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Berlusconi, l'amico di Putin

Dopo la Cecenia, Georgia e Ossezia. Dopo Litivinenko, la Politkovskaja. Su Putin non saprei scrivere molte cose. Appena penso a lui esce una nebulosa, ma ho la sensazione netta che dentro quella nube ci siano cose terrificanti.Era un ufficiale del Kgb, la sua politica nella "nuova" Russia è sempre stata quantomeno spregiudicata.  Ciò non gli ha impedito, in una occasione, di darci dei mafiosi, quando qualche rappresentante politico del nostro paese avanzò dei dubbi sulla moralità dei ceti dirigenti russi. E poi vi ricordate il voltafaccia sulla questione del gas? Eppure Berlusconi non perde occasione per vantarsi della sua amicizia personale con lui, lo chiama in Italia, gli "offre" lo spettacolo del bagaglino e, chissà, anche le grazie di qualche soubrette. Quando una giornalista scoppia a piangere perché gli occhi gelidi dell'ex kgb si sono soffermati un attimo su di lei, Berlusconi, come al solito, non capisce niente, e mima il gesto del mitra. Berlusconi è fatto così, con la sua formazione culturale e politica capisce circa il 2% di quello che accade nel mondo, lui è convinto che i capi di governo siano un'umanità eletta e che tra loro devono essere tutti amici, perché essendo ricchi e potenti, sono simili e nelle grazie di Dio. Spero per lui che possa morire senza svegliarsi mai.