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- SPESSO, QUANDO PARLO DEL SOLE, MI S'IMPIGLIA NELLA LINGUA UNA GRANDE ROSA ...
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SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 
 

SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

da questo luogo puoi raggiungere la Città-Altra

e in questa vivono

gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’arte

qui s’ideano pure “immagini a-decll age

  parole/versi ex-tra/immagini-pure” E-schegge di

V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

di Poesia-ImmaGine...

...di Immagine-PoesiArt-pur...

DA

è  nel

BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 

MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

da questo luogo puoi raggiungere la Città-Altra

e in questa vivono

gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’arte

qui s’ideano pure “immagini a-decll age

  parole/versi ex-tra/immagini-pure” E-schegge di

V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

di Poesia-ImmaGine...

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è  nel

BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 

CittàMuseo-MuseoCITTA'-MuseoPuroCittà

Vittorio Del Piano  (nella foto a destra), mentre introduce la presentazione della personale: "I protagonisti dell'avanguardia"del "poeta-visivo" Eugenio Miccini e del  ciclo di mostre per l'inaugurazione della prima " stagione" del suo "Centro d'Arte  Sperimentale d'Avanguardia .0 " - ideato/fondato, realizzato (1971/'73) - e diretto, per oltre un decennio. Con i cui lavori (pubblicazioni, studi, opere d’arte d’avanguardia, serigrafia), ha partecipato e contribuito alla trasformazione della fruizione   pura dell'arte. Con originale impegno d’artista e di docente nella AA.BB.AA. per lo studio delle immagini dei mass-media, come della critica d'arte e della comunicazione con l’arte. Suo è il “Manifesto” dell’Arte-Pura (1), e per una più attuale visione della purezza delle arti (della "CittàMuseo MuseoCITTA'Museo Puro") nel "caos"  artistico, della "natura urbana" della "città" del mondo contemporaneo.

(1)-Vittorio Del Piano, "Manifesto dell'Arte-Pura e Programma Progetto di Mediterranea", copyright  1986 - by videoartesperimentale  -Taranto/Nizza.

 

SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

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Vittorio Del Piano  (nella foto a destra), mentre introduce la presentazione della personale: "I protagonisti dell'avanguardia"del "poeta-visivo" Eugenio Miccini e del  ciclo di mostre per l'inaugurazione della prima " stagione" del suo "Centro d'Arte  Sperimentale d'Avanguardia .0 " - ideato/fondato, realizzato (1971/'73) - e diretto, per oltre un decennio. Con i cui lavori (pubblicazioni, studi, opere d’arte d’avanguardia, serigrafia), ha partecipato e contribuito alla trasformazione della fruizione   pura dell'arte. Con originale impegno d’artista e di docente nella AA.BB.AA. per lo studio delle immagini dei mass-media, come della critica d'arte e della comunicazione con l’arte. Suo è il “Manifesto” dell’Arte-Pura (1), e per una più attuale visione della purezza delle arti (della "CittàMuseo MuseoCITTA'Museo Puro") nel "caos"  artistico, della "natura urbana" della "città" del mondo contemporaneo.

(1)-Vittorio Del Piano, "Manifesto dell'Arte-Pura e Programma Progetto di Mediterranea", copyright  1986 - by videoartesperimentale  -Taranto/Nizza.

 

CittàMuseo-MuseoCITTA'-MuseoPuroCittà

Vittorio Del Piano  (nella foto a destra), mentre introduce la presentazione della personale: "I protagonisti dell'avanguardia"del "poeta-visivo" Eugenio Miccini e del  ciclo di mostre per l'inaugurazione della prima " stagione" del suo "Centro d'Arte  Sperimentale d'Avanguardia .0 " - ideato/fondato, realizzato (1971/'73) - e diretto, per oltre un decennio. Con i cui lavori (pubblicazioni, studi, opere d’arte d’avanguardia, serigrafia), ha partecipato e contribuito alla trasformazione della fruizione   pura dell'arte. Con originale impegno d’artista e di docente nella AA.BB.AA. per lo studio delle immagini dei mass-media, come della critica d'arte e della comunicazione con l’arte. Suo è il “Manifesto” dell’Arte-Pura (1), e per una più attuale visione della purezza delle arti (della "CittàMuseo MuseoCITTA'Museo Puro") nel "caos"  artistico, della "natura urbana" della "città" del mondo contemporaneo.

(1)-Vittorio Del Piano, "Manifesto dell'Arte-Pura e Programma Progetto di Mediterranea", copyright  1986 - by videoartesperimentale  -Taranto/Nizza.

 

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Vittorio Del Piano 

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il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

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In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

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MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

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V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

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DA

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BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 
Creato da: mediterranea.atelier il 02/06/2007
MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA dove la vita è “concetto-estetico” Purodove la vita è “concetto-estetico” Puro dove la vita è “concetto-estetico” Puro da questo luogo puoi raggiungere la “Città-Altra”e in questa vivono e in questa vivono gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’artequi s’ideano pure “immagini e parole pure à-deccllage-autre” “parole/versi extra/immagini-pure Visioniche” E-schegge di V-e-r-s-i-/-i m m a g i n i-/-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura di “Poesia-Immagine...di Immagine-PoesiArt-pur...nel Blu del Mare dovè alla fonda nella BAIA DEL MARONERO la barca alla fonda peonta a salpare non appena Zefiro è propizio a gonfiar le vele e il Marinaio è pronto a sciogliere le gomene per navigare oltre ogni linite dei limiti assloluti - dall'<<ASILO-ESILIO >> di MediteraneArtePura/Atelier di VITTORIO DEL PIANO ( PIERRE RESTANY - è nell'immagine in alto a sinistra )

 

 
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Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 24 Luglio 2007 da mediterranea.atelier
Foto di mediterranea.atelier

A PROPOSITO DELLA 52^ BIENNALE DI VENEZIA 2007

E COME PUO’ FARE UN GIOVANE DI TALENTO DELLA PERIFERIA O DEL SUD AD AVVIARSI ALL'ATTIVITA' ARTISTICA?

Vittorio Del Piano Arte per arte Per chi? 

Essere e fare l'artista quasi nessuno lo sa - se non lo è - è molto più difficile fare l’attività artistica di qualità pura nel sud, dove c’è una potenzialità speciale ma, fare la professione artistica oggi in Italia è deprimente per un giovane talento e per tutti quelli, che non lo sono più ormai già da tempo. Occorre capire bene queste realtà per poterle eliminare e vanno seriamente studiate, analizzate e risolte, altrimenti addio "creatività futura" dell’"Arte-Pura" mortificata...o morente sul nascere. Far spegnere la gioia ideativa dell'arte pura s’impedisce la crescita della sensibilità, l'anima s’inari-disce e finisce l'uomo. Occorre fare di tutto per dare uno impulso giusto ma, occorre bloccare le stortu-re ed rimuovere questo stato di cose. E cosa si deve fare? Per farlo occorre saperlo o scoprirlo… Basta fare anche un’indagine sulle pagine dei quotidiani locali (o nazionali), leggere bene le “recensioni”, chi le scrive e su quali artisti? Di quali gallerie si scrive (si, sono sempre le stesse…E’ mortificante leggere sempre gli stessi nomi con le citazioni delle gallerie-boutique! – locali – sparsi come “salumerie”), quali titoli e autori si pubblicizzano tra le righe, quali nomi di artisti, quali mostre si recensiscono “positivamente” e capire perchè altre si “rottamano”? Di quali correnti artistiche originali e di che tipo di poetiche scrivono questi “critici” (si autodefiniscono “storici dell’arte”!...). Molti non hanno mai proposto uno studio su di un autore, non hanno mai fatto proposte di ricerche e mai danno notizie originate da studi e scoperte proprie. Le volte, che hanno fatto delle proposte, sono risultate falli-mentari culturalmente,economicamente e artisticamente. Nelle pubblicazioni e negli “articoli” si leggono solo parole vuote e ridondanti, stilate per far da “specchietto per le allodole” e attirare “a pagamento clienti pittorastri” anziché sceverare delle proprie tesi e sane opinioni estetiche. Quando l’artista non è di quel “loro giro”scrivono solo “sentenze”. Molti altri usano un frasario fatto di espressioni pure nate in menti altrui contrabbandandole come proprie con tanti ecc.,ecc. alla fine delle frasi – è anche un fatto di mestiere – e quando perdono il “filo critico”, o rispolverano e riscrivono vec-chie cose o “s’ispirano” agli articoli – scritti da altri – sulla stampa nazionale di “ieri l’altro” su le mostre più importanti, che fanno testo in quanto gli autori sono autori bravi studiosi e storici riconosciuti. Mentre questi “criticoli-giornalistici-pompisti”, per dover mascherare la loro miserissima ignoranza, fanno dei “riassumè” presi dai testi scolastici di storia dell’arte , come se fosse “farina storico-criticica” del proprio sacco (e anche loro scrivono così…su Caravaggio di qua, su Piero della Francesca di là, su Tiziano a Napoli, su Mantengna a Mantova, su Annibale Carracci al Museo di Bologna, su Warhol a Milano, e poi su cataloghi – a pagamento – di testi ne fanno lunghissimi, di metri e di metri, complicatissimi, per non dire nulla concettualmente, e privi di alcun valore estetico!). In una qualsiasi esposizione artistica locale o giù di lì, seria o meno seria, tutta la sconcezza emerge chiaramente, quando si “leggono” nominativi sconosciuti (controllando l’albero genealogico si scoprono artisti parenti, amici di famiglia, notabili pittori della domenica…e così via), e inesistenti sulla scena artistica vera. Sulla pagina del giorno pubblicano le note relative di costoro con la precisa scelta tempistica “da furbastro scribacchino mestierante”. Le stesse note su questi mass-media (nelle pagine della rubrica “cultura e mostre”…), vengono pubbli-cate …dai colleghi di “altre redazioni amiche…”, sembra essere una vera associazio-ne a …“falsare la verità” – l’informazione vera è da farsi per etica professionale o per senso del dovere dell’informazione? – la verità viene frammentata e quella sulle idee nuove e valide sull’arte viene sottaciuta, elusa e disattesa (l’immagine dell'arte pura viene appannata dalla complicità della disinformazione estremamente negativa). Gli “autori pompisti”, sanno bene come la maggioranza delle persone (non addetti ai lavori) non ha la possibilità e il tempo di andar per mostre – quasi tutte…poi sono allestite in poche regioni lontane! – e di comprare il catalogo dal costo minimo di 45 70 euro (?). I “critici pompisti ci” , invece, ci vanno, ospitati e ricompensati in vari modi (!). A proposito della Biennale. Si è visto e sentito all’inaugurazione: non c'è nessun’opportunità (o quasi) valida, per i giovani artisti o ricercatori in erba, in questa 52/a edizione della “Nuova Biennale 2007”. E’ una delle edizioni già da ora tra le più “chiacchierate” precisamen la più “ciabattata” della recente storia. Avrà un tracollo per le precise critiche? Affonderà nella “grigia Laguna” delle disapprovazioni?. Gli addetti ai lavori come A.B.O. ed altri (…e pur questi non sono i soliti critici chiacchieroni o astiosi come alcuni nuovi, nuovi, ancora con i vecchi piedi nell’Università per poter campà…), hanno salvato solo qualche modestissimo pezzetto dell’attuale esposizione veneziana veramente “lacunare” poco “rivelatrice” d’arte. Per la prima volta siamo d’accordo con il grande critico salerinitano , anche se il “Ferrarese” Assessore alla cultura Milanese, ha le sue ragioni per non essere d’accordo? – Ma, sono cavoli loro. Un giovane laureato, bravo e preparato, o un valido candido ricercatore, ha difficoltà insormontabili da superare nel sud. L'artista in erba, neanche riuscendo ad esprimersi onestamente ad una decina di Biennali Veneziane può inserirsi nel “giro dell'arte”, neanche in seguito ai suoi specifici studi (è triste dirlo!), dopo le sue ricerche, gli studi , che s'infrangono sul muro dei vari concorsi per aspirare ad un “premio”, ad un posto in una galleria, in un museo del “Mibac”, ad una docenza nelle varie facoltà universitarie del MIUR/Afam. Qualche proposta… Come si fa ad essere fiducioso nell’oggi e nel domani con questi “chiari di luna”? Il collezionismo chi lo incensa? Dove si forma? Da chi s’informa? Chi soffia notizie di prima mano agli sponsor? Ai galleristi salumieri ? Invece a quelli veri chi le passa? I mercanti (dai mille precedenti mestieri…), approdati poi alle televendite, da dove si forniscono di “pitture” e opere varie in esclusiva? Questi altri da chi sono informati? Quelle, sono le stesse proposte, che poi restano chiuse nei cassetti comunali degli ad-detti vari fidati informatori degli “Assessori alla cultura”?, Ancor di più, perchè gli "Eventi Collaterali" di qualità (non quelli messi in discussione anche qui) non sono presentati anche in regioni? Magari secondo un calendario flessibile con un serio protocollo operativo (razionalizzando la spesa di concerto con l’ente regionale e/o comunale?). Far evitare alle regioni la promozione di costose mostre a mò di minestre riscaldate, scopiazzate & imballate da una “curatrice artistica ammanigliata ai vip” (con la complicità pericolosa un critico di grido, che si “presta” a fare anche il gran “direttore scientifico triennale” vista la disponibilità di qualche troika di segretarie locali/artistiche super “curriculate” e un pò toste. Dare carattere scientifico “ di mas-sa” agli “eventi” vuol dire fare mostre in vari “Castelli Federiciani" d’inverno con tanti sperperi e con una “cinquina” di artisti? Programmati con buoni rapporti e “trat-ative private” tra “Ente pubblico e critico VIP” (tramite una qualche curatrice uscita da “un cilindro”), sostenuto sulla stampa locale amica (della ex 3^ pagina) e dalla famiglia delle corrispondenti giornaliste ? Per giunta con incarico triennale invernale (lo scrivono…) ma, con quali somme perché non lo dicono per iscritto? Dov’è la trasparenza degli “atti”? E le risposte non date alle spiegazioni richieste, fatte pubbli-care dai cittadini (?), oppure è più trasparente: invitare apertamente con un bando propagandato per tempo almeno tre mesi prima ( un 90gg.), dove ognuno può concor-rere con titoli specifici e riconosciuti. Insomma. con regole uguali per tutti, con la minor spesa possibile preventivata e non più modificabile.? E’ possibile far qualcosa anche di meglio in questo Paese per l’arte? Oppure Milano, Venezia, Bologna, Roma, Napoli, Bari…, non battono la Bandiera Tricolore Italiana? E' utopistico pensare di far gestire (anche queste iniziative culturali artistiche espositi ve locali “regionali”, “comunali razionalizzandole e combinandole con le “Biennali”, le “Triennali”, le “Quadriennali”), con i vari “Eventi” coordinati e curati, da addetti ai lavori di provata professionalità con titoli artistici e di studio e meriti scientifici reali (non con le false medaglie di cartone). Mettendo in prima fila quelli rilasciati dalle uniche istituzioni abilitate e previste dalla Carta Costituzionale Italiana: le AA. BB. AA. MIUR/Afam., e le facoltà universitarie umanistiche, individuandole tra quelle più operative per la qualità e l’originalità della ricerca. Dicasi così anche per quelle altre varie Accademie parificate legalmente riconosciute dal MIUR. L'Istituzione dell’antica Biennale Veneziana, è stata trasformata con un decreto legislativo in una poco pubblicizzata “Fondazione La Biennale Di Venezia” e dell’avvenimento (prima del 2004), perchè è venuta amancare un’aperta discussione? Con l’adeguata 'informazione? Si domanda: La Biennale è veneziana (?), è italiana (?), è veramente internazionale (?), è “pensante” (?), è una vetrina pubblica finanziata anche con il denaro dello Stato (?), “sente” le grida delle tante proteste e proposte (tutte restate “lettera morta”(!), che sono fatte da anni (?). Una Comunic/Azione…Pura Allora perché – dopo ben più di 52 anni suonati – non farla – caro Ministro alla Cultura (e carissimo Presidente Croff e caro direttore “americano”) – a porte aperte per tutti gli artisti? Perchè non fare un Grandissimo Laboratorio d'Arte dell'intero pianeta? Con una squadra giovane di artisti, curatori, autori, critici, studiosi e dar loro “carte blanche” (con un conto spese uguale per tutti), e tanti idonei e capaci “esperti” per esaminare tutto questo "potenziale" ideativo e le “esplosioni” delle "Rivel/Azioni" dei talenti artistici puri si “scoprirebbero edogenamente” sotto gli occhi di tutti? Razionalizzare i vari contributi statali, investendoli per poi recuperarli. Quanti vanno veramente investiti e quanti devono essere “necessariamente” spesi con progranni flessibili? Mi pare abbia molta “serenissima e santa ragione” il Sindaco di Venezia, il prof. Cacciari (magari diventasse il futuro Primo Ministro del nostro Governo Italiano). Mi pare giusto la sua metafora del “tirar fuori la pistola” per non farsi scippare dai romani i fondi destinati ai veneziani. Mi pare giusta, inoltre, contro lo sperpero e l’abuso come spesso accade ma, quei giornali che praticano la “Congiura del silenzio” non devono essere censurati dall’Ordine dei Giornalisti per la mancata informazione? Oppure per conflitto d’interessi (?). Basta esaminarne i loro articoli (!), comparare i nomi, le date, le mostre, con le altre testate locali e nazionali… perché "l'Ordine" non si adopera? Come controlla il “Mibac” – nella 52/a Biennale Veneziana la sua azione? – le spese fatte dalle attività "Eventi collaterali non ufficiali”? Per quelle nemmeno previste (non autorizzate!) nel calendario-programma presentato nella prima “Conferenza” in fotocopie scopiazzate, consegnate all’Ufficio Stampa e ai galleristi durante la pre-sentazione registrata e pubblica, alla presenza delle autorità ufficiali e del Governo. O basta solo farsi "sponsorizzare" (mascherando la pubblicità “invisibile” – occulta –?) Il fisco, i garanti della informazione non vedono? Come sono regolati gli inviti? Lo vogliamo scrivere? Il direttore “cri-tico” & “artista”, ecc. “l’Americano R. S... – (il nostro pulcinella diceva: “non si possono servire due padroni”) – nominato a dirigere l’attuale “Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea” dal veneziano Presidente della “Fondazione La Biennale di Venezia”, a quale mulino porterà l’acqua?... (Quanto tempo "ruba" alla sua attività di critico? Quanto tempo "regala" alla sua attività d’artista? E quanto ne sottrae alla Direzione della “Yale school” e al “Filadelphia art museum (?), io so che in quel suo museo americano rubano le “carte” con gli “autografi” di Yves Klein (!), e senza pistole alla mano e incappucciati come hanno fatto domenica, purtroppo, al vecchio Museo “de Beaux-Arts”di Nizza. Da chi sono coordinati gli sponsor della 52/a Biennale d’arte e tutto il gruppo degli "sponsor tecnici"? Per gli inviti degli altri addetti ai lavori con quale criterio artistico-critico è fatta la lista? Chi n’è il vero responsabile? Inoltre i vari “Critici IN…elenco”, tra gli invitati accreditati, perché hanno (loro si!) rimborsi flessibili e non vanno (pare certo) mai controllati e protocollati e registrati insieme ad altri che ne avrebbero diritto per motivi di studio o per studi specifici effet-tuati? I "disegni di legge", i "decreti legisla-tivi" non possono prevedere anche diritti a favore dei poveri giovani artisti in gamba? Senza far finta di non capire? <>, titola l'arti colo di Giorgia Vallese, nella "Guida Ragionata" a sua cura (Allegato Arte, n. 407, luglio 2007 - Editoriale Giorgio Mondadori), e "guida alla mano" non spende molte parole, ma, la capia-mo), sul quantum del budget su le qualità artistiche, critiche, culturali del "Direttore americano", dei tre assistenti che lo aiutano (!)", di quant’è il loro contratto? Quanto hanno dato all'arte e quanto prendono dall'arte? Ma, fa emergere bene l'operazione disgustosa...urlata e amplificata - priva dieleganza - al microfono dal "4° premio...della Giovane Arte Italiana " (assegnazione e partecipazione non convincente) e in quel Padiglione Italiano emerge dell'altro di gran sch.... in questo Padiglione italiano (facciamo un bel convegno aperto a tutti a entro ottobre con un bel O.d.G. dal tema: "Meditazione, impegno ,eros politica. L'arte chi la sa fa, la fa e la può “comunicà” dalla Città, alla Città?") Con i vari partecipanti, mercanti, galleriste, giornaliste, curatrici, imbavagliati? E con carta bianca a tutti gli altri addetti ai lavori. Nel frattempo ci vorrebbero le visite, dei bravi Ispettori Tributari e sareb-bero utili all’arte italiana e alla Agenzia delle Entra-te, in tante di queste “gallerie-boutique” per po-ter scoperchiare varie “pignate” piene di fatture e forse anche registri fasulli con solo pochi incassi reali (in bianco e nero) e spese di rappresentanza e (forse?) per varie consulenze “come esperti” dalle Regioni e da altri Enti retti anche con il contributo del denaro pubblico? Manca la legalità del con-trollo dei bilanci (pur se depositati in tribunale, da quando ne fanno due diversi? E' certo “uno" nella 24 ore segreta e "uno" nel cassetto dell’Ufficio), com'è pur certo – ormai la cosa è pubblica, il debito è di “900,1 Milioni d’Euro” – sia stato fatto in questa nostra povera Città, che prima era conosciuta come la “Città dei due Mari” e d’ora in poi (in questa triste epoca di eccessi), passerà alla storia come la”Città dei due Bilanci e dei due Mari” dell'Italia del Sud e dell’ex famosa “questione meridio-nale” mai risolta dalla politica e dalla organica “burocrazia pubblica” sempre più abile e radicata come la “gramigna” nei “palazzi” e “fuori”(?). La puntigliosità dei “riforma-tori” per correggere le antiche e nuove storture dove si applica? Siamo al-l’altezza per far delle rifor-me culturali reali senza scomodare americani e dirigenti d’azienda della “forza” di Davide (?), credo di si. Basterebbe recuperare il denaro pubblico e le spese (anche dei gettoni dei C.d.A.) degli Enti (parassiti), che La Corte Dei Conti ancora non riesce ad eliminare gli “Enti inutili” – clientelari – ne restano ancora ben 101 (Centouno), che bruciano (!) del denaro pubblico, che danno? Questa Fon-dazione della Biennale di Venezia, ormai in partenza è già sulla strada per essere una fondazio-ne rivoluzionaria “Inutile all’arte” e “Utile a tesaurizzarla” e per chi? Mi voglio augurare, che si possa arrivare a fare operazioni più qualitative, che quan-titative, per far "Sentire l’arte con il cuore e con la mente” e non per “Pensare con i sensi della globalizzazione estetica" , che è "figlia della globalizzazione economica" ricevendo i tanti vari sponsor, interessati a pubblicizzare il proprio nome invece di finanziare realmente i giovani artisti e i progetti dei ricercatori delle varie AA. BB. AA. e delle Facoltà Universitarie Italiane. Ora, occorre evitare quelle iniziative mol-to strane e incre-dibili per l’intelligenza e la sensibilità non solo artistica. Cito una per tutte, questa delle “Attività collaterali” astrusa. Descrivibile solo come anacronistica – e non sarebbe ironia critica alla napo-letana, con Salvatore Di Giacomo per definir-la come una delle più enormi “stronzate?” di questa “52/a Biennale Lagunare…”. Immaginate, per oltre tre mesi “100 Conferenze per 100 giorni”…, su di un fatto anacronistico più pubblicitario privè, che artistico?” Delle gigantesche C…e (!), covate sotto la testolina (?) della baronessa (vedova) soprannominata nel l’ambiente: “La Baronessa delle 3-D. (D.D.D)”. Nominata persino Cavaliere (sul campo della cultura - sic!), dall’ex Presidente della Repubblica C. A. Ciampi. Per quali meriti precisi culturali “reali” ? (è un po’ come le “Lauree Ho-noris Causa” date da certi rettori “post moderni” di Università di fama (affamate di pubblicità gratuita) farebbe-ro bene i Ministri a nominare degli ispettori del MIUR e anche tributari – io un paio d’ispettori l’invierei subito – per far luce e porre termine a codeste “sciagurate ceri-monie fasulle” certamente anche a pagamento? Pare, che il neo laureato pilota moto-ciclista debba miliardi al fisco per evasione fiscale ?). PER CHI? Quando invece ci sono studiosi, bravissimi – invecchiati sui libri, nei loro santi studi e laboratori d’artista, spesso senza nessuno, alcuni pure ammalati e altri abbandonati dai “mercanti-galleristi "caimani dell’arte” – “Artisti veri”, protagonisti originali del-la cultura artistica, che ven-gono perduti nel grigio dimenticatoio dell’oblio più triste. A queste nobili signore (mano-vriere esperte e rauche salottiere e per giunta o per mo da si dichiarano politicamente anarchiche, però disertano da anni le “Elezioni politi-che ecc.”, e non esprimono mai nessun voto. Sono gli assenteisti dell’impegno civico; altro che per meriti artistici, revocherei il loro titolo di “Cavaliere” (e pur questo è in-flazionato al pari del titolo di laurea honoris causa). Quel nostro grande imperatore intellettuale, Federico II di Svevia, fondando quella prima Università a Napoli (oggi porta il suo nome), come poteva prevedere questo sistema molto criti-cabile? Domando a chi spetta: in un Paese civile (com’è il nostro) l’impunità sulle cose cul-culturali deve con-tinuare a regnare sovrana ancora senza porre rimedio alcuno. Lo sanno anche le pietre, queste sono operazioni “montate” per far “apparire” sotto la sigla e il timbro della “Biennale” quattro poveri infelici ignoranti “peudo “pittorastri" della domenica (accidiosi) nemmeno idonei a far una “o” con un bicchiere; nemmeno ciabattari operatori del Kitsch alimentatori confusionari di cose inganne-voli “cariate dal Kitsch”, con la complicità di mezz’imbusti pompisti “criticiastri indipendenti” (impiegati statali a mezzoservizio) e da analfabeti “giornalisti-critici-stici” di un quo-tidiano della “controra del giorno” è definibile più che del “Giorno dellaivetta” della “ Sera del merluzzo melota” (specie non rara nel nostro territorio, che prende il nome dal“ Mar Jonio”) In combutta con l’onnipresente gran criticone con tanti pregiudizi di linguaggio – dalla recensione facile, facile, non più nuova, nuova, anzi dalla critica ingannevole e vecchiotta, stile: “fumoso elegante” grigio.debole (politicamente ex Martelliano…), com’è conosciuto nell’ambiente dell’avanguardia emiliana << invece è un gran cacchione critico il furba-stro prof.“R.B.”>>, che si crede un genio al pari di Gugliermo Marconi,,,(sic!) – dell’Università Bolognese, quella che ha “laureato” il cam-pione motociclista oggi inseguito e denunciato dal fisco per la colossale evasio ne fiscale miliardaria. Mascherata in Inghilterra? E’ lecito chiedere spiegazioni... …a chi spetta? E ancora – si osserva – e si chiede: si può fare una Biennale Interna-zionale d’Arte Ve-neziana (con un più rappresentativo gruppo – o comitato – di cate-gorie artistiche uffi-ciali?). Purtroppo questa 52/a dizione 2007, con l’attuale fronte (nemmeno) tiepido di artisti sparpagliati nei “Giardini” con tante foto e video ovun-que sparsi e con “poco puro buon gusto” in questa Italia estiva arroventata dagli in-cendi criminali e distrut-tori di tanto Paesaggio naturale e di tante specie di fauna, che solo a pensar la triste fine fatta dalle bestiole nel fuoco, rabbrividisce il “core” anche a chi lo ha di pietra! E nessun “artista biennalista” o gallerista ha dato un segno di solidarietà pura, do sta la sensibilità? Come si può far dell’arte nel mord e nel sud se non si ha coraggio, è incredibile dirlo? Ci vuole in ogni modo più coraggio a vive-re in Italia, che ad emigrare, ad espatriare, per trovare soddisfazioni in un lavoro molto difficile ovunque uno lo svolga da artista, da poeta... (in “Esilio-Asilo”). La "Fondazione Agnelli" (va sostenuta), approfondisca con altre brave ricercatrici, affi-ancate da giovani delle AA. BB, AA. BB. AA., ampliasse i fondi per le borse di stu-dio da assegnare all’Archeologia Classica e per promuovere quella Industriale (onde rivederne le tecniche per altri utili brevetti), all'Arte Contemporanea e all’Arte Spe- rimentale (e oltre ad "Attingere denaro" dai Vari Ministeri e sponsor lo attinga anche dalle varie Associazioni degli Industriali – l’efficiente e attivo Presidente (Fiat) e del-l’Assindustria Cordero di Montezemolo e il neo Presidente della Fondazione della riformata Biennale (fatta in “camera caritatis”) promuova anche la “cultura” per gli artisti, i designer, gli ingegneri e anche degli architetti-artisti oltre che quella della Ferrari. Cancelli con dei corsi di aggiornamento la mediocrità dell’ignoranza impren-ditoriale-commerciale di certi industrialotti (più arricchiti che validamente istruiti). Costoro dall‘antica e storica Olivetti vicinissima all’arte, poco hanno appreso? Magari promuova un efficiente “Convegno/Forum” di un buon livello internazionale affidando la gestione ad un “comitato” di giovani studiosi e intellettuali e validi do-centi-artisti, a bravi giovani ingegneri ed economisti e bravi giornalisti intelligenti per avere proposte fattibili ed applicarne le soluzioni pure, studiate, snelle, efficaci, ope-, rative flessibili, sviscerabili per la ricerca e la cultura artistica, poetica e sproni i valen ti giovani industriali a finanziare progetti per rinnovare l’immagine, le “strutture” e le loro fabbriche, promuovendo grandi progetti anche per nuovi utili brevetti. Questo mio intervento è un appassionato "Cantico Mediterraneo Delle Creature” de-dicato a quelle Artistiche sensibilità pure delle aree dei Mezzogiorni d'Europa e di tutto il Sud del Mondo. Mi dicono, che sono un puro e romantico combattente Sparta no Francescano “comunicatore instancabile” del Concetto dell’Arte-Pura, ma, molti non sanno come costoro costoro sanno, che sono anche il fondatore dell’"Ordine Del Gruppo Degli Ingegneri Del Tempo Libero" e il mio tempo libero lo dedico al volon- tariato sociale, dando una mano al “Gasddej” (Gruppo Autonomo Sud dei Disturbato- ri Estetici Jonici). Sì, è vero, sono il principale animatore perché mi sento rotto, molestato e disturbato dal cattivo gusto – Kitsch – l'ha ben definito in un gran libro: "Il Kitsch, antologia del cattivo gusto, Milano 1967”, uno dei nostri più conosciuti in studiosi d’estetica d’Europa e il più originale tra i critici-operativi di livello interna zionale, Gillo Dorfles, che ho avuto la fortuna d’incontrare e avere vivi contatti in più occasioni indimenticabili qui a Taranto, a Bari e a Milano e tuttora in atto. Purtroppo, mi manca tempo per le oper/Azioni e le pure “comunic/Azioni”, che non vorrei comunicare al vento. Ho molta, santa speranza e tanta sacra pazienza e abbon-dante tenacia spartana*, testarda, con viva e immensa fede nell’Arte Pura e in quella degli artisti "autentici" e in quelle persone ric-chissime di sensibilità mediterranea. Ma, basta un segnale, una semplice comucazione vera dalle persone ricche di spirito per sentirmi “rigenerato” e pronto ad andare oltre il già dato dall’arte, non per fare del’altro (come fanno quei poveri spirito e pieni d’insensibilità acerba e vuoti di ori-ginalità). Intendo confermare,che l’artista autentico con la piena onestà intellettuale lavora, studia, opera per andare oltre… per dare contributi autentici all’arte con la gioia dell’originalità inventiva dell’Arte Pura con la critica poe-tica del vecchio-gio vane poeta, il sempre sorridente Jacques Lepage e i consigli generosi dell’indimenti-cabile Guido Le Noci, con l’illuminante visione estetica della “Natura e Cultura” del Nuovo Realismo con il Natura-lismo Integrale di Pierre Restany, trasfusami nelle tante nostre occasioni d'incontro con delle lunghe, belle, gioiose piccole e profonde conversazioni sempre associate alle intelligentissime disquisizioni artistica anche durante squisiti e ottimi pranzi semplici – della cultura marinara “Mediterranea” – co-ronati da spiritosi brindisi con vino rosé, bianco e lo squisito “spumante” – gustoso alla maniera del classico “champagne” – delle antiche cantine del contado Grottaglie-se comè il “Don Attilio” (della nota cantina “Pruvas”), senza alcun “falso critico” fra i piedi e numerosi artisti intorno e qualche persona di famiglia e amici come Alesan-dro Mendini architetto-artista, mio fratello Tullio il più caro, “Tonino” Cavallo già Sindaco dei migliori, mia figlia Sabrina specialista archeologa (paletnologa), molto attenta anche all’arte dei giorni nostri. E in tante altre volte, nelle nostre lunghe estati a Nizza, anche con il poeta – della poesia pura “Neo-Mediterranea” – Jacques Lepage, tra i più puri e sensibili critici d’arte dall’antico linguaggio poetico dell’Arte Pura del nostro territorio – la Magna Grecia ricchissima terra dei tanti misteriosi miti – gli antichi Segni del Sud, della cultura Mediterranea, artistici, poetici, estetici, comunicativi originali purissimi… - /continua

(Bozza in correzione…                      19/ago)                delpiano.artepura@libero.it

 
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MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

da questo luogo puoi raggiungere la Città-Altra

e in questa vivono

gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’arte

qui s’ideano pure “immagini a-decll age

  parole/versi ex-tra/immagini-pure” E-schegge di

V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

di Poesia-ImmaGine...

...di Immagine-PoesiArt-pur...

DA

è  nel

BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 

CittàMuseo-MuseoCITTA'-MuseoPuroCittà

Vittorio Del Piano  (nella foto a destra), mentre introduce la presentazione della personale: "I protagonisti dell'avanguardia"del "poeta-visivo" Eugenio Miccini e del  ciclo di mostre per l'inaugurazione della prima " stagione" del suo "Centro d'Arte  Sperimentale d'Avanguardia .0 " - ideato/fondato, realizzato (1971/'73) - e diretto, per oltre un decennio. Con i cui lavori (pubblicazioni, studi, opere d’arte d’avanguardia, serigrafia), ha partecipato e contribuito alla trasformazione della fruizione   pura dell'arte. Con originale impegno d’artista e di docente nella AA.BB.AA. per lo studio delle immagini dei mass-media, come della critica d'arte e della comunicazione con l’arte. Suo è il “Manifesto” dell’Arte-Pura (1), e per una più attuale visione della purezza delle arti (della "CittàMuseo MuseoCITTA'Museo Puro") nel "caos"  artistico, della "natura urbana" della "città" del mondo contemporaneo.

(1)-Vittorio Del Piano, "Manifesto dell'Arte-Pura e Programma Progetto di Mediterranea", copyright  1986 - by videoartesperimentale  -Taranto/Nizza.

 

SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

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il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

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 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

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- SPESSO, QUANDO PARLO DEL SOLE, MI S'IMPIGLIA NELLA LINGUA UNA GRANDE ROSA ...
- ...TUTTA ROSSA. EPPURE MI E' IMPOSSIBILE TACERE (O.Elitis))
- PER L’OMAGGIO PURO A GUIDO LE NOCI
- Artw-Pura à-decollage/immagine e parola lacerata -"Laceration outre" DEL PIANO
 

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No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

CittàMuseo-MuseoCITTA'-MuseoPuroCittà

Vittorio Del Piano  (nella foto a destra), mentre introduce la presentazione della personale: "I protagonisti dell'avanguardia"del "poeta-visivo" Eugenio Miccini e del  ciclo di mostre per l'inaugurazione della prima " stagione" del suo "Centro d'Arte  Sperimentale d'Avanguardia .0 " - ideato/fondato, realizzato (1971/'73) - e diretto, per oltre un decennio. Con i cui lavori (pubblicazioni, studi, opere d’arte d’avanguardia, serigrafia), ha partecipato e contribuito alla trasformazione della fruizione   pura dell'arte. Con originale impegno d’artista e di docente nella AA.BB.AA. per lo studio delle immagini dei mass-media, come della critica d'arte e della comunicazione con l’arte. Suo è il “Manifesto” dell’Arte-Pura (1), e per una più attuale visione della purezza delle arti (della "CittàMuseo MuseoCITTA'Museo Puro") nel "caos"  artistico, della "natura urbana" della "città" del mondo contemporaneo.

(1)-Vittorio Del Piano, "Manifesto dell'Arte-Pura e Programma Progetto di Mediterranea", copyright  1986 - by videoartesperimentale  -Taranto/Nizza.

 

MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

da questo luogo puoi raggiungere la Città-Altra

e in questa vivono

gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’arte

qui s’ideano pure “immagini a-decll age

  parole/versi ex-tra/immagini-pure” E-schegge di

V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

di Poesia-ImmaGine...

...di Immagine-PoesiArt-pur...

DA

è  nel

BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 

SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

da questo luogo puoi raggiungere la Città-Altra

e in questa vivono

gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’arte

qui s’ideano pure “immagini a-decll age

  parole/versi ex-tra/immagini-pure” E-schegge di

V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

di Poesia-ImmaGine...

...di Immagine-PoesiArt-pur...

DA

è  nel

BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 

MEDITERRANEA” ( La Città ) DELL' ARTE-PURA

dove la vita è “concetto-estetico Puro

da questo luogo puoi raggiungere la Città-Altra

e in questa vivono

gli “Artisti Spiriti Liberi” dell’arte

qui s’ideano pure “immagini a-decll age

  parole/versi ex-tra/immagini-pure” E-schegge di

V-e-r-s-i-immagini-a-l-f-a-b-e-t-o-Dell'Arte-Pura

di Poesia-ImmaGine...

...di Immagine-PoesiArt-pur...

DA

è  nel

BLeu DeL-mAre

                                                        (by/VDP)

 

SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

SULLA COMUNI/CAZIONE

Vittorio Del Piano 

In principio era…

il Verbo, dice la Sacra Scrittura. Non occorre aver visto “2001: Odissea nello spazio” per restare a pensare che forse in principio fu il “grrr-grrr-grrr”(grugnito) e che lintelligenza – quella umana – per arrivare ad un chiaro, efficiente articolatissimo scambio d’informazioni tra uomo e uomo ha dovuto impiegare migliaia e migliaia di anni (c’è chi insinua che non ci si è arrivati neppure adesso). Poi fu...(dopo la vista, l’olfatto, il gesto, il segno…), la parola, la “parola scrittura-pittura” nelle caverne, il disegnno-scrittura…e l’“immagine” dalla parete al supporto, dal supporto al foglio, l’ “immagine” e la “scrittura” insieme, la pittura, e la miniatura, la poesia, il libro, il giornale, la comunicazione.

 La comunicazione, è via estetica, è via linguistica, è via poetica.

 (continua)

No si può "fare una" conferenza per 100  giorni"...Come non si può "fare" un teschio tempestato di diamanti, per comunicare o per fare arte...E' solo Kitsch.                                                                                                                                                               (VDP)

 

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