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Mediaset e i bambini
Post n°26 pubblicato il 25 Giugno 2008 da rainal4
Un altro discorso andrebbe fatto sull'infanzia. Sulla tutela dei minori davanti alla tv esiste una legislazione e un codice di autoregolamentazione. Ma io penso ai pomeriggi dei ragazzini che guardano i cartoni giapponesi con l'interruzione ossessiva di spot ad alto volume e particolarmente squallidi (quelli per l'infanzia più degli altri). E anche a proposito di pubblicità, mediaset ha il bollino rosso per i programmi a rischio, ma perché non introdurre un bollino anche per la pubblicità? Ce ne sono alcune che, in particolare per l'infanzia, cioè per coscienze in formazione, sono particolarmente devastanti: penso a slogan ideologici (life is now, il presentocentrismo eretto a sistema), ma anche ad altri vagamente razzisti (belli fuori, puliti dentro) o alle pubblicità delle merendine kinder, deleterie per la consapevolezza del ruolo genitoriale paterno nel bambino (un'analisi la trovate qui http://w3.uniroma1.it/tvfamiglia/spot/kinderbrioss.htm). Anche i cartoni che vengono piazzati tra uno spot e l'altro non sono gli stessi di una volta. Dragonball è diverso da mazinga, nel febbraio di quest'anno è rientrato in una lista nera di programmi stilata dal comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione di cui vi parlavo. Il motivo era una presenza eccessiva di omicidi e autocompiacimento per la violenza: insomma la versione a cartoni di Rambo. Poi ci sono i Simpson e i Griffin. Io i Griffin li adoro, è uno di quei casi in cui il tarocco è molto meglio dell'originale. Ma cavolo, certo che sono fatti in modo da essere apprezzati soprattutto da un pubblico adulto. Non mi riferisco alle allusioni sessuali che quelle i bambini le trovano anche per strada, sui cartelloni pubblicitari. E neanche alle parolacce, che quelle le sentono in famiglia. Mi riferisco alle numerose citazioni, pervase di ironia, della cultura popolare americana, che noi stentiamo a capire, e ai bambini sono completamente precluse. E poi il ricorso all'ironia: l'ironia è adatta ai bambini? Quanto ai programmi della rete, in passato forse si preoccupavano di intervallare cartoni e spot con intermezzi che portavano un pò di umanità (mi ricordo la trasmissione col pupazzo uan, Bonolis e la Blanchard) ma erano al massimo una foglia di fico. Oggi anche quelli sono spariti e tanti bambini guardano Striscia (solo al pensiero mi vengono i brividi, se c'è un programma su cui bisognerebbe mettere un bollino rosso è proprio Striscia). Cmq per dire che mediaset di sicuro non brilla in quanto a tutela dei bambini, vi ricordo che il 20 novembre 2006 mediaset fu multata da agcom per violazione delle norme in materia di tutela dei minori. Un mese prima il "premier" aveva pronunciato la storica frase sui figli degli operai che non sono come il figlio del professionista. Insomma caro operaio, tuo figlio non sarà mai come mio figlio, anche perché mio figlio non guarda la tv e fa un collegio esclusivo, il tuo invece guarda i programmi che dico io, compra le merende e i giocattoli che dico io, studia in una scuola pubblica diretta da una ministra che ho scelto io, a cui il mio ministro dell'economia ha tagliato i fondi e il mio ministro della pubblica amministrazione ha tagliato le cattedre. E tu ciucciati il calzino. Per concludere, proprio stasera ho seguito una trasmissione su telepace (il nome della
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