Penso che la guerra santa ho se preferite le guerre sante di natura fondamentalista con lo scopo della salvaguardia dei valori religiosi escano per paradosso dai veri principi fondamentali di qualsiasi religione che hanno per valori fraternita', uguaglianza,solidarieta', condivisione, dove le religioni stesse coi loro dogmi danno la possibilita' di migliorare la qualita' della vita di ognuno creando un percorso umanitario umanizzante,senso vero delle religioni secondo me.un vandemecum per la ricerca della qualita' nel contesto sociale globale, incluso l'ecosistema.Questa per me e' l'interpretazione giusta se rivolgo uno sguardo alle religioni in genere.Invece le gurre sante nascono da interpretazioni religiose distorte dove strumentalizzazione e plagio di massa conducono al paradosso religioso,dove si pensa che nemmeno la legge di Dio e' stata violata se la guerra risponde all'interesse della religione,dove morire per nobile motivo spalanca il cancello del paradiso e dona il raggiungimento della beatitudine celeste riservato alle anime dei giusti,dove si giustifica la morte di civili innocenti truicidati in nome della religione un atto dovuto un atto di sottomissione a Dio..Sara' possibile ragionare cosi e' come vivere in pieno delirio fuori dal senso di come andrebbero vissute tutte le cose delle quali anche noi facciamo parte,fuori dal senso della vita della coerenza della sua importanza della preziosita' della propia ed altrui vita andando contro i principi della vita stessa quella reale,perche' portati a credere ad un dopo ad un'immortalita' teorica che giustifica tale ignoranza proselica di massa che si pone contro la vita stessa.Un grande errore di valutazione un vero peccato, non religioso,ma perche si sciupa un opportunita'.Dico cio' perche' secondo me la vita e' una e bisogna viverla qui,che tutte le coincidenze naturali che l'hanno costituita ed hanno permesso cio' vadano rispettate vivendo aprezzando nel possibile dei modi al meglio la nostra vita e quella altrui.Pero' siamo ancora arcaici lontano dalla bellezza, quella vera quella che abbiamo ma non vediamo la bellezza di un disegno comune civile condiviso,peccato.
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