IL RE DELLE FORMICHE

Ancora una volta ad aspettare ... il ciclo si ripete in modo macabro per una risposta che non vorresti mai sentire... Non voglio un'altra volta sentire il male che si diffonde in una persona che amo... non voglio vederlo accadere ancora ... spero siano solo paure mal riposte che si fanno strada in un'anima che non le ha sapute seppellire bene. Domani un altro giorno di agonia ... solo una paura ... solo una paura ... mi ripeto, eppure il peso mi schiaccia. Vorrei non dover sembrare ancora così forte, non dover sembrare così invincibile, questa volta non so. Quanti colpi può sopportare uno scudo se il maglio è quello di un gigante. Non adesso ... non ora ... e non perchè non sono ancora pronto, perchè non lo sarò mai ... ma non adesso ... questa volta devo fare un regalo: devo donarmi il regalo più bello che tutti gli altri vorrebbero mi facessi. Aspetta Papà ... lo scrivo qui perchè non ho il coraggio nemmeno di dirlo, come per scaramanzia. So di aver fatto tanto ma non tutto ... ho bisogno di tempo ... Non voglio che il fuoco consumi ancora la bellezza, distorcendola in qualcosa che riesco a malapena a riconoscere ... spero di essere solo ubriaco di paura ... paura di respirare ... spero di buttare via questo peso che mi porto ... di annegarlo dove nessuno possa ritrovarlo ... perchè il peso più grande è nasconderlo a tutti.

Ho smarrito i ricordi in un solo momento... un colpo di spugna ... una raffica di vento ... un cassino che taglia a metà le parole di una lavagna che non so più distinguere.
Vorrei che il viaggio continuasse così come sono adesso: leggero;
Senza la responsabilità di dover ricordare chi sono e cosa ho fatto... senza alcun timore ... senza dubbi ...
Oggi faccio quello che dev'essere fatto a costo di spostare tutto il mare di quello che sono ... e dall'altra parte della stanza il me stesso di ieri mi guarda sapendo che non riuscirò mai a riempirmi le mani abbastanza da poterlo fare ... ma le prospettive ci ingannano, pensiamo di vivere l'infinito, pensiamo di stringere il mondo,
pensiamo di avere il mare dentro, ed invece stiamo vivendo in una bagnarola ... ed ora quello lì non ride più di me perchè adesso vede il tappo tra le mie mani. Possiamo volare, ma possiamo scegliere anche di scendere;
oggi scendo da questa bagnarola vuota, voglio comprare una vasca più grande ed un tappo più sicuro, voglio poterci galleggiare, poi dirò di essere stato naufrago di un infinito amore.

A volte penso che a colorare la vita ci voglia veramente poco... a volte stai lì per mesi e non sai vedere niente ... poi qualcosa si accende, è il momento in cui si viene stimolati e tutto succede inesorabilmente, come quando dai una piccola spinta ad un grande masso dalla cima della montagna. Così mentre ero lì che pensavo è stata spinta la pietra: "verde smeraldo". Si è colorato tutto il mondo e ho dato pennellate improvvise a tutto ciò che vedevo. Il momento più bello della propria immaginazione è la conseguenza che ha sul tuo morale ... stai lì pensi ... verde smeraldo ... e sorridi. Magari in un altro giorno non avrei sorriso, ne forse mi sarebbe importato sapere che tonalità avesse questo colore, ma oggi si! oggi mi importa perchè devo vedere chiaramente al di la di un orizzonte che non posso percorrere. Però mi son detto, un colore che da speranza ... che un po mi appartiene ... e allora tornando a casa ho  cominciato a pensare che con il bordoux e il rosso non sarebbe stato male ... già! il bello di alcuni colori, ho pensato, è che riescono solo a far star bene.

Succede così... all'improvviso ... man mano che riacquisti conoscenza, avverti prima le sensazioni, poi il resto. Così stamattina sentivo il vento, una leggera brezza, direi fresca nonostante il caldo, poi quella leggera umidità e il rumore delle onde. Muovevo le labbra come quando stai masticando il resto dei sogni che hai ingerito e digerito forse troppo in fretta durante la notte. "Che bello" ho pensato "Mi sento bene" poi piano piano ho aperto gli occhi e mi sono accorto che avevo l'orecchio incastrato nel cuscino del divano e il dolce fresco veniva dal condizionatore di casa mia; un leggero stupore poi mi son detto " che bello lo stesso, non mi devo alzare per forza".

Finalmente un po di riposo dopo la settimana passata, finita per me solo domenica ... il rilassamento mi ha trasportato dove volevo andare... avrò sognato del mare, di una bibita fresca, di quel vento che ti viene contro ... forse ero così sereno che l'avrei portato con me da quest'altra parte quel mare ... ma purtroppo ti ci puoi solo perdere dentro, perchè appena trovi l'uscita, sei fuori da tutto quanto. Fuori dal labirinto di emozioni che ti sei creato per ritornare dentro il labirinto in cui vivi, generato dalla folle corsa di chi non ha bisogno di aspettare ... di aspettarti.

Così mi alzo con un mezzo sorriso, quello che dedico alle volte dove non vinco completamente, aggiusto le mie cose ed intanto vorrei aggiustare un po anche me ... non c'è tempo, ne voglia ... non posso permettermi di incollare troppi pezzi, rischierei di vederli cadere tutti insieme, preferisco dire che quello che rimane è l'opera di un artista moderno, una di quelle che non sai perchè sia importante veramente o perchè valga così tanto...o' un qualcosa di scassato che un tempo doveva essere bello ... o un qualcosa di incompleto la cui parte mancante è rimasta nel sogno di una notte fa.

Ci sono momenti nella vita in cui non ti accorgi di molto, ti sposti da una parte all'altra senza badare a cosa c'è nel mezzo. Sei lì, impegnato solo a raggiungere il prossimo obiettivo, la prossima destinazione, come su di un treno che si sposta da una città all'altra dove tutto quello che vedi dal finestrino soffre di un continuo e insopportabile cambiamento al punto che, dopo un po, preferisci leggere un libro o guardare le cose ferme che hai intorno.

Il problema è che te ne rendi conto solo quando per un motivo o per un altro sei costretto a fermarti. La prima cosa che vedi è che tutti gli altri vanno di fretta ... riesci a comprendere ... eri lì poco prima ... eppure quella momentanea estraneità ti rende  inadeguato al punto da avvertire imbarazzo.

Si! imbarazzo.

Ti fermi! questo basta! non importa se hai deciso di fare una sosta, sei fermo e tutti quelli che ti guardano sembrano dire "poverino si dev'essere rotto qualcosa" oppure "avrà smarrito il biglietto e l'hanno fatto scendere".  Beh in effetti qualcosa di rotto c'è ... però diciamo niente di preoccupante ... almeno non al punto da volere passaggi ne biglietti omaggio. Adesso sono fermo e a stare qui per un po mi da modo di valutare quello che succede intorno, ogni  tanto mi accorgo che c'è anche qualcun altro fermo, qualcuno messo male, qualcun altro sta già ripartendo, eppure non faccio altro che pensare al treno, più passa il tempo, più mi rendo conto che il viaggio non ha subito cambiamenti, è cambiata solo la prospettiva: adesso è come quando ti trovi nella stazione ferroviaria, sei li e vedi passare tante carrozze, sai che sono piene di gente, eppure non riesci a vedere nessuno.

Così mi sono accorto che le persone che ho incontrato quando ero sul treno sono tutti quelli con cui ero diretto nello stesso posto; mentre tutte quelle che ho incontrato nelle stazioni quando ero fermo sono quelle che mi hanno dato un motivo per cominciare un nuovo viaggio.

Adesso sono qui al tabellone a vedere le partenze e gli arrivi, non so ancora dove andrò questa volta, ma sorrido .... sorrido ... perchè la sferzata di vento che mi regala ogni passaggio di un nuovo treno accarezza la mia fiducia di un viaggio lontano.