Materna-Mente
Counseling per sostenere l'universo delle emozioni e dei sentimenti nella maternitàMessaggio #2 » |
Che bello essere mamma!!!
Si pensa sempre alla maternità come al momento in assoluto più bello di una donna...
E mentre lo si pensa vien facile l'immagine di dolcezza, di amore, di gioia...
Quasi mai, o molto raramente, si pensa anche alla grande fatica che accompagna questa gioia e quest'impegno della vita...
Quasi mai, o molto raramente, si ha il coraggio di ammettere che è bello ed è (anche) faticoso...
Vergogna? Pudore? Timore?
Non so, ma so che, a dispetto di tutte le idealizzazioni dell'essere genitore, anche le emozioni ed i pensieri negativi fanno parte di questa meravigliosa avventura ed il poterli esprimere e condividere, apertamente e serenamente, può essere di grande sostegno e conforto...
Dunque... Eccomi!
Sono mamma, non più giovanissima, di due meravigliose creature di 5 e 3 anni.
Sono anche, però, donna, moglie, counselor...
Nella mia esperienza di madre, in particolare, insieme al diario delle gioie (che vi assicuro essere tante, infinite, continue) ho deciso anche di tenere il quaderno dei cattivi pensieri (miei e di altri genitori). Questo, oltre che per un effetto catartico immediato, anche per coltivare la speranza di non diventare una mamma, come tante, che si ritrova, in là col tempo, a rinfacciare ai propri figli quanto avrebbe fatto per loro, solo per non essere stata in grado fin da subito di riconoscere ed accogliere le proprie umane debolezze ed i propri umani limiti (al fine di farli diventare delle risorse!)
Ho quindi pensato di mettere a disposizione tutto il materiale psicologico da me e da altre mamme elaborato e vissuto per offrire sostegno e conforto, tra il serio ed il faceto, a qualsiasi neo gravida e/o neo mamma afflitta da un pre e post baby blues. Questo senza la pretesa di fornire regole di comportamento, ma semmai di suggerire solo alcune diverse chiavi di lettura, affinché possano semplicemente sentirsi meno sole durante quel sentimento di inadeguatezza (temporaneo!) che spesso, anche a fin di bene, viene involontariamente accentuato dalle frasi stereotipate dei parenti o dai luoghi comuni di molti libri che raccontano solo di meraviglie e felicità!
E se anche una sola mamma, leggendo queste pagine, potrà dire: «Anch’io l’ho provato! Anche a me è successo! Allora non sono la sola!» vorrà dire che lo scopo sarà stato raggiunto.
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Il counsellor è la figura professionale che aiuta a cercare soluzioni di specifici problemi di natura non psicopatologica e, in tale ambito, a prendere decisioni, a gestire crisi, a migliorare relazioni, a sviluppare risorse, a promuovere e a sviluppare la consapevolezza personale su specifici temi. [...]
L’obiettivo del counselling è fornire ai clienti opportunità e sostegno per sviluppare le loro risorse e promuovere il loro benessere come individui e come membri della società affrontando specifiche difficoltà o momenti di crisi.
(Dallo Statuto del Coordinamento Nazionale Counsellor Professionisti)
Inviato da: krisfili
il 08/03/2007 alle 16:08
Inviato da: krisfili
il 08/03/2007 alle 16:05
Inviato da: Marychan2007
il 07/03/2007 alle 22:32
Inviato da: dany226
il 07/03/2007 alle 22:32