Uffa!

Ieri cercavo un argomento..

di cui scrivere ed in effetti non mi  veniva in mente molto anche perchè, forse, essendo in ufficio non avevo la giusta ispirazione nè privacy...ed ecco che dopo ieri sera ho un "nuovo" argomento di cui parlare: IO!

Da quando ho cominciato a lavorare in questa agenzia, 3 anni lo scorso 20 giugno, ho sempre proposto serate a tema e non tra colleghi, magari prima delle festività o prima delle ferie perchè realmente mi faceva piacere consolidare e condividere anche fuori dall'ufficio.

Passando il tempo e forse anche con l'inizio della mia relazione con il mio "boy" questa cosa è andata scemando e quindi sto perdendo molte delle iniziative che avevo in passato per mancanza di stimoli ma anche di più per "spallamento" del lavoro e delle persone in generale. Colleghi e clienti. Non sopporto molto la gente. Mi piace starmene tra me e me, poi ho sempre la battuta nel giorno che mi gira bene ma fondamentalmente mi sento circondata da persone lontane da me, ognuno a suo modo.
So che non regge come spiegazione, in realtà sono io che mi estraneo quando ho 1000 pensieri come in questo periodo della mia  vita. Posso dire di essere un riccio.

Insomma ieri sera avevo proposto una serata in pizzeria ed eravamo in 6, mancavano parecchie persone del team che non erano potute/volute unirsi a noi..ma meglio pochi ma buoni, così si dice no? E davanti a mia madre (avevo portato lei perchè la  volevano conoscere) un mio collega se ne esce: "ma signora come fa a sopportare sua figlia"? O qualcosa del genere....

Ho rosicato! Mi ha dato fastidio perchè poi tutti quanti vorremmo sempre l'accettazione incondizionata da parte di tutti, ma tant'è! Mi sono sentita la bimba ripresa dalla maestra.

Vale il detto "male ma purchè se ne parli"?