Michele

Berlusconi fuori dai

Ladies 'n Gentlemen ve lo dico apertamente: Berlusconi è entrato nella sua fase di rincoglionimento acuto! Non so se avete avuto modo di ammirare gli ultimi cartelloni propagandistici con la sua facciona sorridente da ebete, corredate da invenzioni letterarie di cui nemmeno un Dante o un Manzoni sarebbero stati capaci.... la più bella è questa, e ve la cito perchè merita davvero: "Sempre più italiani al lavoro... e si va avanti".

Berluscaaaaaa!!! Ma dove cazzo li vedi tutti sti italiani al lavoro???!!!! C'è un tasso di disoccupazione da non dormirci la notte, e poi non dimentichiamo che la stragrande maggioranza dei lavoratori vive in una situazione di precariato, condizione non certo ottimale per costruirsi un futuro, un'esistenza libera e dignitosa come vorrebbe la nostra Costituzione. Di sicuro non è una condizione tale da giustificare quel sorrisone da imbecille stampato sul viso del nostro premier!

Non mi meravigliere se a breve Berlusca proponesse una modifica del primo articolo del testo costituzionale, facendo scrivere: "l'Italia è una Repubblica democratica fondata sull'interinale". Eh sì, perchè ormai il lavoro è ad un buon 50% (e mi tengo stretto) precariato.

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli che tra i tanti peccati, tutti in fin dei conti perdonabili, ne ho commesso uno di grande ingenuità per il quale chiedo perdono umilmente: ho votato Berlusconi! Ma Dio mi arda se non me ne sono pentito subito.

Altro cartellone che rasenta la comicità noir: "L'Italia in Europa è più rispettata" o qualcosa del genere... A Silvio, svegliate!!! Stai guidando un gommone convinto di portare una nave! E poi ci hai pensato tu abbondantemente a farci fare all'estero delle indimenticabili figure di merda... per cui se siamo ancora rispettati, seppure visti con compassione, è per merito di tante persone che lustrano la Repubblica col loro operato, con la loro vita o col loro sacrificio (non dimentichiamoci dei Carabinieri morti in Iraq, solo per citarne alcuni), non certo per te... che te ne stai lì sul cartellone a sorridermi come un coione!