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La ragazza dal mantello stellato.

Post n°26 pubblicato il 23 Settembre 2010 da ApfelLaMela
 


La ragazza si svegliò. Era tardi! Che pigrona, aveva dormito troppo.
Si vestì dei raggi del sole e indossò il suo mantello stellato. I suoi capelli, bianchi e azzurri, ondeggiavano nel vento.
Cominciò a danzare, a correre, a saltare! Gli animali del bosco la sentivano e si rallegravano del suo gioioso arrivo. La fanciulla, continuando a ballare, cantava dolci ninne nanne sulle soglie delle porte di ogni casa. "Andate a dormire... Sognate... Riposatevi", diceva.
La città era deserta, ormai, e la ragazza contemplava felice quel silenzio.
Ad un certo punto, il suo sguardo celeste si pose su un gruppo di ragazzini rintanati ai margini di una via. Avevano un aspetto orribile. I loro cuori erano soli, le loro menti annebbiate, e sul volto, seminascosta da una smorfia incomprensibile, regnava la tristezza.
...La ragazza si chiese come mai fossero ancora svegli a quell' ora. Non avevano le ali, e neanche il becco, quindi non erano dei gufi o altre creature predatrici dell' oscurità! ...No, erano proprio dei ragazzi, degli esseri umani.
Incuriosita, si avvicinò con prudenza, e disse: "Salve!"
...Nessuna risposta.
Le guance della fanciulla cominciarono a diventare rosee come le nubi del tramonto.
Riprese: "Posso sapere cosa fate? State forse aspettando qualcosa?..."
Uno di loro, senza alzare lo sguardo, rispose: "Stiamo aspettando la notte."
"...La notte?" chiese la ragazza.
"Sì, la notte. Noi viviamo di notte. Perchè di notte ci divertiamo, e non dobbiamo faticare e lottare come durante il giorno. Di notte, tutto è più semplice."
"Ma di notte bisognerebbe dormire. E sognare." ribattè la ragazzina, stupita.
"Ma noi dormiamo di giorno... Anzi, il più delle volte non dormiamo nemmeno. Tiriamo avanti col caffè, o con altre cose che ci tengono svegli."
"E i vostri sogni? Che fine hanno fatto i sogni, se non avete mai l'occasione di farne? Li avete persi tutti?"
A quella domanda il ragazzo alzò gli occhi per guardare faccia a faccia la scocciante interlocutrice, ma una sua compagna coi capelli viola lo prese per un braccio e lo portò via, nell'oscurità, insieme al resto del gruppo.

La volta dopo, finito il suo solito giro danzerino, la ragazza dai capelli d'argento e dal mantello stellato decise di ripresentarsi da quei giovani così bizzarri perchè voleva saperne di più riguardo i loro pensieri.
Cercò quella via buia e scura, e li ritrovò esattamente nello stesso posto del precedente incontro.
"Sono tornata", disse.
I ragazzi si guardarono tra loro, meravigliati, ma nessuno aprì bocca finchè uno, forse il più piccolo, non si fece avanti borbottando: "...Perchè sei tornata?"
"Perchè non mi va di vedervi così e perchè non sono d'accordo su ciò che fate."
A queste parole, seguì un mormorio generale e infine un grido: "Ma tu chi sei!? Lasciaci in pace!"
"Chi sono io?..." disse la ragazza "...Io sono la Notte"
"La... la Notte?"
"Io sono la Notte. Io sono colei che adorate. Io sono la cosa per la quale vivete. E voglio dirvi una cosa. ...Voglio dirvi che io, al contrario di voi, vivo per il Giorno."
I ragazzi la guardavano increduli. La Notte, in piedi davanti a loro, brillava e rischiarava quasi tutta la via... Emanava un profumo di rugiada e fiori freschi, e nel silenzio si potevano sentire i bubolii dei gufi scivolare tra i suoi capelli lunghi e luminosi.
"Io vivo per il Giorno" continuò "perchè è lui che mi dà la vita. Se non esistesse il Giorno, voi non riuscireste nemmeno a vedermi... Perchè, sapete, la luce che io emano non è mia: me la presta il Sole! ...Io sono innamorata del Giorno..." Qui la voce della Notte si fece tremolante, e i suoi occhi celesti sembravano fissare qualcosa nel vuoto che nessun altro riusciva a scorgere. Si fermò un attimo e poi riprese: "...Ne sono innamorata perchè è talmente splendido vedere le sue opere, che non mi stancherei mai di ammirarlo. Fa sbocciare i fiori al mattino, fa piovere sugli orti, riempie di luce le case, dona la gioia e, soprattutto, vi consente di realizzare i vostri sogni. I sogni che io vi ho donato con la mia presenza! ...Inoltre, io non vi regalo solo dei magnifici sogni. Vi regalo sospiri, speranze, silenzio, riposo. Riposarsi è importante, perchè solo dopo una bella dormita potrete essere freschi e pronti per affrontare una nuova giornata, dall'inizio alla fine, e godervela appieno.
Ma il più grande torto che potreste farmi è quello di ignorare il mio messaggio. Ed è proprio quello che state facendo ora."
Il volto della Notte si incupì. I ragazzi erano rimasti senza parole, e non riuscivano a credere a quello che avevano appena ascoltato. Uno di loro saltò su dicendo: "Ma... La discoteca... I night club... I pub... I locali notturni... Sono tutte cose che ci piacciono... e di giorno non ci sono"
A questo punto la Notte andò su tutte le furie: "Vedete forse una traccia del mio amato Sole in tutta quella oscurità?!? No! E infatti quella non sono io! Io non sono così rumorosa e buia...detesto il frastuono... E se proprio non volete andare a dormire, io vi posso regalare la magia di un tramonto, il dolce canto delle cicale, il cri cri dei grilli, le lucciole nei prati, le stelle cadenti per i vostri desideri e una Luna piena come scenario di un bacio d'amore, tutto questo fino al chiarore dell' alba... se solo accettaste di accogliermi così come sono..."
La Notte scoppiò a piangere, e ogni lacrima cadeva a terra lasciando una scia di stelline gialle, rosse e bianche. Queste volavano a mezz'aria e si posavano dolcemente sulle teste dei ragazzi, che presero a singhiozzare pure loro. "Scusaci, Notte... Non avevamo capito...! Ogni sera ti volevamo, ma tu non volevi noi... Potrai mai perdonarci?.." La ragazza si asciugò le lacrime con uno dei suoi raggi di sole e disse: "Certo, a patto che d'ora in poi vi impegnerete a sognare e a ritrovare le vostre speranze...! Ecco, vi dono una stella cadente... una ciascuno... per realizzare i vostri desideri. Addio"
Dalla chioma d'argento della Notte uscirono come per magia tante stelle dorate e splendenti, una per ogni ragazzo, e dopo che essi le ebbero raccolte, si voltarono per ringraziare la loro benefattrice. Ma la Notte era sparita.
Al suo posto, videro il chiarore di un nuovo Giorno.


Apfel

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L' Amore  non si vanta, non si gonfia,
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Non si adira, l'Amore,
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L' Amore tutto copre,
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