PER ASPERA AD ASTRA

L O S S
O F
M E M O R Y



Gathered families together to pray
On this very sweet evening, on this last dinner,
Behind the violated doors of a city in fear
Who will escape that dark demon ?

Among the plundered houses .. men’s fixed shadows lie on the ground
While the echoes of the shots fade away at the frontiers;
Columns of smoke, lost worlds by now,
Burnt forests forget .. forget all ..

Children snacked away to the joy of play
Children abducted, children undersold,
Children whose eyes will sparkle no more,
Children betrayed .. forget all ..
forget all .. forget all ..
forget all .. forget all ..

…………………………

Boats filled with broken promises,
Caronte sails these and damned lives,
So they sink in the dark, crashing onto gilded rocks,
Drawning in silence, forgotten .. forgotten ..

Thunders in the temple, hollers at the market,
Lightinings in the schoolyard, sirens in the streets,
Unresolved matters about Faith and Ethnic issues,
You, uneasy expectator, must forget all .. forget all ..

Someone has gotten the best half of the apple,
Others must just settle for a handfull of sand,
Mostone just doesn’t know how to think with the heart
And those say: “ all will pass, what more could I do ? “

You must forget all .. the forgotten .. You must forget all .. the forgotten

(A M N E S I E


Di famiglie raccolte in devota preghiera
Di dolcissima sera, di quest’ ultima cena,
Alle porte violate di città impaurite,
Da quel demone oscuro .. chi scamperà ..

Tra le case predate: ombre fisse per terra,
Mentre l’eco dei fuochi viaggia sulla Frontiera,
Di colonne di fumo, di mondi perduti ormai,
Di foreste bruciate .. dimenticati .. dimenticati ..

Di bambini strappati all’ incanto del gioco,
Di bambini rubati, per poco svenduti,
Di bambini i cui occhi non ridono più,
Di bambini traditi, dimenticati ..
Dimenticati .. dimenticati ..
Dimenticati .. dimenticati ..

.........................................

Di battelli ricolmi di promesse mancate
Che traghetta Caronte, insieme a vite dannate
Che s’infrangono al buio sopra scogli dorati,
Vanno a fondo in silenzio, dimenticati .. dimenticati ..

Di quei tuoni nel tempio, delle grida al mercato,
Di quei lampi alla scuola, di sirene per via
Di questioni irrisolte di Fede e di Etnia,
Spettatore inquieto, dimenticati .. dimenticati ..

C’è chi ha avuto la sua parte buona di Mela,
C’è chi stringe la sabbia e non chiede di più,
C’è chi non sa vedere con gli occhi del cuore,
Pensa “ poi tutto passa .. che puoi farci tu ? “

Diménticati dei dimenticàti ..diménticati dei dimenticàti .. )

L U C I N U O V E

Venti di rinnovamento,
Di desiderio risvegliato;
Crolla una breccia
E ti offri alle nuove conquiste;
La voce, la cui eco smarrita vagava,
Ora appartiene a chi con te combacia,
E leggermente una certezza ti percorre:
Nel quotidiano novità è mossa da fantasia,
E tutto fa chiaro intorno:
A chi ti invocava per sacrosanto diritto,
Opporrai un sorriso e un “ non più “,
Per chi t’implorava un disperato amore,
Farai capire che l’amore ora è crescere con gioia.
I toni cupi non ti si addicono:
Solo colori, e radiose fantasie,
Di questo avrà bisogno la tua pelle;
E nuove luci
Nel tuo cuore
Ti fanno ancor più bella.




(.. e per te ci saranno ancora … )


B A C I


Teneri baci
Labbra su labbra
Nati da giuste voglie
Tanto si dona altrui quanto si toglie
E di struggente dolcezza
Il cuor tuo non s’appaga
Di baci parlati
Di baci sorrisi
Di spiritosi baci
Giovani figli alati
Mossi da fantasia
Che si è posata
Sulla tua bocca dolce
Di donna mia.


L A
P A R O L A
E
I L
B A C I O


Stretto da poco respiro,
Nella tua soffice accoglienza,
Ricerco l’essenza della tua tenerezza,
Mentre nel porto delle tue grazie non giunge mai l’approdo;
E così dall’estasi al tormento,
E in profondo segreto,
Invoco una laguna piatta per i nostri sensi ardenti,
E un infantile gioco di silenzi,
Perché ogni parola è vana,
Come vana è l’illusione della conoscenza.
Parla per noi una carezza, distrattamente cara,
Una mano che sfiora una mano,
Due occhi appena chiusi, che esplorano l’Immenso,
Un tenace sussurro che ti accompagna nel nuovo cammino.
E il labbro, già solo, si morde,
Evocandoti ora, tra un pugno di cose non dette
Ed altre, che mai si diranno ...
Perché ogni parola è vana,
Per chi sa già tutto,
Su ciò che non c’è da sapere.
Meglio un bacio,
E sognarlo,
Per sempre ...
Sopra ogni parola,
Per sempre.



C H I O M E


Ti ho adorato non visto
Tra complici silenzi,
Compensando i miei vuoti e le tue paure,
Adagiandomi su una tua vergogna;
E qualche volta entrambi abbiamo
Deformato il tempo.
Capelli spettinati,
Si agitano pensieri,
Qualcuno cade ..
E’ già dimenticato,
Altri crescono ..
Inaspettati e tanti.
Capelli tuoi di ieri,
Nella cornice mia di mani,
Ad occhi chiusi Io a respirarci dentro.
Capelli miei stupiti,
Navigati da artigli
Nell’intimo del morso più ardente .
Sogno capelli tuoi,
Liberi e fieri nel tuo dormir leggero;
Mentre li tocco cauto
Ne possiedo il mistero.
Sogno capelli tuoi cabrar nel vento
Per giorni ed istanti
Fin giungermi adesso
A frustar pietrificato il volto,
In un tempo altrettanto fermo
Del non averti accanto.