Calci:così ti vorrei

Carta d’intenti. Per una politica di centrosinistra nell’area pisana.

Le forze politiche del centrosinistra, anche alla luce dell'aggravarsi dellasituazione politica nazionale e del drammatizzarsi delle condizioni sociali edeconomiche, ritengono necessario avviare a livello provinciale una discussione e rafforzare la propria proposta di governo sul territorio per affrontare alcunequestioni stringenti dell'area vasta pisana. Il centrosinistra a livello nazionale e locale deve avere un forte profilo di governo: vogliamo perciò verificare lapossibilità di concordare e rendere chiare una serie di azioni amministrative sulterritorio, in parallelo al lavoro che si sta avviando a livello nazionale intorno allacostruzione del Nuovo Ulivo come soggetto di un possibile patto politico eprogrammatico per un nuovo centrosinistra.Lo facciamo partendo dalle nostre positive esperienze di governo locale, dalruolo che Pisa e la sua provincia hanno assunto nella Toscana costiera e nellanostra regione, per i progetti che le diverse istituzioni hanno messo in campo, edalle scelte che in questi anni abbiamo realizzato, che sono state confermate conforza dai risultati delle elezioni amministrative di quest'anno che hanno vistovincente in tutta l'area pisana la coalizione di centrosinistra.Tutto questo deve realizzarsi subito, incrociando la nostra opposizione allepolitiche del governo, a partire dalla Manovra economica e dalle previsioni del suo articolo 8, dalle scelte fatte contro gli enti locali, dall'assenza di interventi perl'occupazione e lo sviluppo, con l'iniziativa politica e sociale locale, il confronto conle forze associative, sindacali ed economiche, le cittadine e i cittadini dei nostriterritori. Attraverso, insomma, appositi percorsi informativi e partecipativi, di livelloprovinciale e territoriale.Ecco le nove priorità che individuiamo per i comuni di Pisa, Cascina, SanGiuliano Terme, Vecchiano, Calci e Vicopisano:

1. orientare tutte le politiche di area verso l'offerta di nuove opportunità disviluppo e di buona occupazione, anche svolgendo un ruolo politico semprepiù forte rispetto alle vertenze aziendali aperte sul territorio, creando lapossibilità d'insediare nuove aziende, secondo le politiche di attrazione degliinvestimenti messe in atto dalla Regione, valorizzando il patrimonio culturalee monumentale e la dotazione ambientale e infrastrutturale dell'area per unturismo di qualità;

2. affrontare il tema dell'assetto istituzionale dell'area pisana (anche alla lucedei cambiamenti introdotti dal Governo e della discussione del Consiglioregionale sul riassetto istituzionale), dell'attuazione del Piano Strategico, apartire almeno dall'adozione del Piano Strutturale d'area entro Dicembre2012; definire un piano di scelte al fine di evitare ogni duplicazione esovrapposizione di competenze; costituire un unico sistema dei servizi,partendo anzitutto dallo sviluppo sull'area delle società in house; infinemettere in cantiere, come è previsto tra le priorità del Piano Strategico, unostudio di razionalizzazione degli altri servizi alla persona: asili, trasportoscolastico, etc.

3. condividere un piano infrastrutturale e della viabilità, promuovendo in modochiaro le priorità della zona, già espresse nei protocolli d'intesa sottoscritticon la Regione (quale quello della Tangenziale Nord Est), nel "Master Plan"aeroportuale e negli indirizzi proposti al Parco Naturale, motivate dalla forzaattrattiva dei servizi di valenza generale, anche alla luce della scelta diintegrare tutto il trasposto pubblico locale in un'unica società, e adottare unapolitica di messa in sicurezza idrogeologica del territorio;

4. rafforzare le iniziative in materia di politiche ambientali, a partire dalla sceltasulle energie rinnovabili e sulla mobilità alternativa; coordinare ulteriormentele politiche in materia di gestione dei rifiuti nell'ambito delle scelte dellaRegione Toscana per un sistema integrato nel quale dovrà essere definito ununico piano di area ed un'unica tariffa, puntando alla diminuzione dellaproduzione dei rifiuti e al rafforzamento delle esperienze di raccolta differenziata, nel rispetto delle specificità locali, con la verifica della possibilitàdi estendere la raccolta "porta a porta", partendo da iniziative specificheanche nel capoluogo, integrando in questo modo la riuscita esperienza deiCentri di Raccolta mobili;

5. affrontare in maniera politica e non emergenziale la questione dei bisogni e delle necessità sociali dell'area, a partire da politiche di accoglienza e di integrazione, da inquadrare su scala provinciale e regionale nei confrontidelle e dei migranti, perseguendo una diffusa compartecipazione, seguendol'esempio di quanto abbiamo fatto per la gestione del flusso dei migranti dalNord Africa; richiamare il rispetto delle regole che garantiscono la convivenzae la coesione sociale, rivendicando maggiore impegno dello Stato.

6. riaffermare la centralità dei temi della scuola e del sapere, armonizzando lepolitiche dei vari comuni sugli asili nido e gli altri servizi alla prima infanziaper quanto riguarda le tariffe, l'accoglienza, gli standard qualitativi e lagaranzia, attraverso un efficace controllo pubblico sia delle strutture a gestione diretta sia di quelle convenzionate, della natura educativa delservizio, e condividendo a livello di area e in rapporto con l'AmministrazioneProvinciale le strategie di programmazione dell'offerta formativa sul territorio;

7. valorizzare un rapporto virtuoso, di condivisione e coordinamento fra città,università e territorio, per quanto attiene alle scelte di fondo e integrare lagestione dei poli d'innovazione tecnologica;

8. salvaguardare la biodiversità del Parco naturale di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli, valorizzandone il ruolo di polmone verde della nostra area edi volano per una nuova economia sostenibile, chiedendo alla Regione disviluppare una nuova politica per i parchi, un'attenzione nuova per il litoralepisano e inserendo il rilancio del Parco e la sua fruibilità in una più vastaazione di tutela e salvaguardia ambientale che deve riguardare anche i MontiPisani;

9. considerare la manovra di bilancio la primaria attività politica di ogni amministrazione e prevedere dunque l'approvazione del bilancio con contenuti e tempi coordinati, sviluppando le linee già definite dai sei Sindacinel documento del 4 ottobre scorso (allegato).

Il centrosinistra unito deve discutere e decidere su questi temi in modo dapermettere ai sei comuni dell'area pisana di armonizzare in positivo le scelte e gliindirizzi amministrativi. E' inoltre opportuno che dalle forze promotrici del patto di centrosinistra siindirizzi un appello comune a tutte le forze moderate e non, che non si ritengonoparte della coalizione di centrosinistra, ma che intendono contribuire a far superaredefinitivamente all'Italia il modello plebiscitario e populista di Berlusconi e lavorareper una ricostruzione del Paese sul solido fondamento della Costituzione, a partireproprio dai territori e, per una condivisione almeno delle scelte di salvaguardia delruolo e delle possibilità degli enti locali.Una prima tappa di questo percorso sarà l'approvazione dei bilanci del 2012, che dovranno essere caratterizzati dal mantenimento, pur nelle condizioni di estremadifficoltà finanziaria determinate dagli sciagurati tagli del Governo, dei livelli dispesa sociale, educativa e culturale, e dei servizi dei bilanci di quest'anno.

Pisa, 31 ottobre 2011

Italia dei Valori

Partito Democratico

Partito Socialista Italiano

Sinistra Ecologia Libertà