Mediasetfree

Cerchiamo di analizzare il caso delle impronte ai bambini rom nella particolare ottica dell'azienda mediaset. Come avrete capito, l'obiettivo del mio sito è di mostrare come Mediaset non sia soltanto un'azienda televisiva commerciale, ma sia legata a filo doppio con un sistema di potere che essa stessa ha contribuito a creare. Chi sta al potere (anche quelli della lega, che da tempo ormai non rappresentano più gli interessi locali) sono stati messi lì dalla propaganda mediaset e quindi agiscono secondo gli interessi di questa azienda. Cerchiamo quindi di capire come vengano visti i bambini rom in ambiente mediaset. Sono poveri, vengono da famiglie con scarso reddito; inoltre stanno spesso in strada, quindi non guardano la tv. Insomma sono dei pessimi consumatori (al contrario il bambino ideale, nella comunicazione pubblicitaria moderna, è quella ragazzina che si fa le foto nuda nei bagni della scuola per poi venderle e comprarsi i vestiti firmati). Non guardando la tv, sono anche poco condizionabili dalla propaganda populistica e potrebbero costituire un serbatoio di malcontento e di voti per l'opposizione. Da qui l'idea di risolvere il problema alla radice: non guardi la tv e mi impedisci di condizionarti? E io ti prendo le impronte digitali, così almeno so chi sei e posso tenerti d'occhio. Non guardi la pubblicità delle merendine e non paghi la tassa occulta della pubblicità? E allora fuori dalle scuole comunali (ordinanza della Moratti contro i figli delle extracomunitari irregolari). Alla fine non serve tanto scandalizzarsi come fa nuovamente FC anche questa settimana: sono le leggi del mercato a richiedere certi sacrifici e voi, catto-populisti con gli occhialetti alla moda, non vi siete venduti da un pezzo al mercato?