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Mi parlo

Post n°9 pubblicato il 10 Maggio 2005 da MoonRider71
Foto di MoonRider71

isolarsi..
isolarsi forse ai piu' è cosa incomprensibile, quasi da ripudiare ma per me no.
per me è l'occasione di ritrovarmi, di parlarmi di conoscermi, di fare un consuntivo obbiettivo di quello che la vita ti ha riservato giorno per giorno...

e poi la pace... si perchè a volte la solitudine è sinonimo di pace, di astrazione temporanea dai disagi  e da tutti quegli aspetti che spesso fanno di noi attori di una vita che ci viene imposta.

Mi rivedo, la mia giornata è fatta di attimi, momenti che sono teatri di diverse realtà e io ne sono l'attore.. passo da un personaggio all'altro a seconda delle necessità, lo facciamo tutti, è il quieto vivere che ce lo impone, ma quanta violenza ci facciamo...

Spesso indossare le maschere puo' sembrare facile, ma per chi ha un'animo irrequieto spesso è fonte di stress,  di stanchezza, di malessere.

Si inizia alla mattina... eccomi, il primo palcoscenico è quello del lavoro, un teatro freddo in cui il proprio io spesso deve essere tenuto a freno, le regole sono rigide e ben definite, il copione è facile, ma non per questo piu' leggero...
Mi trovo a passare dalla rigidità, alla comprensione, alla diplomazia così tante volte che mi gira la testa.... dicono che si chiami professionalità il saper gestire questi personaggi nel miglior modo possibile... io lo chiamerei piuttosto equilibrismo...

La giornata volge al termine, mi guardo e mi scarico di quelle maschere che mi hanno accompagnato nelle ore trascorse... ripenso a quanto è passato, pianifico già per l'indomani quando.... eccomi, sono nel traffico... una giungla, una mandria di esseri che seduti nel frutto della genialità di altri si credo onnipotenti, aggressivi..
strano, sono convinto che i piu',  se fossero a piedi, si troverebbero  a camminare rasenti al muro, timorosi che la propria ombra posso attirare l'attenzione di qualche irruento disturbatore..

Sospiro, è un gesto automatico... altra maschera , altro ruolo.. mi calmo, fingo che l'arroganza non mi scalfisca, la prepotenza invece che infuocarmi e votarmi al confronto, mi fa sorridere...
e porseguo nel cammino che porta al consumarsi dei miei istanti ....

Eccomi finalmente fuori da quel girone dell'inferno, fatto di tanti piccoli insignificanti esseri, piccoli vili animaletti rinchiusi in corazze metalliche.

Respiro, tolgo la maschera, l'ossigeno ha un'altro sapore, sono io ..
ma no, non è arrivato ancora l'ultimo atto, esistono miriadi di persone, ognuna diversa, ognuna col suo animo, ognuna con una sensibilità diversa... ognuna richiede un porsi diverso, un'accortezza particolare, li rispetto... mi adeguo e vesto del mio essere più consono....

Scappo, mi rifugio nel mia riserva di pace, e nuovamente assaporo la pace del viso scoperto, di colui che dietro le quinte vede finire lo spettacolo, affrancato da quelle tende tirate che celano la moltitudine che ti osserva.

Assurdo forse, ma è così....

Ma esiste un mondo in cui tutto questo non serve, dove il mondo esterno è una presenza lontana, insignificante... un contorno di secondo piano...

si...è quando sono in sella alla mia moto.... che pace che libertà

Il costume: un casco, due guanti e un giubbotto.
attori protagonisti: io e la mia moto
comparse: Nessuno
ambientazione: ovunque

Che sensazione, quello che ti passa affianco e un mondo ovattato dai colori e dai suoni...
avverto il mio respiro, avverto il rombo del mio sfogo che scarica i suoi cavalli sull'asfalto, il mio cuore che pulsa, sento quasi il cervello e i muscoli all'unisono rispondere ad ogni ogni curva...
intorno è il nulla, nessuno puo' raggiungermi, niente mi puo' interrompere.. sono io... solamente io.

i miei occhi vedono colori che si mischiano, quasi fossero spennellate di un pittore che voglia sfumare i contorni del paesaggio.. oso, abbatto ogni legge della fisica, affronto una curva un'altra e sorrido di un'altro limite superato... e sorrido, sorrido perchè null'altro attraversa la mia mente, nulla che non sia il gusto di quei momenti.

Mi fermo... è un'angolo di pace, nessuno intorno a me.... mi fermo e mi trovo a contemplare la natura che mi circonda.. mi trovo perso nella sua mastosità, nella semplice grande bellezza... mi faccio cullare dai miei pensieri, non importa quali essi siano, li posso vivere nella loro pienezza assaporarne il gusto, amaro o dolce che sia...
Nessuno puo' piangere nel vedermi piangere, nessuno puo' giudicare nel vedermi giudicare, nessuno puo' soffrire dal mio soffrire.... sono libero.. libero da ogni responsabilità da ogni dovere... libero di vivere il mio essere senza inibizioni.

La solitudine, per molti tetra nemica, per me è alleata fedele, capace di riportare il mio animo in uno stato di chiarezza e di luce... si perchè credo che conoscersi e capirsi spesso sia l'unica salvezza in questo mondo

 e se i piu' sapessero affrontare se stessi, probabilmente non dovrebbero arrivare ad affrontare glia altri.

Ciò che ho davanti a me adesso,
è il mio passato.
Devo indurmi a guardarlo
con altri occhi:
devo indurre Iddio a guardarlo
con altri occhi
 
-Oscar Wilde-

 
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