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Messaggi di Gennaio 2016

 

Tonno Callipo troppo forte per Bisignano

Post n°1075 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Comunicato stampa

imagEsce sconfitta la Consuleco Volley Bisignano dal match contro la Tonno Callipo Vibo. Sabato pomeriggio, la squadra vibonese ha conquistato la vittoria contro i ragazzi del tecnico Renato Amodio, mostrando quelle qualità fondamentali per mantenere attualmente il primato nella Serie C maschile. La squadra bisignanese nulla ha potuto nel 3-0 finale, come evidenziato anche in alcuni frangenti di gioco, contro un avversario che sembra esser proiettato verso la promozione in Serie B2. Dopo il match perso in casa del Palmi al tiebreak, la Consuleco esce sconfitta dal palazzetto di Vibo, contro una squadra diventata una “bestia nera” ormai: la scorsa stagione tutte le gare contro i giallorossi finirono con un ko nelle ultime battute (la sconfitta fu bruciante fu quella nella finalissima di Coppa Calabria), solo quest’anno, ma all’andata, si è imposta la compagine bisignanese. In settimana riprenderanno gli allenamenti e sabato, alle 18.30, al palazzetto di Collina Castello arriverà l’Olimpia Bagnara, un’altra compagine di primo livello che lotta per i vertici della classifica.

Ufficio stampa volley Bisignano

 
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Luzzi alla Vita in diretta

Post n°1074 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

LUZZI Dopo l’arresto di Hamil Mehdi sono state molteplici le reazioni dei luzzesi, che in questi ultimi giorni sono al centro dell’attenzione nazionale. Le accuse rivolte al ragazzo marocchino, infatti, non sono state digerite così facilmente dagli abitanti cratensi, che difendono comunque Hamil. Molti lo ricordano come il compagno di scuola luzzi in collegamento rai1negli anni superiori ad Acri, mentre altri nell’operare da commerciante ambulante nei pressi di un noto bar della zona, in uno svincolo cruciale per il commercio luzzese. Mercoledì sera nel centro storico sono arrivate le telecamere di Rai 1, con il collegamento della “Vita in diretta” dove è intervenuto il vicesindaco luzzese Ivan Ferraro. In quello che è stato, molto probabilmente, uno dei collegamenti esterni più veloci della storia, il vicesindaco ha comunque seguito la linea del basso profilo, ricordando, come già fatto dal sindaco Manfredo Tedesco, l’integrazione della famiglia marocchina in città, così come in generale quella degli extracomunitari sul territorio cratense. A Luzzi, comunque, si avverte del malessere per le eccessive attenzioni mediatiche: secondo i cittadini, potevano essere riservate anche quando in città ci sono stati eventi di primo livello, come nel caso della cronoscalata della Sambucina.

Massimo Maneggio

 
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Valle del Crati: era un ufo?

Post n°1073 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

Nei secoli, forse nei millenni, l’ignoto ha generato legende, paure, credenze, man mano che l’uomo ha assimilato sapere, eventi inspiegabili se non come occulto o chi sa che, sono diventati ovvi e scontati, ma da questo bagaglio umano ancora oggi superstizioni o credenze trovano radici in quel buoi di conoscenza delle origini della nostra evoluzione, e questa paura di ciò che si ignora è aggrappato nel nostro dna e lo viviamo quotidianamente, e eventi come quello di oggi, intorno alle 16, hanno messo in subbuglio la tranqullità e la quotidianità di decine e decine di persone in una vasta area geografica della media valle del crati, infatti verso le 16 da Rende a Bisignano, Mongrassano e d’intorni, si è sentito un boato, uno spostamento d’aria di brevissima intensità ma ben definito, che per un istante mi ha fatto pensare al terremoto, ma sul sito ingv non vi è traccia di eventi sismici nella zona, allora cosa è stato?? Ed ecco che il tam tam sul più noto social network del mondo, fa nascere le ipotesi più fantasiose, c’è chi afferma di avervisto cadere qualcosa, chì è sicuro che si tratti di un aere supersonico, chi semplicemente non si pone cosa sia, e chi come me ci ironizza sopra, anche così si esorcizza la paura dell’ignoto…

E se fosse stato l’arrivo sulla terra di un ufo?? C’è che dice di aver visto cadere qualcosa… il boato può essere causato dall’arrivo nell’atmosfera terrestre di questa nave intergalattica.

C’è anche chi ha pensato al dramma degli attentati, ma il boato si è udito in una zona troppo vasta, ed un espolsione così forse avrebbe anche causato fumo o comunque oltre che l’udito avrebbe interessato la vista….

E se fossero state onde elettromagnetiche di chi sa quale entità? O esperimenti dei soliti americani, chi sa cosa arrivato fin qui dalla famigerata e misteriosa area 51? E se fossero stati i russi??

Di sicuro qualcosa è stato, lo spostamento d’aria che per un istante ho scambiato per suggestione, è stato un evento reale e percepito da tanta gente i posti ben diversi, cho sa 1000 anni fa come lo avrebbero interpretato?? Probabilmente si sarebbero dati una spiegazione più facilmente di noi, di chi come me è cresciuto guardando “spazio 1999”, perché il nostro sapere ci porta a chiedere e cheiderci più di quel che faceva il sapere di 1000 anni fa….

E così nascono le legende delle scie chimiche, dei complotti, degli alieni con i loro star gate per andare e venire da chi sa dove, tutto ciò a braccetto con il grande business del cinema…. Ma oggi, qualunque cosa sia stata di certo è mancata la “spiegazione religiosa”, nessuno ha fato ipotesi esoteriche, spirituali…. E se invece fosse stato un battito di mani del “supremo”? o uno starnuto ? si uno starnuto allergico, o un gesto di stizza, perché immagino, un ipotetico “regista” che osserva ciò che accade su questo pianeta, l’involuzione della specie umana, che da li, da dove gestisce tutto, esterna il suo disappunto con uno “sbuffo” ….che per noi resta un semplice misterioso boato……

 

Alberico Salerno

 
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Il ricordo di Ferramonti di Tarsia

Post n°1072 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

TARSIA La giornata della memoria, la giornata della comunità di Tarsia. Si è stretta tutta intorno a Ferramonti la popolazione di Tarsia, ma anche quella che mostra sempre grande sensibilità, per l’evento del 27 legato al campo di internamento calabrese. Per non dimenticare, per ricordare e dare anche alle generazioni future una condizione di ciò che è stato e ciò che non dovrà più ripetersi: per questi e per altri mille motivi, la giornata di Ferramonti di Tarsia assume sempre un valore in più, pieno di commozione e responsabilità. Il piccolo centro cratense è diventato così il punto di riferimento per ricordare le vittime delle guerre e degli stermini, e non a caso moltissimi amministratori e rappresentanti istituzionali erano presenti a Ferramonti. Anche le scuole, poi, non hanno fatto mancare il loro contributo con la presenza dei dirigenti scolastici e, soprattutto, di tanti studenti provenienti un po’ da tutte le parti del Cosentino per conoscere e meglio approfondire la storia di questo campo. In mattinata si è svolta una messa con la presenza di molti rappresentanti ebrei, nonché del rabbino capo della comunità ebraica di Napoli, Umberto Piperno, per passare ad altre figure religiose come il vescovo di Rossano-Cariati, monsignor Giuseppe Satriano, e prettamente istituzionali come il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao. In seguito, i presenti hanno assistito ai dibattiti per analizzare a fondo ciò che ha rappresentato il campo di Ferramonti per gli internati ma anche per la stessa popolazione di Tarsia, dove il sindaco Roberto Ameruso ha rimarcato come l’obiettivo è di far diventare il luogo un patrimonio dell’umanità, un riconoscimento che assumerebbe un altro elemento di rispetto dovuto a tutta un’intera comunità. Anche il governatore regionale, Mario Oliverio, ha espresso il suo pensiero su quanto accaduto in passato e sul valore della memoria: «Ricordare significa avere conoscenza della storia che è la bussola fondamentale per costruire il futuro. Ricordiamo una pagina drammatica dell'intero continente Europa: il fascismo, il nazismo, la privazione di ogni libertà. Mettere in discussione il trattato di Schengen è di una gravità inaudita, perché garantisce democrazia, libertà, pace e libera circolazione di idee. È importante ricordare ogni giorno ciò che è stato. Le scuole devono trasmettere ai giovani la conoscenza della storia, per garantire la democrazia e la libertà e conservare il senso della dignità umana. Ferramonti ha rappresentato la drammaticità, ma anche i valori dell'accoglienza e della solidarietà, perché qui sono state salvate vite umane. Ferramonti rappresenta con orgoglio la Calabria e la sua storia di accoglienza». Le note musicali del concerto eseguito dal giovane duo composto da ha chiuso una giornata dalle mille emozioni. Ferramonti e Tarsia rimangono sempre punti di riferimento per chi non vuole dimenticare.

 

Massimo Maneggio

 
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Gran successo per l'amico Carlo Falco

Post n°1071 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

Comunicato Stampa n° 40

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Grande successo di pubblico e di critica per Carlo Falco.

Si è tenuta Domenica 24 Gennaio 2016 presso il Kratos Club Winter & Summer di Bisignano, la presentazione del primo lavoro discografico di Carlo Falco dal titolo “Adesso Canto”, album prodotto dall’etichetta discografica calabrese Roka Produzioni con sede a Tarsia.

Nonostante l’emozione per il raggiungimento di questo importante traguardo, il giovane cantautore è salito sul palco con una grinta ed un carisma notevoli, incantando ed emozionando il pubblico presente.

Carlo Falco, classe 1996, dall’età di 7 anni comincia ad approcciarsi al mondo musicale, coltivando con impegno e passione questo sogno.

L’album contiene sei brani inediti, che vedono la collaborazione di diversi artisti “addetti ai lavori”, tra cui Giorgio Sprovieri, autore/compositore formatosi sotto la guida del grande Mogol. Insieme, Giorgio Sprovieri e Carlo Falco, firmano tre dei sei brani contenuti nell’album: Adesso canto, A metà, Bene e rimedi.

Si abbassano le luci e lo spettacolo inizia. A dare il benvenuto, con una breve introduzione, è Katia Cannizzaro,responsabile booking e management della Roka Produzioni; partono, così, le prime note di chitarra che cominciano a creare un’atmosfera avvolgente.

Carlo Falco inizia così il suo viaggio musicale che regalerà svariate immagini alle tantissime persone presenti.  Il primo brano in scaletta So near, so far (traduzione in inglese di Così vicini, così lontani) “…ho deciso di tradurre il brano dopo un viaggio all’estero, con la finalità di diffonderlo in maniera più universale…”.

1Si passa, poi,  a ritmi più incalzanti con Adesso Canto, il brano che dà il titolo all’album. “…può sembrare all’apparenza semplicistico e banale, ma in realtà esprime un concetto fondamentale, che riguarda me e tutti i miei coetanei, che si  trovano ad interagire in questa età di scelte collegate ai sogni, alle speranze ma anche alla realtà. Questo brano stimola gli adolescenti di oggi a credere nei loro sogni, per quanto possano essere difficili da raggiungere.  Fermarsi ad aspettare la vita è l’errore più grande che si possa fare. Andiamogli incontro! Oggi il mio sogno è quello di fare il cantautore, per poter esprimere il mio pensiero attraverso la musica e,  qualora la realtà mi costringesse a ripiegarmi a fare altro, almeno potrò dire di non aver avuto nessun rimpianto…”.

A metà “…è un brano autobiografico, collegato alle crisi adolescenziali che, spesso,  affliggono i giovani di oggi, in un'età nella quale ci si sente davvero a metà, incompleti, privi di un’essenza ben definita, quindi si avverte la necessità di cercare in un'altra persona, quella parte che riesca a completarci. È un po’ il SENTIMENTO DI INCOMPLETEZZA DEGLI ADOLESCENTI TARGATI 2000.  Tante volte noi giovani diciamo: eh ma l’amore, l’amore non vale niente, l’amore non esiste, l’amore è 0. Anche io credo che l’amore sia 0. Ma non perché valga 0. L’AMORE è 0 perché da 0 inizia tutto. Senza l’amore la nostra vita non avrebbe più senso. CHI AMA NON PERDE MAI…”.

Bene e rimedi “…è uno dei brani più riflessivi e significativi di questa raccolta in quanto tratta il tema della fede e dell’ateismo, del credere o del non credere, con un riferimento anche al fanatismo religioso. La fede,  scelta sensata o fuga illusoria? Dio, è una luce di senso sulla vita dell’individuo o è un’invenzione dell’uomo, incapace di sostenere il peso dell’esistenza? Io penso che in entrambi i casi bisogna credere nel bene e nei suoi rimedi…”.

2041 “…è un inno contro la guerra, ispirato dal libro di George Orwell  “1984” scritto nel 1948. L’ho intitolato 2041 traslandolo, come Orwell, in un futuro ipotetico, sperando di non dover aspettare questa data per poter vedere finalmente un mondo senza più odio e senza guerra…”.

Così vicini, così lontani “…segna il mio esordio musicale, e al contempo anche la nascita della preziosa collaborazione con Roka Produzioni, in primis con la persona di Roberto Cannizzaro che, ascoltando il brano casualmente in una opera teatrale su Ferramonti,  dove recitavo e cantavo, ha deciso di produrlo. Diciamo che di acqua e soprattutto di musica ne è passata, ma per me, rimane un brano molto importante, che mi ha fatto maturare come essere umano e come artista e che ha dato inizio a tutta la mia attività musicale…”.

 

Katia Cannizzaro

 
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Un presunto terrorista a Luzzi

Post n°1070 pubblicato il 27 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

LUZZI Un presunto terrorista nella media valle del Crati. Ci mancava anche questa per scombussolare gli animi del territorio vallivo, già fortemente traumatizzato dalla misteriosa scomparsa di una ragazza, Alexandra Roxana Radac, dalla città di Bisignano il 19 settembre scorso. La maggior parte dei luzzesi ha appreso l’arresto di Hamil Medil direttamente da siti e tg nazionali dalle prime ore del mattino, andando a lavorare con preoccupazione e cercando di ricordare se avessero avuto dei contatti con il commerciante ambulante. Hamil abita con la sua famiglia in contrada Pescara, zona a valle che confina con il paese di Cattura luzzi terroristaRose: è il primo di quattro figli, ha venticinque anni ed è commerciante itinerante insieme al padre. La famiglia è arrivata circa dieci anni fa a Luzzi, e si è ben integrata nel contesto sociale, così come gli altri quaranta marocchini circa che risiedono nella città della Tebe. In riva al Crati, quindi, l’arresto di Medil è diventato l’argomento del giorno e lo sarà ovviamente nelle prossime ore, quando emergeranno altri dettagli su questa incredibile vicenda. Contattato telefonicamente prima di elaborare un comunicato stampa, il sindaco Manfredo Tedesco ha così espresso la propria incredulità per la vicenda: «Questa situazione è assurda, la notizia è eclatante. La famiglia si è ben integrata nel territorio, il padre di Hamil e il ragazzo avevano avuto anche la licenza per esercitare il mestiere di commerciante itinerante. Gli extracomunitari non hanno mai creato problemi in città, dal punto di vista scolastico abbiamo anche promosso progetti di integrazione, il fratellino piccolo di Hamil gioca in una scuola calcio locale. L’evento ha ovviamente allarmato noi luzzesi, ci rimettiamo nelle mani delle autorità giudiziarie e la collaborazione dell’amministrazione comunale sarà massima. Non è una vicenda da sottovalutare, chiederò al prefetto e al questore di far parte del tavolo tecnico per l’ordine e per la sicurezza nella nostra provincia cosentina». In tutta franchezza, nessuno avrebbe mai immaginato una tale situazione, pur constatando la forte presenza di stranieri nei territori cratensi, con predominanza di cittadini romeni, bulgari e per l’appunto marocchini che, al massimo, hanno impegnato le forze dell’ordine più per qualche scazzottata che non per piani machiavellici e azioni terroristiche.

Massimo Maneggio

 
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Consuleco Bisignano ko a Palmi

Post n°1069 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da massimo.maneggio
 
Tag: volley

Comunicato stampa

Dopo quattro turni si interrompe la striscia positiva della Consuleco Volley Bisignano, che esce sconfitta da Palmi domenica pomeriggio. 3-2 il risultato dei reggini nel match del 13°turno di Serie C maschile, tra due squadre che giocano una pallavolo propositiva, come dimostra la classifica che li vede quasi appaiate nella parte sinistra. Una gara che, vista dall’esterno, è parsa anche abbastanza divertente con capovolgimenti ed emozioni che si sono susseguite nelle due ore circa di gioco: passa prima la Consuleco per 25-19, poi il Palmi pareggia e rimonta (25-18, 25-20), cratensi sul due pari per 25-21, tie break fatale per 15-12 deciso quindi dai padroni di casa che hanno mantenuto un pizzico di concentrazione in più. Sarà una settimana di lavoro in casa cratense, dalla prima squadra che proseguirà i suoi allenamenti ai settori giovanili dove le compagini bisignanesi stanno ben figurando nei loro campionati di appartenenza, per andare al match di sabato a Vibo quando la squadra di Renato Amodio affronterà la Tonno Callipo Vibo: all’andata finì 3-2 per i bisignanesi al palazzetto di Collina Castello.

 

Ufficio stampa volley Bisignano

 
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A Luzzi un terrorista???

Post n°1068 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

http://www.bisignanoinrete.com/a-luzzi-un-foreign-fighter/ 

Blitz antiterrorismo della Polizia: gli uomini della Digos di Cosenza hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un foreign fighter marocchino. L'operazione è coordinata dal Servizio centrale Antiterrorismo. In manette è finito Hamil Mehdi, di 25 anni, residente a Luzzi (Cosenza), commerciante ambulante con permesso di soggiorno: gli uomini della Polizia, che indagavano su di lui dal luglio scorso, lo hanno bloccato all'alba. 

Il giovane era pronto a raggiungere gli scenari di guerra. E' quanto emerge dalle indagini compiute dalla polizia e dalla Dda di Catanzaro. Il marocchino è indagato per i reati contemplati dalla nuova legislazione antiterrorismo introdotta dalla legge n. 43 del 17 aprile 2015, con particolare riferimento alla fenomenologia dei cosiddetti foreign fighters, art. 270-quinquies del codice penale.

Gli agenti della Digos di Cosenza e del Servizio centrale Antiterrorismo lo hanno monitorato costantemente dal luglio scorso dopo che era stato respinto in Turchia per motivi di sicurezza ed era rientrato in Italia.
Mehdi era stato bloccato all'aeroporto di Istanbul da dove, secondo gli inquirenti e gli investigatori, avrebbe tentato di raggiungere la Siria per arruolarsi nelle file dell'Isis. Il marocchino è così stato respinto dalle autorità turche e rispedito in Italia dove è stato bloccato all'aeroporto di Fiumicino. Neanche ai familiari aveva svelato le sue intenzioni: quando infatti gli agenti della Digos si sono presentati a casa sua in Calabria, i familiari hanno detto che sarebbe rientrato quella stessa sera. Nel corso della perquisizione, i poliziotti hanno trovato tra l'altro nel suo zaino un paio di pantaloni militari, una pubblicazione dei Fratelli Musulmani sui comportamenti che deve tenere un buon musulmano secondo il Corano, due telefoni cellulari e 800 euro.

Marocchino a polizia, in Turchia a pregare - "Sono andato in Turchia solamente per pregare". E' quanto ha detto il marocchino Hamil Mehdi ai poliziotti di Cosenza al momento dell'arresto eseguito stamane per il reato di auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Mehdi era stato respinto nel luglio scorso dalla Turchia. "Mi avevano già contestato - ha aggiunto - di appartenere all'Isis ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all'Isis. Sono andato in Turchia solamente per pregare".

Dda, marocchino arrestato è classico combattente - "L'arresto di oggi è uno dei primi casi di applicazione della legge del 2015 che contesta l'auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Il marocchino arrestato è il classico combattente straniero". Lo ha detto il Coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, circa l'arresto del marocchino di 25 anni al quale viene contestato l'articolo 270 quinquies del codice penale. "Lo abbiamo monitorato costantemente - ha aggiunto - dopo che in estate era stato espulso dalla Turchia". Al momento dell'arresto, all'uomo è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Giuseppe Perri, che ha accolto la richiesta del coordinatore della Dda, Giovanni Bombardieri, e del sostituto procuratore, Paolo Petrolo.

ansa.it

 
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Ferramonti, la giornata della memoria

Post n°1067 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

Comunicato Stampa, 18/01/2016

Presentazione delle manifestazioni per il Giorno della Memoria, Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia (CS)

Il Comune di Tarsia utilizza il Giorno della Memoria per rendere la Memoria un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo.Solo ricordando quello che è stato, guardando indietro per guardare avanti, possiamo salvaguardare il tenore della nostra vita democratica oggi.

E’ questo il significato più importante che il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, attribuisce al Giorno della Memoria, le cui iniziative organizzate nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia per il 2016 si svolgeranno dal 23 al 30 gennaio.  Aggiunge il Sindaco di Tarsia:  “L’Amministrazione ha fatto di tutto per rendere possibile  la realizzazione del ricco programma che si svolgerà dal 23 al 30 gennaio 2016. Il ricordo di quello che è stato non è e non può essere solo riflessione, ma la genesi di qualcos’altro: è un compito che tutti dobbiamo assumerci per non ripetere gli errori del passato”.

Le iniziative sviluppate dalla stretta collaborazione tra il Consigliere Delegato alla Cultura, Roberto Cannizzaro, e l’Associazione Ferramonti, prenderanno il via con l’apertura della sala museale che rappresenta un continuum di quella inaugurata lo scorso anno,  mostrando ulteriori soggetti e la vita nel campo negli anni  durante la guerra. Nella nuova mostra fotografica e documentaria allarga l’orizzonte di tutto ciò che avveniva nel Campo, dalla vita privata, personale, individuale all’atmosfera generale. L’organizzazione degli eventi è stata curata da Simona Celiberti.

Il 26 gennaio si terrà un importante momento di confronto di esperienze dirette connesse alla deportazione. Ne parleranno insieme Michelina Grillo, figlia di Giovanni, un deportato calabrese la cui vicenda personale è stata raccolta e raccontata da Gennaro Cosentino nel libro “Giovanni Grillo da Melissa al Lager –  La vicenda di un deportato calabrese”, DovaCahan, anche lei figlia di un deportato rumeno che riesce a scampare alla deportazione dei filonazisti prima e dei filocomunisti successivamente e la cui vicenda è raccontata nel libro “Un Askenazita tra Romania ed Eritrea”. Saranno presenti al dibattito Leone Paserman, già presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, e Roque Pugliese, referente per la Calabria della Comunità Ebraica di Roma. Un momento importante della mattinata è riservato all’incontro tra i testimoni profughi del Pentcho e i nipoti  del capitano Carlo Orlandi, il salvatore del Pentcho.

Il 27 gennaio, giorno della memoria, è il giorno riservato alle riflessioni di tutti i presenti alla manifestazione. Tra le numerose istituzioni presenti, religiose e civili,  citiamo la presenza, per la prima volta,  del Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Napoli, Rav. Umberto Piperno, della Presidente della stessa Comunità, Lydia Shapirer, del Pro Rettore dell’Unical, Guerino D’Ignazio, del Presidente dellaRegione, Mario Oliverio, di Mario Occhiuto, Presidente della Provincia di Cosenza. S.E. il Prefetto Gianfranco Tomao consegnerà,presso il Campo di Ferramonti, le medaglie d’onore ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager. A chiudere la giornata, il concerto “Vincitori e Vinti – chi ha realmente vinto e chi ha realmente perso?” a cura del duo pianistico Maestri Francesco e Vincenzo De Stefano.

Il 28 gennaiosarà una giornata tutta dedicata alle scuole e ai suoi principali attori, gli alunni. Si inizierà con la proiezione del cortometraggio girato dagli alunni della Scuola media di Tarsia “NOI”, liberamente tratto da liberamente tratto dalle memorie e testimonianze di Paolo Salvatore (direttore del campo). Subito dopo gli interventi, saranno gli alunni della secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Torano-Lattarico a presentare il loro nuovo lavoro “IL LIMITE DEL GHIACCIO”, cortometraggio liberamente ispirato alla storia dell’Ing. Alfred Wiesner, internato a Ferramonti che fondò subito dopo la guerra la ditta Algida.

Le manifestazioni termineranno il 30 gennaio con la presentazione del libro “Venti farfalle e una nuova primavera”con la presenza della scrittrice Teresa Lazzaro.  I lavori saranno conclusi dalla esecuzione di alcuni brani d’orchestra ad opera degli alunni dell’Istituto Comprensivo  “L. Settino” di S. Pietro in Guarano e   Castiglione Cosentino.

Significativa la presenza per tutti i giorni di manifestazione di alcuni testimoni, sebbene non diretti, degli anni e delle vicende che hanno caratterizzato la vita del Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia; si tratta di Dina Smadared Eva Porcilan, nate entrambe nel campo di Ferramonti, e di Yolanda Bentham figlia di uno dei primi internati che arrivò nel campo già ai primi di luglio del 1940.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI E CONTATTO

 
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PRESENTAZIONE DISCO “ADESSO CANTO” di Carlo Falco

Post n°1066 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da massimo.maneggio

Carlo Falco, artista emergente calabrese, all’età di 7 anni comincia ad approcciarsi al mondo musicale e, crescendo, comprende che con la musica può esprimere al meglio il suo mondo interiore.  Solo con la scrittura e la composizione riesce ad essere pienamente se stesso e a non perdersi mai di vista.

Il suo motto è: “Non pretendo di conquistare l’impossibile, mi rende felice il fatto che la musica e l’arte abbiano conquistato me e il mio cuore, spero di conquistare anche io il cuore di chi mi ascolta…”

La preziosa collaborazione con Roka Produzioni, inizia ben tre anni fa, in primis con la persona di Roberto Cannizzaro che, ascoltato il brano casualmente in un’ opera teatrale su Ferramonti , dove Carlo recitava e cantava, ha deciso di produrlo. Di tempo ne è passato, tempo attraverso il quale Carlo è cresciuto musicalmente, lavorando al suo primo lavoro discografico “Adesso Canto” , lavoro contenente sei brani inediti e che vede la collaborazione di diversi professionisti operanti nel campo musicale.

L’artista presenterà il suo album Domenica 24 Gennaio 2016, alle ore 18:30, presso il Kratos Club Winter&Summer a Bisignano.

Katia Cannizzaro

 
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