Domus Idee - Mileto

La controreplica di Riso


La secca replica del sindaco, Rocco Condoleo (leggi qui), alle affermazioni del consigliere comunale di maggioranza, Rocco Riso, dopo che questi aveva rinunciato agli incarichi assegnatigli (leggi qui) ha ricevuto una immediata contestazione dallo stesso Riso che non senza mantenere una vena polemica ha subito controreplicato. «Signor sindaco – si legge nella lettera di Riso - della replica fatta a mezzo conferenza stampa corre l’obbligo, per lo scrivente, di evidenziare alcuni punti non molto chiari in termini politici ed amministrativi». In primo luogo «fermo restando le capacità tecniche di cui lei è sicuramente dotato, suffragate, tra l’altro, dal suo impegno dimostrato in passato di rimodellare una comunità all’insegna della trasparenza e della legalità (argomentazioni che fanno presa sui cittadini in qualsiasi momento politico), occorre precisare che l’obiettivo di tutti gli amministratori, ancorché cittadini di questo territorio, è di finalizzare il proprio contributo utilizzando metodologie adeguate ai tempi». Il consigliere comunale ha respinto le accuse ricevute aggiungendo che «è chiaro che la presenza di un “marziano” o di un “salvatore della patria”, direi “senza” manie di protagonismo (forse ha dimenticato che giorni addietro ho manifestato, in sua presenza, la volontà di rinunciare, in futuro, ad eventuali cariche assessorili) deve far riflettere sull’intero contesto proprio perché tenderebbe a screditare, in termini di efficienza, gli altri componenti della maggioranza i quali, le posso assicurare, esprimono analogamente la stessa volontà di rinnovamento». Ma il politico ha inteso chiarire che la lettera inviata al sindaco è «indirizzare al capo dell’amministrazione comunale quale diretto responsabile e quale garante dell’intera struttura burocratica “super partes”», ma ciò non significa che si tratta «di un “attacco diretto alle istituzioni locali”», quanto piuttosto di un «portare a conoscenza di un malessere che potrebbe degenerare in disattenzioni gestionali con gravi ripercussioni sull’intera comunità». Riso ha evidenziato che si sarebbe atteso «da soggetto neutrale quale lei è, una risposta di carattere amministrativa, considerati gli incarichi oggetto delle polemiche. Invece, mi vedo destinare una risposta con toni marcatamente politici che contestano e contrastano, entrando nel merito, i dati contabili che la stessa struttura burocratica ha fornito». Con ciò riferendosi al presunto risparmio economico derivate dall’adozioni di tecnologie informatiche fornite da Riso. Ma, a scanso di equivoci, lo stesso esponente politico ha riconfermato «anche in questa sede, che tutto questo non rappresenta un preludio a fratture politiche ma ha lo scopo di rafforzare l’attenzione verso l’operato dell’esecutivo e per dare significato ad una carica istituzionale con poteri di controllo riconosciuti dalla legge, fuori dai vincoli di maggioranza non menzionati in nessun manuale di diritto, ma necessari per dare concretezza e stabilità all’azione politica». In conclusione, quindi, «sorprende la chiarezza di esposizione da lei dimostrata in merito alla necessità di “capire che in politica le cose si costruiscono insieme con una mentalità di gruppo…. e che ci sono cose che sono di competenza della Giunta o del Sindaco o del Consiglio”. Ma questo - prosegue non senza un certo sarcasmo - non è stato considerato affatto al momento della stesura del “resoconto di fine anno” che riporta la firma di una maggioranza che non viene convocata da oltre due mesi e che non ha avuto neanche il buon senso di riunirsi in occasione delle ricorrenze festive per un buon Natale cercando di salvaguardare almeno il principio religioso. Forse – conclude – una stretta di mano sarebbe stata propizia ed avrebbe sicuramente impedito il sorgere di queste polemiche inutili».