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Medicina Estetica

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Cellulite e ritenzione idrica

Post n°10 pubblicato il 26 Dicembre 2009 da max1330
 

La cellulite è un accumulo patologico di tessuto adiposo e acqua nel tessuto sottocutaneo che porta ad una deformazione esterna e quindi all’inestetismo tipico di questa patologia.

Questa deformazione patologica è da sempre una caratteristica del corpo femminile: interessante è sottolineare che ciò che si è molto modificato nel corso degli anni, è l’atteggiamento mentale verso la cellulite.

Tra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo, per esempio, le donne floride, prosperose (e quindi ricche di cellulite) erano considerate tra le più attraenti e femminili.

Nella nostra epoca, contrassegnata da una forte attenzione per la linea e per la forma fisica, la cellulite è diventata il nemico numero uno delle donne che, per sconfiggerla, si sottopongono a trattamenti d’ogni tipo, da quelli estetici a quelli chirurgici.

Volendo evitare di arrivare a soluzioni chirurgiche, ma anche ad uno stadio di cellulite quasi irreversibile, bisogna attuare la prevenzione necessaria, che passa attraverso il connubio alimentazione e attività fisica costante. Modificare la propria alimentazione in questa funzione e conservarla per quasi tutta la vita non è facile, ma è inevitabile se si vuol migliorare la propria condizione.

Una cattiva alimentazione, infatti, provoca disturbi come la stipsi (stitichezza), che favorisce la ritenzione idrica e compromettere la circolazione,  tutti elementi che accelerano la comparsa della cellulite.  La cellulite si origina dall’alterazione della struttura sottocutanea (il pannicolo), cioè di quello strato di tessuto ricco di cellule adipose che si trova sotto la pelle.

La modificazione di questo tessuto adiposo, e la conseguente comparsa di cellulite, è il segnale che qualcosa nell’organismo non funziona in modo corretto e che c’è uno stato infiammatorio cronico. Significa che cause esterne (per esempio stress, sedentarietà, problemi ormonali, intossicazioni, cattiva alimentazione) hanno dato il via a una serie di alterazioni del grasso sottocutaneo.

La dieta anticellulite dovrà quindi concentrarsi sull’eliminazione del tessuto adiposo in eccesso e sulla disintossicazione dell’organismo. Alcuni alimenti particolari associati a trattamenti estetici e all’attività fisica andranno invece ad agire sul microcircolo, rivitalizzandolo.

Ecco alcune regole alimentari da considerare e rispettare per determinare, nel tempo, un reale miglioramento della cellulite.

Da evitare: affettati e insaccati, carne grassa, cibi in scatola, salatini, superalcolici, bibite zuccherate e gassate, salse, maionese, burro, cibi fritti, pasticcini e merendine, snack.

Da preferire: frutta fresca, verdura fresca, olio d’oliva crudo, pasta e riso con sughi non pasticciati, pane integrale, funghi, pesce fresco, carne magra, frumenti e cereali, miele, yogurt e latte magro.

Da dosare: sale – meglio evitare i dadi perché contengono molto sale e non permettono di dosarne la quantità – zucchero, caffè.

Se poi la cellulite persiste, occorre prevedere l’aiuto di un valido trattamento anti-cellulite in grado di ridurre le sacche di grasso superficiali che causano l’aspetto anti-estetico della pelle a “buccia d’arancia”.

 

Per informazioni maggiori sulla chirurgia estetica  www.massimovergine.it

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