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Un po' di me.

Cronaca semiseria di una vita alla ricerca.

 

 

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Fagioli alla messicana

Post n°408 pubblicato il 19 Febbraio 2014 da stefs123

Lunedi sera ho cucinato i fagioli alla messicana.

Ah, grazie di avercelo detto- direte voi- chissenefrega di cosa hai cucinato?

In verità cucinare i fagioli alla messicana è stato per me come fare un tuffo nel passato.

Era venti anni fa. 

Eravamo tre studentesse, provenienti da famiglie modeste della provincia.

Vivevamo insieme in 40mtq di una vecchia casa, a Torino:
la nostra casa era così piccola che se in bagno allargavi le braccia toccavi le pareti opposte, qualunque fosse la direzione delle tue braccia.
Se ti sedevi sulla tazza potevi comodamente appoggiare la testa al lavandino e allungando un piede colpire la porta.
Nella doccia ci stavi tutta, ma solo a patto di non agitarti troppo nè di usare troppa veemenza nel lavarti.
La cucina era ricavata da un rettangolo di un mentro per due che dava sul soggiorno tramite una finestra ad arco.
Nella stanza, dotata di moquette rosso fuoco, ci stavano giusti due letti, uno in faccia all'altro, e due comodini. 
Nel soggiorno ci dormiva una di noi, e sempre nel soggiorno studiavamo, mangiavamo, ricevevamo ospiti.
Avevamo due balconi, di quelli piccoli piccoli delle case d'epoca, completamente inutilizzabili, ma che però ci davano un'ampia visuale sull'interno cortile, e ci permettevano di apprezzare la fauna locale:
come dimenticare la ragazza che viveva di fronte a noi e che aveva un grande oblò trasparente che permetteva piena visione sul suo soggiorno?
E i personaggi di dubbio gusto che ogni tanto uscivano dai balconcini di fronte?

Sul nostro campanello una scritta recitava "Qui, Quo, Qua", e avevamo tappezzato il soggiorno con cartelli con su scritto "Cazzo guardi? Studia!", per auto-scoraggiarci dalle distrazioni. La porta del bagno aveva un enorme foglione che riportava fedelmente "LE CAGATE", ovvero le frasi celebri di cui quella casa era spettattrice.

Avevamo tre chitarre, e la sera, quando non avevamo ospiti, suonavamo e cantavamo insieme, oppure facevamo lunghe dissertazioni sul bì e sul bà della vita....

Che tempi!!

Non avevamo il becco di un quattrino, ma neppure volevamo pesare troppo sulle finanze dei nostri genitori. Lavoricchiavamo, ma soprattutto eravamo diventate esperte del sopravvivere con nulla. Minestroni, pasta e litri di tisane erano il nostro quotidiano.

Quando volevamo trattarci bene, allora mettevamo insieme della salsiccia, dei fagioli bianchi, della passata e del peperoncino, ed era festa.

Ecco il perchè del titolo del post, e del mio pubblico elogio ai fagioli alla messicana. :)

 

 
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