Va pensiero...

Priebke, un novantatreenne che ha vissuto la gran parte della sua vita senza pagare per l'orrore che ha fatto e sta molto bene in salute, così bene da scorrazzare in motorino per le strade di Roma, dietro il suo Avvocato, è da anni agli arresti domiciliari per motivi di salute, non può stare in galera, ma può girare con un casco in tesa come un ragazzino su di uno scooter per andare a "lavorare" con il permesso della magistratura.

Ma che strana contraddizione, allora questo criminale nazista che non ha mai mostrato pentimento sta male o no?

E perchè sento tanti che dicono -a 93 anni è giusto che non stia in carcere, non accaniamoci con una persona così avanti negli anni-   in Italia siamo sempre pronti a perdonare chi ha fatto del male al nostro vicino, basta che non abbia toccato noi o i nostri cari, come siamo indulgenti con tali assassini...

E meno male che ci sono state proteste, di figli, nipoti, dei martiri delle fosse ardeatine, che hanno spinto un altro magistrato ad applicare rigidamente i regolamenti per trovare un appiglio per la revoca dei permessi

Ora Priebke non potrà scorrazzare sullo scooter, non potrà "lavorare" per il suo avvocato, se proprio dovessero dargli il permesso di uscire di casa dagli arresti domiciliari, che sia per qualcosa di utile per tutti, come spazzare un marciapiede per esempio, altrimenti la magistratura ci faccia la cortesia di tenerlo perlomeno chiuso in casa, che non riapra, con le sue passeggiate, la ferita mortale di tanti che hanno perso i loro cari.