Charlierìe

del torcicollo non parlo.

A mia discolpa c'è da sottolineare che non ho dormito molto la notte passata.
No, non mi han regalato gigolò di sorta (per quanto, se qualcuno vuol prendere spunti per gli anni a venire, facci pure).
Il motivo della notte agitata è quella scatoletta del digitale terrestre, posizionata ed attivata nel pomeriggio domenicale.
Vai a capire perchè, vai a capire cosadiavolo, (tu, sì, perchè io non sono in grado), fatto sta che si attiva a suo piacimento, attivando contemporaneamente il televisore.
Per ben tre volte il giochetto si è verificato.
Le prime due ero talmente addormentata che nel dormiveglia mi son alzata ho spento la tivù e son tornata a ronfare come se nulla fosse (cioè non lo so per certo, immagino).
La terza volta mi son svegliata bellamente, sentendo voci, temendo di essere definitivamente impazzita o che il fantasma della radio accesa avesse deciso finalmente di palesarsi. Comprendendo così, invece, che trattavasi della scatoletta. Quindi ho spento tutto e staccato pure le spine.
Tutto sto preambolo per dire che stasera avevo necessità di rilassarmi oltremodo sotto la doccia.
Così, ho passato in rassegna i vari campioni di bagnodoccia e creme per il corpo.
Optando per un delicato aroma a base di mirra.
Li ho aperti (se c'è una cosa insopportabile è avere le mani bagnate e dover aprire quelle bustine, che ci si riduce sempre ad usare i denti, facendosi un male cane ed ingoiando sapone disgustevole).
Uno l'ho posizionato sulla mensoletta, l'altro me lo son portato in doccia.
Ci siam capiti. In doccia mi stavo impomatando ovunque di crema. Il bagnodoccia mi attendeva all'asciutto.
Ma non ho voluto cadere nel tranello della mia infame sbadataggine. Mi son sciacquata. Ho letto le etichette dei vari contenitori nel vano doccia.
Trovato! al latte.
Esco.
Leggo.
Scadenza 2002.