Mediasetfree

Lettera a Barbara e Piersilvio

Cara Barbara, caro Piersilvio,

forse non lo sapete, ma vostro padre è stato implicitamente riconosciuto colpevole di corruzione. Certo, solo in primo grado, inoltre lui non può essere processato direttamente. Resta il fatto che una sentenza di un tribunale adombra il sospetto che vostro padre possa aver compiuto un reato gravissimo come la corruzione. Il sospetto, cioè, che sia un delinquente. Mi rendo conto di cosa si deve provare a sentirsi figli di un probabile delinquente. Posso immaginare l'imbarazzo, il senso di vergogna.Vi sentite sporchi, maleodoranti, additati dalla gente. Per questo vi esprimo la mia solidarietà. Non avete avuto una bella infanzia. Tu Piersilvio, dovevi andare a scuola accompagnato dal mafioso Mangano. Poi hai dovuto assistere al fallimento del matrimonio di tua madre con tuo padre. E tu Barbara, hai dovuto vedere umiliata tua madre dalle storie di corna finite sui giornali. Immagino il risentimento che dovete provare. Potete però fare qualcosa per voi stessi, per l'onore del vostro cognome, per il vostro futuro: chiamate subito vostro padre al telefono e ditegli: "Papà, ti prego, fatti processare!".

P.S. Abbiamo perso la Sardegna, ma la sentenza Mills è una grande, grandissima vittoria. Il suo potenziale usurante per l'immagine internazionale del "premier" è incalcolabile. Ghedini e gli altri azzeccagarbugli non sono riusciti a bloccarla anche se le hanno provate tutte (modifica art.190 sull'ammissibilità dei testimoni, tentativi di ricusazione del giudice, ostruzionismo della difesa in tutti i modi possibili e immaginabili).