Non datemi consigli, so sbagliare da solo!
200 VOLTE CAPITANO
THE MAN IN THE MOON
M A I
INCONTRI..
ATTIMI
Oggi ho visto ke colori ha la morte,
vivaci e decisi,
pennellate forti degne di un Van Gogh
in preda ad un raptus di rabbia.
La sofferenza dipinge sul volto delle persone
delle trame inconfondibili.
Scava nell'anima fino al punto più profondo di essa
e lascia intravedere un vuoto disarmante.
Mi girano ancora in testa quelle parole,
il piacere e la sofferenza, così vicine e così contrastanti.
Certo desiderare il peggio potrebbe essere un atto liberatorio,
forse l'ultimo egoistico desiderio di coprire quel vuoto.
Ritornano alla mente scene del passato,
come quando guardi le meravigliose rovine dell'antica Roma,
testimoni di una potenza e di un vigore che ormai
vive solo nei noiosi, seppur interessanti, libri di storia.
Ultimo atto di una storia,
che molti chiamano vita.
Ultimo atto di un sorriso,
che rimarrà solo un ricordo.
E' difficile sopportare una vista che ci lascia basiti,
la forza di dover fingere un'empatia ipocrita
si nasconde dietro il cuore e le emozioni dei più forti.
Ma come si fà ad essere così forti??
Far buon viso a cattivo gioco...
Un bluff in un poker
in cui ki vince muore
e ki perde è costretto a vivere.
TAG
Sono solo polpastrelli che incessanti battono su dei piccoli cubetti di plastica color panna. Eppure ad ogni colpo prende vita una forma di comunicazione comprensibile. L'unione di lettere crea delle parole, che prese nel loro insieme donano vigore a frasi, le quali sono figlie di un pensiero. E se anche i pensieri fossero frutto di un qualcosa di più semplice, una semplice unione di piccole frasi cerebrali, figlie di parole di materia grigia, figlie di lettere neurali, figlie di polpastrelli impulsivi che solleticano tasti sinaptici?? E qual'è quella forza che muove quelle dita così attente a farci credere in una realtà così forte da chiamare esistenza??
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Post n°185 pubblicato il 16 Aprile 2007 da MrRotella
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Post n°184 pubblicato il 12 Aprile 2007 da MrRotella
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Post n°183 pubblicato il 11 Aprile 2007 da MrRotella
Emozioni, speranze, certezza...parole tutte da dimenticare. Una cosa così non l'avevo mai vista e spero di non vederne più in vita mia. E' come se avessi perso io in prima persona...è come se l'italia avesse perso un po di quella poca credibilità che ancora gli rimane. Giustificazioni e ipotesi lasciano il tempo che trovano. Tutto passa in secondo piano, rimane solo la certezza che, nonostante tutto, si possa e si debba ancora cantare " ROMAAAA ROMAAA ROMMAAAAAA...CORE DE STA CITTAAAAA' ". E si, perche ieri sera hanno vinto quei tifosi che hanno cantato nonostante l'umiliazione. Una passione non si può cancellare solo per un errore...di qualsiasi entità esso sia. Schiena dritta e sguardo fiero...Nessuno e niente scalfirà la mia fede. |
Potrei, ci ho già pensato tante volte. Potrei, sono convinto che le risorse non mi mancano. Potrei, non ho mai provato un senso d'inferiorità in questo. Potrei, eppure c'è qualcosa che mi blocca. Freni inibitori, atarassia, eppure sento un'invisible ma resistente catena legata alle caviglie, che blocca ogni mio movimento, lo rallenta, impedisce ogni pensiero. Sospeso, oppresso, combattuto. Cos'è poi alla fine quello che conta? Cos'è che descrive meglio il mio essere?? Essere in quanto voi avete esperienza di me. Altrimenti il nulla. Certo, una vera e propria risposta non è possibile. Sfumature tinte di non-sensi. Assente, eppure concreto. AUTODIFESA MENTALE??? |
Post n°179 pubblicato il 30 Marzo 2007 da MrRotella
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La strada è sempre la stessa, le solite curve, i soliti lampioni. L'erba però stasera sembra brillare di una luce diversa, forse rinvogorita dalla copiosa pioggia che non accenna a smettere. Ma il tergicristallo, tenace, mi aiuta vedere...vedo acqua e una strada che ormai potrei fare bendato. Mi ha sempre intimorito un po l'asfalto bagnato, però non posso sbagliare. E poi ti pare che deve succedere qualcosa proprio a me??? Ecco, arriva la curva che mi ha sempre esaltato, la potrei fare anche a 180 nonostante gli altri si ostinano a andare piano...Volo sulla strada, ad ogni metro acquisto velocità...anche quando ormai mi sto ribaltando e mancano pochi centrimetri da quel palo della luce...Eppure ero così bravo...Ora i miei fari illuminano invano il vuoto anche se i miei occhi non ne possono vedere il bagliore. Non sento più nulla...spero solo di non essere morto. Poi chi lo dice ai miei! La strada è sempre la stessa, le solite curve, i soliti lampioni... |
Toni cupi, minacciosi...acqua e grandine, atmosfera surreale. Sul viale contornato d'edera del ritorno c'era una luce meravigliosa, un grigio ghiaccio carico di forza e vigore...se avessi avuto con me la mia macchinetta...(è ufficiale, sto rosicando) Rumore morbido, Suoni ovattati tipici dell'acqua che tenacemente cade su di un vetro. Vetro della cupola che sovrasta la nuova biblioteca della mia università. Biblioteca accogliente, tecnologica. Odore di legno nuovo e freddo acciaio...contrasti stilistici. Libri e silenzio. Problemi e soluzioni. Stimolante al punto giusto...(s'è capito che mi piace?!?) Ho trovato la mia nuova "tana" universitaria... VOGLIA DI STUDIARE |
Se nella vita devo ringraziare qualcuno quello sei sicuramente te. Tu che con le tue mani grandi mi hai raccolto ogni volta che perdevo l'equilibrio. Tu che quella testa grande grande hai sempre lasciato uno spazio a me riservato per i miei baci. Tu che hai insegnato a me, ogni giorno, come muovere i primi passi in questo mondo. Tu che sai capire quando sbaglio e con quella tua voce forte mi riporti con i piedi per terra. Tu che con un solo schiaffo mi hai fatto capire quando nella vita non è il caso di perseverare in qualcosa di fallimentare. Tu che mi hai lasciato sbagliare, ma sapevo che da lontano mi osservavi per evitarmi brutte sorprese. Tu che ogni giorno mi rendi orgoglioso di far parte di questa famiglia...tu che mi fai piangere nello scrivere queste cose... TI VOGLIO BENE PAPA'! |
Post n°171 pubblicato il 16 Marzo 2007 da MrRotella
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Er Lione, dopo tante e tante magnate de pecoroni, s'era messo a dormire un po', sazio de emozioni; ar risveglio aveva deciso d'annà nuovamente a caccia; se sentiva forte, er più forte, senza rivali, era er Re de l'animali! ma, stavorta, in virtù della sua regalità, voleva fa quarche cosa de speciale, che uscisse dalla normalità. Così se decise da nun annà a caccia de le solite prede: cercava quarche cosa de diverso, de speciale, non er solito animale, ma quarche bestia forte che ammazzare forza richiede. Più che de magnà c'aveva prescia de dimostrà ... a motivallo nun era la fame, ma la vanità. Camminò così pe' le praterie, attraversò na valle buia e cupa, poi salì pe li colli, finché nun se trovò dinanzi a na Lupa. Se trattava de na bestia rispettabile, de na' fiera terribile e famosa, ma mirannola dall'arto della sua mole, quella lupa glie pareva poca cosa, un boccone facile facile, e così glie disse: "A lupa... se' più piccola de la zebra , e come armi nun c'hai proprio gnente, nun c'hai l'artigli, né corna o zoccoli, e nemmeno er veleno der serpente; fatte magnà senza fa resistenza, che tanto co' me sei perdente, è proprio n'evidenza!!". Ma nun aveva finito de parlà che già la Lupa gl'era sartata ar collo, gl'affondava li denti aguzzi nella giugulare, colpendolo proprio lì dove era più mollo. Mentre esalava l'urtemo respiro, er Lione, cor sangue che glie usciva fori a fiotti, scannato come un capretto, trasalendo disse: "Ma così nun vale, nun m'hai dato manco er tempo de parlare!!". La lupa lo guardò amaramente e glie rispose: "Tu sarai puro er Re de l'animali, er più forte, er più regale, sarai puro un campione, ma stavorta ce stai a fà la fine der $%^&! ma che stavi a fa? un teatrino per la tua vanità? si davvero c'avevi fame, ce staveno tante artre prede, con cui potevì perde er tempo a parlà; la preda, è er mestiere suo, se spaventa, e porta riverenza, se glie parli t'ascolta sperando che l'arrisparmi, nun t'aggredisce perché pensa a come scampà da le tue armi. Ma io nun so' na' zebra, na' serpe o na' bestia cornutona, so na' Lupa: sai che vor di' da le parti mia "Lupa"? pè le prede vor dì terrore, è na parola forte e cupa, chi la pronuncia more. Si puro ancora nun l'hai capito, l'hai da capì: io nun so' preda, so' n' predatore, e c'ho fame de vittorie!". Così la Lupa, ch'era capitolina, vinse due a zero cor Lione, |
Eccomi di ritorno dopo una bellissima settimana passate tra le nevi del Trentino. Contrariamente alle aspettative di chi mi pensava un abominevole mostro delle nevi torno abbronzato come un bronzo di Riace, bello come il sole e pienamente soddisfatto della vacanza. Per quella gufetta che mi aveva augurato ghignando di cadere e farmi male mi duole comunicare la mia piena integrità fisica. Quest'anno nessun danno ai miei arti, sono un fenomeno e le mie articolazioni hanno retto alla grande. Marò quanto me la tiro, ma sono troppo contento. Si torna alla solita vita, vabbè fa niente. Ora cerco di recuperare un po le forze...Baci a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Ennesima perla di saggezza: HO IL DONO DELL'AMBIGUITA' |
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