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Qualcuno volò sul nido del cuculo - Epilogo
Post n°73 pubblicato il 04 Marzo 2013 da MoSviTe
L'intento di Kesey, autore del romanzo, era quello di denunciare le condizioni di trattamento nelle cliniche psichiatriche. Per fare ciò, aveva chiesto il ricovero volontario. Lo scopo è stato ampiamente raggiunto. Tuttavia, Forman, regista del film, si spinge oltre. Traccia un parallelo tra il potere espresso nella piccola società della clinica con quello esercitato a tutti i livelli, fino ai più alti. Ovvero, il sistema (la macchina) si basa su una serie di sotto-sistemi (altrettante macchine), utilizzando la persuasione pacata, la musica, l'interloquio suadente, fino ad arrivare alla violenza fisica se l'uomo non vuole accettare quanto il sistema ha stabilito debba accettare. Le regole sono necessarie, se favoriscono il benessere comune; se sono volte ad annullare le volontà, le libertà, le indipendenze, sono regole volutamente sbagliate, per perseguire solo il controllo totale del potere sui singoli. In tale ottica, se un soggetto anomalo, refrattario, si scontra con la macchina, si rischia quanto meno l'instaurarsi dell'anarchia. |
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INNO A ROMA - PUCCINI
Tratto da: http://www.youtube.com/watch?v=OOYaU0NUrg0
Pubblicato da: SpiritoDiAcciaio
Inviato da: miss.martina67
il 10/08/2014 alle 21:37
Inviato da: pgmma
il 07/09/2013 alle 11:56
Inviato da: Vittorio_The_Dreamer
il 29/03/2013 alle 18:27
Inviato da: MoSviTe
il 21/03/2013 alle 22:33
Inviato da: elyniwen
il 21/03/2013 alle 18:07