la Volley Bisignano ha superato per 3-1 la Volo Virtus Lamezia, continuando così una striscia positiva sicuramente importante (13 punti nelle ultime cinque gare), da sottolineare in vista playoff. Al risultato odierno si abbina anche la “prima” per la nuova divisa, che sarà utilizzata d’ora in poi per celebrare i trentacinque anni di attività di una società sportiva che è stata recentemente premiata per gli ottimi risultati maturati in campo giovanile: «Soddisfazione importante – ha dichiarato recentemente il presidente Lino Amodio – a dimostrazione di come una società pallavolistica non si occupa solamente della prima squadra, ma punta con decisione anche a tutte le fasce di età, impegnandole nei vari campionati». La domenica di campionato è stata così completata dalla prestazione della squadra allenata da Renato Amodio, che avrà il compito di inseguire gli obiettivi stagionali con coraggio e abnegazione. Oltre al campionato, infatti l’obiettivo societario è di ben figurare in Coppa Calabria dove è stata già stabilità la gara d’andata per la semifinale contro il Cinquefrondi, che si disputerà giovedì 28 febbraio davanti al proprio pubblico. Ci sarà tempo per arrivare al meglio all’incontro.

Ufficio stampa Volley Bisignano
17-02-2019

 
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Foibe, una riflessione

Post n°1419 pubblicato il 08 Febbraio 2019 da massimo.maneggio

Foibe, fra guerra e pulizia etnica

(di Luca Montalto)

Fra pochi giorni sarà il giorno del ricordo delle Vittime delle Foibe. Un argomento per anni tabù, lunghi silenzi e tesi contrastanti. Ciò che accadde fra il 1943 ed il 1945 fu solo la conseguenza dell’occupazione italiana o un vero atto di pulizia etnica ?

 

Basovizza, Bus de la Lum, Monrupino, Semich sono solo alcune località  della Venezia Giulia che custodiscono i resti di tanti civili massacrati per il solo torto di essere italiani. Per la loro orografia impervia le foibe furono scelte per nascondere  o rendere difficile il recupero i corpi di tutti coloro che furono giustiziati o, peggio ancora come da testimonianze dei pochissimi sopravvissuti, gettati vivi legati fra loro.

  Questi massacri furono il preludio a quello che fu noto come l’esodo giuliano-dalmata, di cui ancora oggi non si riesce a quantificare con precisione il numero, cifre più prudenti parlano di 250.000 persone altre stime parlano di 350.000. Molti di quelli incerti finirono nelle foibe, di altri non si seppe molto, complice il clima di sbando post armistizio del 1943. Uffici del Governo Italiano presi d’assalto e  distrutti, archivi irrimediabilmente persi contribuirono a non questo clima di incertezza.

  Una pagina molto buia del periodo più triste della storia Italiana post- unitaria. Per  arrivare a stabilire un giorno della memoria il Parlamento Italiano ha impiegato quasi sessanta anni, dopo non poche difficoltà, veti e varie commissioni di inchiesta. Di certo la situazione nel Venezia Giulia era di non facile gestione sin dall’epoca dell’Impero Austro-Ungarico.

  Dopo un periodo di relativa calma con la primavera dei popoli a metà Ottocento, anche in quelle zone  il sentimento di appartenenza nazionale cessò di essere una prerogativa delle classi elevate e cominciò, gradualmente, a estendersi alla masse. L’irredentismo italiano rinvigorito dalla cessione del Veneto al Regno d’Italia fu controbilanciato da una germanizzazione e slavizzazione dell’area imposto dal Governo Austro-Ungarico. L’equilibrio socio-politico molto fragile riuscì a resistere senza esplodere fino al primo post dopoguerra. Con la redistribuzione “monca” delle sovranità sui territori i contrasti fra slavi ed italiani ebbero un impulso fra cui si ricordano l’incendio del Narodni Dom da parte degli italiani e la gli incidenti di Spalato che culminarono con l’omicidio del comandante della Marina Italiana da parte delle popolazioni slave. Episodi da ambo le parti segnarono l’inizio del periodo buio. Dopo  la  presa del potere del Partito Fascista, le autonomie culturali e linguistica della parte di popolazione di origine slava venne meno, ma gli episodi di repressione furono limitati. La situazione precipitò dopo l’invasione dell’Italia nel 1941. Furono devastati villaggi, azioni tipici di repressione furono all’ordine del giorno. Vennero creati i campi di concentramento di Arbe e Gonars dove furono internate parte della popolazione slava.

  Dopo l’armistizio del 1943 le situazioni si capovolsero. Le popolazioni di origine slave approfittando del vuoto di potere improvvisarono tribunali.  Migliaia di persone furono torturate e passate alle armi. Deportazioni, esecuzioni furono la terribile vendetta nei confronti di coloro che si erano resi colpevoli della collaborazione con le forze di occupazione italiana e tedesca. Tante  testimonianze  sono state raccolte su come il rigurgito di bieco giustizialismo, nazionalismo orientati allo sradicamento della presenza italiana nell’area. La popolazione di origine italiana ebbe altra soluzione che scappare via. 

Le stragi delle foibe, dopo aver avuto un profondo impatto sull’opinione pubblica, divise molto sulla sua interpretazione. Seguirono lunghi silenzi da parte delle istituzioni e diverse tesi contrastanti e contrapposte furono diffuse. Alcune influenzate dalla posizioni ideologiche ed enfatizzate dalla fede politica. Di sicuro si ha che quanto accaduto è stato uno dei più bassi della civiltà.

Per evitare il rigurgito di movimenti razzisti e nazionalisti servirebbe una ben maggiore diffusione della conoscenza della nostra storia, a partire dalle scuole. E’ doveroso che tutti conosciamo  cosa avvenne a Sant’Anna di Stazzema, alle Fosse Ardeatine, ad Auschwitz, le scorribande dei Goumier Francesi nella Ciociaria  e appunto le foibe.  Altrettanto doveroso è sapere anche che cosa hanno rappresentato il massacro di  Domenikon  o il campo di concentramento di Arbe e Gonars.

Nel 2010 in  occasione dell’incontro a Trieste dei Presidenti di Italia, Croazia e Slovenia, prima del concerto in Piazza Unità d’Italia, come atto di reciproca riconciliazione i tre presidenti hanno deposto una corona di fronte alla lapide che ricorda l’incendio del Narodni Dom la Casa del Popolo slovena data alle fiamme nel 1920 dai nazionalisti italiani recandosi poi insieme a rendere omaggio al monumento che ricorda l’esodo degli italiani dall’Istria e dalla Dalmazia In quella occasione, sono state ricordati sia la tragedia delle vittime del fascismo italiano sia le vittime della folle vendetta delle autorità postbelliche dell’ex-Jugoslavia.

Dare un peso storico corretto è un passo fondamentale  per la costruzione di una memoria europea fondata sull’etica della responsabilità e aperta alla dimensione globale e multietnica delle società in cui  viviamo, al di là di una memoria nazionale per creare una memoria della pace e di fraternità fra i popoli, affinché quanto successo in passato non accada mai più. In questo ruolo importante è demandato alla scuola ed agli organi di informazione. Fare un’informazione faziosa, di parte, che non rispecchia la realtà contribuisce a scavare solchi fra parti contrapposte e ad inasprire i rapporti. 

Luca Montalto

  

 
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Volley Bisignano - Roccella 3-1 (Coppa Calabria)

Post n°1418 pubblicato il 07 Febbraio 2019 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Comunicato stampa
La Volley Bisignano accede alle semifinali di Coppa Calabria. Il 3-1 conquistato in casa contro il Roccella ribalta il 2-3 dell'andata, permettendo ai cratensi di affrontare il Cinquefrondi nel prossimo turno. Non è stata una passeggiata contro la squadra reggina, ben messa in campo, esperta e capace di mettere in difficoltá i cratensi. Non a caso, il grande equilibrio è stato visibile nei primi tre set, con il doppio vantaggio bisignanese (28-26, 25-19) e il parziale vinto dal Roccella (23-25) senza grossissime differenze. Poi al quarto campo, allungo decisivo biancoblu sul 25-15 a salutare il pubblico di Collina Castello, presente nonostante l'orario non certo dei migliori. Gara dunque vinta per proseguire ora in campionato: domenica sfida in trasferta contro il Rossano, altra pretendente ai playoff. Servirá ora un po' ricaricare le batterie e pensare subito al match di Serie C.
Ufficio stampa Volley Bisignano
7-2-2019

 
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Cinquefrondi-Volley Bisignano 3-2

Post n°1417 pubblicato il 03 Febbraio 2019 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Comunicato stampa

Il giorno dopo per la Volley Bisignano è il giorno della consapevolezza: questa squadra può battersi e fare risultato contro chiunque. Prova ne è la prestazione a Cinquefrondi, dove il team bisignanese è uscito fra gli applausi per aver messo in difficoltà i reggini, senza dubbio un organico che in Serie C è solamente di passaggio. La partita è stata ben giocata con mister Renato Amodio che ha avuto a disposizione: A. Amodio, L. Amodio, Barex, Caputo, Cosentino, De Marco, Esposito, Ferraro, Gallo e Grosso, tutti compatti nel tentare un’impresa quasi riuscita. Il quasi è dovuto al quinto set, dove alla fine si è imposto il Cinquefrondi non senza aver sofferto. La Volley Bisignano, infatti, ha condotto la gara vincendo il primo e il terzo set, lottando su ogni pallone e cedendo sull’ultimo 18-16, segnale di vitalità per una squadra che sta mostrando progressi notevoli negli ultimi giorni. Un buon viatico – sicuramente – per il match di giovedì: la Volley Bisignano dovrà rimontare il 2-3 subito a Roccella, conquistando così l’accesso alle semifinali di Coppa Calabria. Al team cratense basterà vincere davanti al proprio pubblico 3-0 o 3-1 e, proprio in virtù dell’ottima prestazione in campionato, la fiducia e l’entusiasmo crescono in tutto l’ambiente.
                                Ufficio stampa Volley Bisignano
                                                3-2-2019

 
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Uccisa una cicogna

Post n°1416 pubblicato il 01 Febbraio 2019 da massimo.maneggio

COMUNICATO STAMPA CALABRIA: IMPALLINATO SUL NIDO UN ESEMPLARE DI CICOGNA BIANCA

Il grave episodio, accaduto nel cosentino, è denunciato dalla Lipu di Rende Colpito e ucciso da un colpo di fucile da caccia. Un esemplare di Cicogna bianca è stato ritrovato morto adagiato sul nido nella zona valliva al confine tra i comuni di Luzzi, Lattarico e Torano. A darne notizia è la Lipu di Rende che da anni monitora i nidi di questa specie nell’ambito del progetto “Cicogna bianca Calabria”. Grazie al pronto intervento dell’Enel, dei volontari Lipu e dei ragazzi del Life Choose Nature l’individuo è stato recuperato nella mattinata di venerdì. L’esame radiografico eseguito sul corpo dell’individuo ha mostrato una serie di pallini da caccia che hanno perforato il corpo dell’animale senza dargli scampo. Si tratta di un atto gravissimo e inqualificabile, hanno dichiarato i responsabili della Lipu, ai danni di una specie protetta che, proprio grazie al lungo lavoro della Lipu, sta ricolonizzando, le due provincie di Cosenza e Crotone. La Lipu, ha intenzione di sporgere denuncia contro ignoti e per questo chiede, grazie a una campagna ancora attiva sul sito web nazionale www.lipu.it, l’istituzione del Daspo, ovvero la sospensione immediata della caccia anche per i prossimi anni nella zona che è stata interessata da questo grave episodio di bracconaggio. Chiede altresì agli organi competenti di intensificare i controlli in tutte le aree sensibili e presso tutti i siti di nidificazione della Cicogna bianca. Con tutta probabilità l’individuo ritrovato morto era svernante in zona e insieme al compagno/a ha occupato questo nido sin dal 2009, un sito storico dunque essendo stata la prima nidificazione su piattaforma nido nella valle del Crati (CS). Ora i volontari Lipu temono per la ricostituzione della coppia perché, essendo la specie monogama, l’individuo rimasto solo potrebbe non più trovare un compagno/compagna per riprodursi. Una perdita gravissima e non solo per l’individuo morto ma anche per il futuro della specie in questa area!

Sezione provinciale LIPU Delegazione di Rende (CS)

 
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