Un blog creato da Sonoincercadite il 12/09/2008

il mio tempo

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Return to Innocence ???

Post n°4 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da Sonoincercadite

 
 
 

PERCENTUALI...

Post n°3 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da Sonoincercadite
Foto di Sonoincercadite

Faccio un lavoro che mi porta a essere spesso, molto spesso, a contatto con le persone. Ogni tipo di persone.

Tutti bene o male leggono i giornali o guardano la TV alla sera, un tg nella pausa pranzo... non credo che la maggior parte delle persone sia attratta solo dall'Isola dei famosi (?) o dalle veline di striscia... eppure c'è chi non si è ancora reso conto dei cambiamenti epocali che stanno avvenendo.

Oggi c'è google, o almeno l'enciclopedia treccani...

ma cazzo, andiamo a vedere cosa significa index link... è su tutti i giornali!

Andiamo a vedere cosa cazzo vuol dire Euribor... BTP... Cedola....

Se no continuiamo a lasciare tutto come era, dormiamo mentre il mondo cambia, cresce e muore in una mattina... c'è chi "brucia" 300 milioni di euro in poche ore...

Ma chi se ne frega, tanto quei soldi mica sono miei.

Il caffè c'è ogni mattina, caldo e fumante.

Magari basta solo questo per stare meglio.

 
 
 

Ricordi

Post n°2 pubblicato il 12 Settembre 2008 da Sonoincercadite
Foto di Sonoincercadite

I ricordi sono come la pioggia, almeno così io me li raffiguro; per quanto il nostro sforzo sia teso a rimuoverne la presenza ingombrante o, al contrario, sia esso teso nell’opera difficile della ricodificazione, facciamo la triste esperienza: alla fine qualcosa ci sfugge sempre. Questa è, secondo me, una grande lezione da imparare: questi frammenti di vita non si cancellano mai, al massimo si può tentare di ignorarli, ma alla fine rispuntano fuori senza poterlo evitare. Sempre. I ricordi tuttavia fanno parte di noi, col loro carico di emozioni, di gioia infantile perché piena di stupore ma anche di dolorose ferite che il tempo non è mai riuscito a guarire. Questo mare tumultuoso si agita dentro, prepotente, perennemente in tempesta e capace d'onde alte, terribili ed inesorabili. Mentre tutto questo accade, mentre la corrente ti trascina e l’acqua dei ricordi ti entra nei polmoni, tu lentamente muori: lentamente ti abbandoni dentro i tuoi ricordi, la tua storia; tutto diventa oceano, oceano improvvisamente calmo. E’ una deriva dei sentimenti. Ognuno di noi ha un luogo, vero o virtuale, dove riesce ad essere meglio presente a se stesso, dove veramente riesce a riconoscersi quasi come fosse ritornato nell’intimità familiare del seno materno, in un luogo cioè che senti tuo ma non riesci a descriverlo pur conoscendone ogni angolo, anche il più nascosto. Quando si entra in questo mondo ci si concede il lusso di fermare il tempo, anzi non proprio di fermarlo ma altresì di adeguarlo al battito del proprio cuore, lento o inquieto che sia. Ricordare è quindi importante, serve a far chiarezza sul passato prima che il buio dell’abitudine renda tutto dello stesso colore, ricordare è importante anche per dare senso, coerenza, forma a ciò che si è.
 

 
 
 

Come quando fuori piove.

Post n°1 pubblicato il 12 Settembre 2008 da Sonoincercadite
 
Foto di Sonoincercadite

Una giornata che comincia con la pioggia non promette mai niente di buono, almeno tanto quanto un’altra che finisce allo stesso modo. Ci sono delle situazioni che ti entrano dentro lentamente come l’ago di una siringa, sottili, a volte appena percettibili ma estremamente profonde e capaci di inocularti un senso di vuoto e di disperazione che senti così grande abbastanza da capire che non ti appartiene ma che ti ricopre e t’impregna come l’ombra lunga della sera. Sin da quando ero piccolo la pioggia ha accompagnato tristemente tutte quelle situazioni di profondo disagio e imbarazzo che ancor nitide si stagliano nella mia memoria. Conservo odori, suoni, volti, sensazioni che come comune denominatore hanno la pioggia ed il grigiore umido che fa sentire insopportabile ogni cosa che si ha addosso; anche la vita stessa. Prodigio mirabile, soprattutto ai nostri tempi dove in verità l’acqua comincia a scarseggiare, eppure questo piccolo ma grande spettacolo della natura non mi riempie affatto il cuore di stupore o meraviglia, non riesco affatto ad immaginare quale artificio naturale possa innescare tale spettacolo come invece mi capita spesso di fare davanti al tuono e al fulmine o come davanti alla volta celeste in quelle sere limpide e senza luna proprie della primavera. Pensare alla pioggia che cade in picchiata su ogni cosa mi ispira il senso profondo dell’ineluttabilità delle cose, non ci si ripara mai dalla pioggia perché anche se la stilla non ti raggiunge il suo vapor acqueo ti impregna fin dentro le ossa. Insomma la pioggia, penso che oramai sia chiaro, non mi è mai piaciuta.

 

 
 
 
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