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Avevo promesso di non parlare più della furbetta del grembiulino, la ministra dell'istruzione che   cita Gramsci mentre sta facendo una controriforma fascista della scuola, una che parla di merito e si è presa l'abilitazione professionale col trucco e quando era assessore si è pure fatta sfiduciare per inoperosità.
Avevo promesso, ma la tentazione di tornarci su, per svelare l'ennesimo trucchetto propagandistico è stata troppo forte. Vi avevo già detto come uno degli stratagemmi del governo per pubblicizzare i suoi ministri fosse l'associazione con la simbologia religiosa, per colpire la fascia anziana e più sprovveduta  della popolazione. Vi ricordate Brunetta-Gesù bambino, Larussa-San Martino, la stessa Gelmini-Gesù e Madonna? Bene, l'hanno fatto di nuovo. Se osservate la copertina di Panorama  (settimanale di proprietà della famiglia Berlusconi) oggi in edicola, quella in cui la Gelmini appare con un ridicolo vestito a fiori e il titolo "La maestrina dalla penna rossa" (cazzo che fantasia); se la osservate bene, dicevo, vedrete che in alto c'è il titoletto: "Troppe Madonne che piangono, il Papa dice basta".  Secondo voi è una notizia importante, tale da meritarsi la copertina di un settimanale? ma no, è chiaro che il motivo è quello di far passare, in modo subliminale, l'associazione della Gelmini con il nome "Madonna" (e "miracoli", scritto in rosso). Poi se leggete la frase capite meglio la natura perversa del messaggio: "Troppe madonne che piangono": le madonne che piangono sono quelle false e fanno arrabbiare il Papa: La Gelmini in foto cosa fa? Sorride! Ecco fatta l'associazione: se le madonne che piangono sono   false, la sorridente Gelmini, vandeana candidata a vampirizzare alla lega il bacino elettorale che fu dell'integralista cattolica Pivetti, è la Madonna vera. Non mi credete ancora, pensate che sia un caso? Allora osservate la disposizione del suo corpo: braccia aperte e mani come inchiodate sul pavimento, corpo contorto in una posizione innaturale, che si staglia sul rosso porpora del tappeto: è chiara l'associazione con Cristo in croce e  la sua passione   (il rosso porpora, simile al colore del sangue,  rappresenta la passione di Cristo ed è attributo delle alte gerarchie ecclesiastiche). Cristo è evocato anche dai fiori del vestito (Cristo nella dottrina cristiana è fiore, virgulto della radice di Jesse). 
Chiesa Italiana, svegliati! Questi stanno secolarizzando il paese, stanno diffondendo il culto della personalità  e l'idolatria dei loro politici-mezze calzette, usando a scopo propagandistico  simboli e personaggi religiosi.