
Il Parlamento egiziano ha appena dibattuto un caso spinoso: a scatenare roventi polemiche non sono stati l'economia o il terrorismo ma una Fatwa della moschea al Azhar del Cairo il cui tono è questo: le donne che lavorano in un ambiente promiscuo devono allattare i colleghi al seno per almeno 5 volte in orario lavorativo. Solo in questo modo i colleghi sono considerati membri della famiglia e quindi ogni approccio o comportamento "impuro" verrebbe considerato alla stregua di un incesto. L'escamotage per arginare una pericolosa tendenza occidentale (evidentemente adottata anche in Egitto) che considera il luogo di lavoro come fonte di tentazione, è stata ideata e difesa strenuamente dal giurista Izzat Attia e guardandola nel contesto di quello che accade in altri paesi islamici fa parte della campagna per la difesa dei "valori" religiosi che obbliga le donne a coprirsi, le proibisce di andare in bicicletta e promuove la rottamazione delle parabole che diffondono immagini dal mondo. E' proprio questo il problema: la "pressione sessuale" occidentale che si declina nelle immagini pubblicitarie per finire ai video porno sta diventando per alcuni paesi insostenibile, una vera e propria minaccia. Non è escluso che la guerra del sesso sia una di quelle guerre pienamente in atto e mai dichiarate. Le armi non sono letali, ma le conseguenze, per certi regimi, sì. E chi può corre ai ripari con la più classica della armi: la repressione e l'integralismo. Ma c'è anche chi, per fortuna, ricorre a una libera interpretazione del Corano per inventarsi la pausa allattamento. E noi che non ci avevamo pensato prima...
Inviato da: GDTeo
il 28/09/2007 alle 13:32
Inviato da: ginovacca
il 03/05/2007 alle 11:11
Inviato da: lucignolo_fumante
il 02/05/2007 alle 17:14