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Messaggi di Dicembre 2015
Post n°1053 pubblicato il 28 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
BISIGNANO Ammesso mai che sia realmente esistito il tesoro di Alarico per come viene raccontato, questo potrebbe essere cercato, o per meglio dire ricercato, anche a Bisignano. Non è solo il capoluogo di Cosenza, con tanto di polemica per quanto fatto dal sindaco Mario Occhiuto sulla vicenda, a essere interessata dal caso, bensì anche il territorio cratense di Bisignano, dove la leggenda è stata tramandata nel corso dei secoli e ancora oggi sono molti i bisignanesi che sostengono la bontà di tutto ciò. In particolare, è la località Grifone in campagna a essere attraversata dal fenomeno, in quanto potrebbe addirittura accogliere proprio la tomba del re gotico, in particolare sulla zona definita “Cozzo Rotondo” proprio per la forma geometrica del territorio. Negli anni Ottanta, in particolare, crebbe l’interesse intorno alla zone, ma le prime temerarie ricerche non portarono ufficialmente a dei grossi risultati. Gli studiosi hanno sottoposto la collinetta a tanti esami che ne hanno stabilito la natura artificiale, ma non avendo approfondito i lavori, per tutelare l’integrità del “ Cozzo Rotondo “, questo ha continuato a mantenere il suo mistero. Il bottino di 25 tonnellate d’oro e 150 d’argento, probabilmente, fa venire la gola a molti: il re Alarico, sempre stante alle leggende, fu sepolto con i suoi tesori, non avendo raggiunto la Sicilia dove era alla ricerca di grano per sfamare il suo esercito. Sono passati tanti anni, eppure rimane sempre il dubbio: è un segreto, quello bisignanese, oppure il frutto di una fervida fantasia? Probabilmente, non si saprà mai ciò che è avvenuto all’epoca e se, effettivamente, la terra cratense sia quella del riposo eterno di re Alarico. Ma è stato bello, per molti bambini, ascoltare dai loro nonni questa storia durante le festività natalizie, magari vicino a un bel caminetto. Massimo Maneggio
Post n°1052 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Tag: musica
Post n°1051 pubblicato il 20 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Tag: 90° minuto, calcio Avevo dato il mio addio alle recensioni di 90° minuto, dopo la suddivisione con “Zona Mista” e “Tempi Supplementari”, ma ogni tanto riprenderò il vizio anche per riepilogare un argomento sempre a me caro, nonostante tutto. È difficile, per non dire impossibile, recensire due ore e più di trasmissione, soprattutto se nella prima parte a farla da padrone sono le interviste, una roba che in Italia trova il massimo dell’attenzione solo se un tecnico è a rischio esonero oppure se lo stesso ha scazzottato poco prima in campo. Gli ascolti hanno premiato, ogni volta, la parte centrale (punte del 10% di audience, una miseria comunque rispetto ai tempi belli) quella dove si parla di meno e si vedono le immagini, quella di un tempo anche se snaturata all’inverosimile. Paola Ferrari annuncia i servizi, Marco Mazzocchi fa la domanda mentre si vede la “palla di parole” di Twitter, qualcosa che entrerà probabilmente nel vocabolario Zanichelli, un po’ come alcuni calembour di Gianpaolo Ormezzano, di cui parleremo tra poco. Schematicamente per la puntata di oggi, in base alle partite assegniamo qualche voto agli inviati, anche se la valutazione forse è complessiva per questi quattro mesi di lavoro. Giacomo Capuano (Bologna-Empoli 2-3) → L’uomo dal naso rosso che ha sempre analizzato i match del sabato sera. Il 6 pieno vale per entrambi, all’inviato e al naso. Dopo questo servizio, c’è “l’albero di parole” di Twitter, sgargiante come non mai. Vagamente sospettavo questa variante grafica… Franco Lauro (Verona-Sassuolo 1-1) → Da quest’uomo mi aspetto che torni in sella da titolare, vederlo da inviato è un concentrato di nostalgia recente. 8 per la stima, 7 per il servizio odierno stoppato dalla pubblicità. Gianni Cerqueti (Fiorentina-Chievo Vr 2-0) → Il ballerino di tango non tradisce mai. Da vent’anni è un totem della trasmissione nonostante il suo francese allungato. Voto 7,5. Gianni Bezzi (Roma-Genoa 2-0) → Un’altra sorpresa di giornata, Bezzi all’Olimpico non era stato quotato. Professionalità, stile, carattere, la musichetta di sottofondo e l’età che incombe: non levatecelo, da un giorno all’altro, come Fabrizio Failla. Voto 7. Giuseppe Galati (Carpi-Juventus 2-3) → Notoriamente impegnato per incontri di bassa salvezza, trova oggi la sua giornata di gloria con un servizio sulla Juventus. Non so perché, ma rimane sempre da 5,5, un po’ come l’atteggiamento della difesa bianconera negli ultimi minuti di gioco. Alberto Rimedio (Atalanta-Napoli 1-3) → Ridendo e scherzando, fa le telecronache della Nazionale con Giovanni Trapattoni e non ha una pagina su Wikipedia. Oggi merita un 6. Dario Di Gennaro (Frosinone-Milan 2-3) → Il “Matusa” è talmente pieno che deve aggiornare il punteggio, per noi telespettatori, fuori dallo stadio con molta probabilità. In attesa della risoluzione di questo mistero, per me resta uno dei migliori di tutta Rai Sport, è un inviato di pallanuoto prestato al calcio e viceversa. Voto 7.5. Federico Calcagno (Torino-Udinese 0-1) → Lui, invece, è seduto in una parte di tribuna poco frequentata. E prende un bel 7. Paolo Paganini (Sampdoria-Palermo 2-0) → Un habitué delle 18, altro orario assurdo del calcio italiano alla domenica. Se gli lasci la Sampdoria, Paganini fa un’autostrada. Voto 6,5. Luca De Capitani (Inter-Lazio) → Il ragazzo del posticipo, il preferito di Paola Ferrari. I soliti 66 denti e il solito giubbotto da ventenne per le ultime dai campi, senza formazioni ufficiali e cercando un po’ di pronosticare la formazione. Un 6 perenne. Eccezionalmente c’è anche l’analisi della finale del Mondiale per club, commentata da Stefano Bizzotto, al quale va un 7 per aver reso River Plate-Barcellona 0-3 una partita normale. Ancor più eccezionale, nel corso della puntata, è la sigla curata dalla banda musicale del Comune di Gallese: ogni tanto c’è spazio per le cose di classe. Riepiloghiamo in dieci punti ciò che è stato visto sinora. MARCO E PAOLA. Così come li chiama il buon Alberto Rimedio con tono addolcito. I due che si accavallano, la coppia che è tornata insieme dopo la Domenica Sportiva stagione 2005-06 (era il risarcimento dato alla Ferrari, ma anche a Carlo Longhi e Giorgio Tosatti per lo scippo dei diritti tv), pare sui banchi di scuola. Si accavallano, si stuzzicano, hanno spesso microfoni con diverse tonalità audio, una tiene per Gonzalo Higuain, l’altro per Lorenzo Insigne. Paola Ferrari sempre ben illuminata, questo ricordiamolo, sfoggia sovente tacchi 12. Marco Spoletini in regia non manca nel riprenderli puntualmente. ORMEZZANO, IL NONNO LIBERO DEL CALCIO ITALIANO. Ci sia consentito l’ardito paragone con il personaggio di Lino Banfi, diventato sempre più fighetto nel corso degli anni. Il nostro, invece, scatarra e fa i versi tipici da anziano, quelli che possiamo sentire nelle case di riposo tanto care a Franco Lauro. Si sovrappone alla grande, mette le mani davanti le telecamere, cerca di fare domande che si perdono nel tragitto, sempre alla ricerca di un complemento oggetto. Il momento del quiz e quello della poesia saranno rimpianti tra qualche anno, perché José Mourinho è «nato scoglio e non scoglio nato». Ti ricordi di quando fece andar via Pepe Reina? Ti ricordi Ormezzano che fece sbagliare Palazzo Chigi sui derby di Romeo Benetti? Se arriveremo a questo, da qui a cento anni, avrà centrato l’obiettivo. GLI ALLENATORI. La grande novità stagionale è quella di ospitare un tecnico a puntata, come una sorta di premio o punizione alla carriera. In alternanza oppure per un cameo, questo è ancora da vedere. Si parte con Cesare Prandelli, l’uomo che fa saltare i digitali terrestri di mezz’Italia (insieme allo iettatore invocato da Ormezzano). Corrado Orrico in un infrasettimanale riesce nell’impresa di inimicarsi Firenze a vita e in seguito anche tutta Italia, poi coach Gianni De Biasi, osannato in più riprese, Eugenio Corini e lui: il “mollo”, al secolo Alberto Malesani, i cui fan hanno frantumato i testicoli. Insolito vedere Luciano Spalletti, emerge un dato di fatto: tranne Prandelli e De Biasi, gli altri stanno meglio in panchina piuttosto che in televisione. FERRARI-FERRERO A FERRARA. Uno dei siparietti più brutti della televisione italiana, anche dopo aver scoperto che esiste un surrogato su Twitter del presidente della Sampdoria. LA GUERRA DEI PELATI. Mazzocchi e Ormezzano sono in conto. Poi Corini e Spalletti da ospiti, interviste per Beppe Sannino (durato poco), Stefano Colantuono, Rolando Maran, Davide Ballardini, Roberto Stellone, a fare domande Lucio Michieli, Angelo Oliveto e altri del genere. Servizio pubblico. HD? FIGURATI. La Rai dona sovente l’alta definizione alla più brutta edizione di Domenica In, condotta da Paola Perego (moglie di Lucio Presta, sosia di Eusebio Di Francesco e candidato alle amministrative di Cosenza) e da Salvo Sottile, presunto testimonial antimafia. Temi importanti come i tradimenti, la decolorazione dei capelli e le anteprime delle fiction meritano più dei diritti calcistici? PUBBLICITÀ. Un quintale a puntata, dieci-dodici stacchi in due ore e dieci di trasmissione globale. Ah, quando c’era Paolo Valenti la trasmissione durava mezzora, tutta d’un fiato. Con Giampiero Galeazzi eravamo sui cinquanta minuti e uno stacco centrale, quanto meno ricordavi ciò che era stato detto. La pubblicità distoglie l’attenzione, questo si dovrebbe sapere. Un po’ come la rubricaTechetechetè, che pare mostrare il peggio della Rai quando ha analizzato il calcio nei suoi varietà. INVIATI. Non più dal fronte, o dietro gli stadi a zero gradi come la scorsa stagione. Ora stanno rinchiusi nelle tribune, chiudono loro i cancelli. Ha esordito live Antonello Orlando in un Fiorentina-Bologna 2-0, un piccolo tributo dopo anni di radiocronache. Gianni Bezzi, invece, per Palermo-Chievo 1-0 è rimasto al buio del “Barbera”, rischiando di sfracellarsi con annesse battutine di Mazzocchi. Finora poche perle complessive, ci sia concessa l’affezione per Franco Lauro (simply the best) e per il muro giallo di Frosinone, lo sfondo più brutto di sempre per i malcapitati che si collegano. Infine: Marco Lollobrigida è stato sacrificato per la Domenica Sportiva, di Fabrizio Failla nessuno ha notizie. SIGLE. Digeriti i cartoni di Pasquale Martello e Riccardo Corbò, dove compare in tribuna il giapponese che chiede la grazia a San Gennaro, rispuntano i Marillion alle 19 circa per il riepilogo dei gol. Easter in questo caso sostituisce l’ottima Morpheus di Steve Rothery. Nell’introdurre i servizi, però, sentire la classica sigla spaparanzata è un obbrobrio: rimango affezionato a Jazz Band e anche a quel «ohohohohoho» del Santo lunedì di Antonio Maggio. I CUGINI DELLA B. Al sabato (e in queste festività natalizie, per la gioia di chi ha le ferie) Andrea Fusco conduce la trasmissione dedicata alla serie cadetta, dove si respira un’artigianalità di altissimi livelli. Gli inviati stanno in ufficio, spesso a Roma, a commentare alcune volte delle gare brutte come la morte. Luca Pisinicca dall’Umbria, Ciro Venerato dall’Abruzzo e Vincenzo Di Monte sembrano le star della trasmissione, che da qualche mese ha perso Mario Somma, al quale hanno dato una panchina a Latina, per la disperazione nascosta bene da Vincenzo D’Amico, che scroccava passaggi al mister. Massimo Maneggio
Per rivedere 90° minuto del 20 dicembre 2015: http://www.raisport.rai.it/dl/raiSport/media/90-minuto-20-12-47c8b5a9-e954-40c6-9a87-6e8e9011206c.html
Post n°1050 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Tag: volley CONSULECO BISIGNANO - ELIO GROUP CETRARO 3-2 (parziali: 25-16, 21-25, 25-14, 19-25, 15-10)
Consuleco Bisignano: Balestrieri, Brindisi, Buracci, Caputo, Ferraro, Gallo, Nigro (L), Chimenti, Donnaperna, Iaquinta, Pugliese, Pignataro, Ritacco (L2). Elio Group Cetraro: Cesario, Fedele, Federico, Grosso, Iorio (L), Leporini, Martilotta, Perrone, Pepe. All: Tundis. Arbitri: Gabriella Notaro - Francesco Chirumbolo
La Consuleco Bisignano, dopo due ore di battaglia, vince contro il Cetraro e chiude l’anno 2015 con il sorriso. A Collina Castello la squadra cratense, con la supervisione tecnica di Renato Amodio, entra in campo con la novità del recuperato Nigro nel ruolo di libero e tanta voglia di fare bene, grazie alla buona verve di Buracci e Caputo e alla capacità di evitare distrazioni. Nel primo set, quindi, gestione del gioco per la Consuleco che conquista il punto finale con l’errore su un attacco del Cetraro effettuato dall’ex Federico. Al cambio campo, le motivazioni degli ospiti sono affilate e, approfittando anche di qualche errore difensivo bisignanese di troppo, il Cetraro rimette in parità il computo dei set con il 25-21 in proprio favore. È una gara che vive di fiammate, dove la Consuleco ci tiene a chiudere l’anno in bellezza e con il terzo set in archivio sul 25-14 la strada sembrava in discesa. E invece il Cetraro nel quarto set, suggellato da una maggiore attenzione nella parte centrale, pareggia con il 25-19 che costringe la squadra di casa a giocare il tie-break. Al quinto set, però, l’appetito della Consuleco è grande: da un 7-8 di svantaggio, si mette la freccia e un predominio che durerà fino al 15-10, permettendo a tutti di fare festa. I due punti conquistati, dunque, permettono ai bisignanesi di avanzare in classifica, ma soprattutto la vittoria contro un avversario di buon livello aumenterà l’autostima nel gruppo. La società e i dirigenti augurano un buon Natale e un felice anno nuovo a tutti i sostenitori della Consuleco Volley Bisignano, nonché agli amanti della pallavolo.
Ufficio stampa Volley Bisignano
Post n°1049 pubblicato il 14 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Tag: volley Comunicato stampa La Consuleco Bisignano torna alla vittoria, battendo per 3-2 la Provolley Crotone. Dopo una settimana abbastanza particolare, dove si sono registrate le dimissioni del coach Roberto Lionetti, al quale i pallavolisti hanno dedicato un ringraziamento nel corso di questi giorni, la squadra bisignanese a Crotone ha avuto la supervisione tecnica di Renato Amodio. Nel match di Crotone, la Consuleco è andata sul doppio vantaggio (25—23, 26-24), calando nella parte centrale con i pitagorici che hanno pareggiato il conteggio dei parziali per 25-11, 25-14. Nel quinto set, però, la voglia di vincere dei bisignanesi ha avuto la meglio, conquistando la vittoria negli ultimi palloni decisivi per 15-13. Due punti più utile per il morale che per la classifica, in quanto c’è ancora tanto terreno da recuperare in classifica e la consapevolezza di non essersi ancora espressi al 100%. Sabato, al palazzetto di Collina Castello, ultima partita dell’anno solare contro l’Elio Group Cetraro, che naviga nelle zone alte della classifica. Ufficio stampa volley Bisignano
Post n°1048 pubblicato il 14 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Work in progress in Sambucina. Si sta organizzando la II edizione del presepe vivente itinerante in una location assolutamente inedita: il bosco di castagno adiacente l’abbazia cistercense della Sambucina. Chi si è accollato l’onere organizzativo della particolarissima manifestazione che rievoca la nascita di Gesù è l’Associazione Culturale Sambucina che sta lavorando alacremente alla realizzazione delle varie strutture scenografiche con materiali totalmente ecocompatibili e nel rispetto dei luoghi ancora assolutamente incontaminati quali sono i vialetti che si diramano all’interno del boschetto naturale di castagni e querce della Sambucina. I ragazzi dell’associazione hanno già realizzato un ponte in legno, un forno perfettamente funzionante, un simbolico mulino ad acqua, ovili che verranno riempiti da animali veri, tanti casotti e baracche che serviranno ad inscenare gli antichi mestieri, e … ovviamente, la capanna con la nascita. A fine serata, davanti alla Chiesa, ci sarà il raduno di attori e visitatori per gustare insieme alcuni prodotti tipici come le famose “pittulille”, “nzungate” ecc. Quello dell’associazione è un invito per conoscere la Sambucina, oltre che sotto l’aspetto Religioso e culturale, anche sotto un altro aspetto: quello naturalistico. Chi visiterà il presepe nelle ore diurne (si apriranno i battenti alle ore 15.00), oltre alle scene del presepe, avrà l’occasione di apprezzare la grande varietà della flora presente sul percorso e gli stupendi panorami che si aprono sulla Valle del Crati. L’appuntamento è fissato per domenica 27 dicembre dalle ore 15.00 in poi con ingresso dall’area teatro all’aperto. Per l’associazione Sambucina Gianpiero Basile
Post n°1047 pubblicato il 11 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Tag: volley Anche i giocatori della Consuleco Volley Bisignano salutano con affetto Roberto Lionetti, l’ex mister bisignanese che ha lasciato recentemente la guida tecnica della prima squadra. Il team, con in testa il capitano Pierfrancesco Balestrieri, esprimono tutto il loro dispiacere per la decisione presa e ringraziano comunque l’allenatore per l’ottimo percorso degli ultimi anni, con una finale di Serie C al primo anno da neopromossa nonché la finale di Coppa Calabria, nella scorsa stagione, persa soltanto negli ultimi attimi contro la Tonno Callipo Vibo. Insieme ai pallavolisti si unisce nel pensiero anche il giovane Agostino Chimenti, che è stato il secondo di Lionetti e lo ringrazia per l’esperienza vissuta. La società, nelle prossime ore, dovrebbe ufficializzare la sua decisione in merito alla guida tecnica della Consuleco. Ufficio stampa volley Bisignano
Post n°1046 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
BISIGNANO La Consuleco Bisignano cambia pagina: Roberto Lionetti non è più l’allenatore dei bisignanesi. Dopo la sconfitta contro il Roccella, il tecnico (in accordo con la società) ha preferito lasciare l’incarico, non sentendo più la fiducia della sua squadra. Coach Lionetti ha sintetizzato così la sua separazione: «La mia scelta di lasciare la conduzione tecnica è dovuta a motivi personali. Non sono riuscito, in questa stagione, a trasmettere ciò che avevo trasmesso negli anni precedenti alla squadra. Ringrazio chi mi ha dato l’opportunità di allenare la squadra bisignanese, ho preferito lasciare ora perché un ciclo è finito e voglio esser ricordato in maniera positiva». Anche la società bisignanese ha salutato il tecnico, ringraziandolo per l’operato svolto e, nelle prossime ore, potrebbe essere ufficializzato il suo sostituto, cercando un allenatore che conosca bene la piazza: «La società augura al tecnico le migliori fortune umane e sportive, ringraziandolo per i grandi traguardi ottenuti alla guida della squadra, ovvero la finale di Serie C da neopromossa in categoria, la finale di Coppa Calabria dello scorso anno nonché per la gestione umana e sportiva della rosa nel corso di questi mesi. La società nelle prossime ore comunicherà il nome del sostituto di Lionetti».
Massimo Maneggio La Provincia di Cosenza 10-12-15
Post n°1045 pubblicato il 07 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Tag: volley CONSULECO BISIGNANO – ROCCELLA 2-3 Consuleco Bisignano: Balestrieri (Cap), Brindisi, Buracci, Caputo, Chimenti, Donnaperna, Ferraro, Gallo, Granata, Iaquinta (L), Nigro, Pugliese, Ritacco (L2). All: Lionetti Roccella: Adornato, Carrozza (Cap), Celentano, Femia, Gerardi, Gugliotta, Iemma, Lia, Martello, Minutoli, Monteleone, Pistarà, Crifoli (L). All: Nobili Arbitri: Francesco Belcastro – Giuseppina Oriolo Parziali: 24-26, 22-25, 25- 14, 25-10, 13-15 Il tonfo che non ti aspetti. Eccezionalmente di domenica la Consuleco Bisignano in casa e davanti al proprio pubblico perde contro il Roccella al quinto parziale. Tutt’altro che irresistibile la compagine allenata da mister Roberto Lionetti, sconfitta da un avversario esperto ma non reduce da un momento brillantissimo in fatto di risultati. Il risultato maturato domenica sera, quindi, è un campanello d’allarme, forse la squadra deve avere più fiducia nei propri mezzi o forse maturare dal punto di vista sportivo e capire che il palazzetto casalingo dovrà essere, nel corso di questa stagione, un fortino inespugnabile. Nei primi due set, infatti, seppur di poco sono stati gli ospiti a conquistare il doppio vantaggio, mostrando una maggiore lucidità sottorete mentre la Consuleco mostra errori in battuta, indecisioni in difesa e un po’ di tensione nei momenti decisivi. Al terzo e quarto parziale, però, la Consuleco decide di giocare come sa fare e per gli avversari non c’è scampo: 25-14, 25-13 e la gara va sul pari, con un quinto set decisivo. L’ultimo parziale, quasi come un ritorno amaro a quanto visto un’ora prima, è appannaggio del Roccella Massimo Maneggio - La Provincia di Cosenza 9-12-15
Post n°1044 pubblicato il 01 Dicembre 2015 da massimo.maneggio
Sui conti del Comune l’assessore Damiano Grispo mente sapendo di mentire Le parole offensive rivolte ai consiglieri d’opposizione indicano che questa Amministrazione è arrivata al capolinea.
Durante il Consiglio Comunale del 27 novembre 2015il sindaco facente funzioni,in preda ad un impulso rabbioso, ha incautamente dichiarato: “l’allarme terroristico si è allontanato, l’ISIS qui non entrerà mai”. Cosa è accaduto di tanto pericoloso e insopportabileal punto di far perdere il controllo di sé al dottore Damiano Grispo? Avrà saputo in ritardo che il sindaco è stato sospeso dalle sue funzioni? Avrà saputo che un funzionario del Comune di Bisignano, scelto secondo l’insindacabile giudizio degli amministratori, è stato rinviato a giudizio dalla magistratura per truffa e falso ideologico? No, nulla di tutto questo… A far pronunciare le parolesconsiderate efalseal sindaco facente funzioni è stata la richiesta del consigliere Fucile Francesco, per conto dei consiglieri di opposizione, di rinviare la seduta di poche ore, al fine di avere chiarimenti da parte del Responsabile del Servizio Finanziario e dall’Organo di Revisore sulla veridicità, la coerenza e la trasparenza contabile della variazione di assestamento generale del bilancio comunale. Questa richiesta è stata dettata essenzialmente da quattro motivi fondamentali che di seguito si sintetizzano, alcuni dei quali possono creare grave nocumento al Comune di Bisignano: PRIMO PUNTO.Alla data di approvazione dell’assestamento (Consiglio Comunale del 27 novembre scorso),la Regione Calabria non ha ancora erogato al Comune di Bisignano il benefit di € 900.000,00 (piattaforma tecnologica) riferito all’annualità 2015. Il responsabile del Servizio Finanziario, ragioniere Franco Guido, in occasione dell’approvazione del bilancio 2015 (31 luglio scorso),ha opportunamente precisato e ricordato agli amministratori:
Dunque, il benefit di 900.000.00 euro è servito all’Amministrazione per pareggiare il bilancio 2015. L’equilibrio di bilancio, scrive ancora il responsabile del servizio finanziario, dovrà essere costantemente monitorato. Anche l’Organo di Revisore, Dott. Filiberto Viafora, nella sua relazione al Bilancio di Previsione 2015,non ha potuto fare a meno di scrivere in questo modo:
Nonostante questi ammonimenti, Grispo e maggioranza continuano a fare finta di nulla.
SECONDO PUNTO.Negli atti del Consiglio Comunale non è stata allegata la relazione illustrativa che riguarda l’assestamento di bilancio. A tal proposito il regolamento di Contabilità così dispone:
Una domanda sorge spontanee. Perché non è stata fatta e allegata agli atti la relazione illustrativa?
TERZO PUNTO.Un altro aspettoche abbiamo contestato è stato quello che riguarda l’ammontare dell’erogazione, da parte della Cassa Depositi e Prestiti, del fondo di anticipazione di liquidità. La comunicazione pervenuta al Comune, prima del 27 novembre 2015, indica un importo di € 1.075.040,42. L’Amministrazione invece ha iscritto nell’atto di variazione del bilanciola somma richiesta inizialmente, cioè€ 1.378.478,00 e non quella effettivamente erogata (1.075.040,42). In commissione Bilancio - l’assessore alle finanze, Damiano Grispo è stato assente - il presidente non ha fatto alcun cenno a tal proposito. Ecco il prospetto allegato all’atto deliberativo. Probabilmente è stato tenuto nascosto per evitare pericolose perdite di tempo.
QUARTO PUNTO.L’ultimo capolavoro di scorrettezza compiuto dal pluridelegatoDr. Damiano Grispoe dalla maggioranza, riguarda il fondo di riserva. Un vero e proprio gioco delle tre carte. Nell’atto deliberativo discusso in Commissione Bilancio la somma destinata al fondo di riserva , indicata nel corpo della deliberazione,ammonta a 15.000,00 euro. Così è scritto, infatti, nel primo atto:
Nell’atto deliberativo presentatoin Consiglio Comunale, cambiato anche nella forma rispetto al primo atto proposto in commissione bilancio, l’importo passa da 15.000,00a 30.416,70.
In presenza di questi stravolgimenti, di questi comportamenti ingannevolie offensivi dell’intelligenza dei consiglieri comunale, è stato chiesto il rinvio del Consiglio Comunale, da celebrarsi comunque entro il 30 di Novembre 2015, per permettere ai consiglieri comunali, compresi quelli di opposizione, di avere chiarimenti in merito e di poter adottate gli atti in conformità delle disposizioni di legge e del regolamento di Contabilità. La richiesta è stata respinta dalla maggioranza senza che qualcuno spiegasse le ragioni di questa assurda e intransigente posizione, senza che qualcuno di questi campioni di amministratori battesse ciglio, o avvertisse minimamente ciò che realmente sta accadendo al Comune di Bisignano sotto l’aspetto economico-finanziario. Basterebbe solo questo pensiero a far tremare le gambe ai consiglieri di maggioranza. A questo punto abbiamo deciso di lasciare i banchi del Consiglio per rivolgerci direttamente ai cittadini, in quanto l’assessore Grispo e ciò che rimane della maggioranza sono convinti che le cose vanno bene e che non occorrono i consigli dell’opposizione. A questo punto è legittimo ritenere che le cose vanno bene solo per loro e non per le casse del Comune di Bisignano.
Francesco Fucile
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