Uniti vs. Parkinson

Blog dedicato alla malattia di Parkinson, allo scambio d'informazione, esperienze e consigli tra i propri malati. Arcadia era una provincia della antica Grecia. Con il passare del tempo è diventata il nome di un paese immaginario, creato e descritto da poeti e artisti, soprattutto del Rinascimento e del Romanticismo

IL MONDO HA UN'ALTRO ASPETTO SE SOFFRI PARKINSON

In Italia si ammalano 250 persone ogni 100 mila abitanti. Fra le cause attribuibili all'insorgenza della malattia (o sindrome) di Parkinson, ci sono sia i fattori genetici che l'esposizione cronica a idrocarburi, pesticidi, solventi e altre sostanze neurotossiche. Un altro dato sul quale riflettere è anche l'età di incidenza della malattia, solitamente dopo i 50 anni, con un picco tra i 59 e i 62 che si va sempre più abbassando, in alcuni casi al di sotto dei 40 anni. Un'età in cui il paziente vive la fase più produttiva della sua vita. Parkinson significa una realtà drammatica per il paziente e la famiglia. Chi assiste un soggetto affetto da Parkinson è talora schiacciato dal difficile compito di un'assistenza a lungo termine. Va aiutato con l'insegnamento di strategie di comportamento, facendolo dialogare con altri familiari di pazienti e con gli operatori

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L'altro lato del Parkinson »

Una persona, una storia

Post n°5 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da myownarcadia

Dicono i dottori che ogni caso di PK è differente da persona a persona.

Anche se mi sembra un scusa facile quando no sanno più che dire, qualcosa di vero ci deve essere a giudicare per il modo, il tempo e la forma come lo affronta ogni paziente.

Qual'è la migliore maniera di vivere con Parkinson?

C'è chi lotta senza tregua, c'è chi non lo accetterà mai, ci sono quelli che lo negano a se stessi e agli altri, molti si ribellano, qualcuno si deprime.... potrei continuare fino a esaurire lo spazio di questo messaggio.

Alla fine la domanda continua senza una risposta.

È accertato che lo stato d'animo influisce decisivamente nello sviluppo della malattia.

Una buona dose d'ottimismo e autostima aiuta a mantenere a bada i sintomi più evidenti.

Peccato che nessuno dei due sia disponibile in pasticche o già sarebbe in vendita nelle farmacie a più di 100 euro la scatoletta.

Conoscere, spiegare, raccontare, sfogarsi, tutto questo è utile e necessario.

Pero molto spesso l'unica cosa che chiediamo (malati e no) è essere ascoltati, nulla di più.

Sapendo che chi ti ascolta ti capisce e ti accetta. Non chiediamo molto di più.

Ed in mezzo a tanto "rumore", creedetemi, non è poco.

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Una persona, una storia

amoremio82 il 06/12/07 alle 22:11 via WEB

Eccomi....ti ascolto, ti capisco, ti accetto... Ti imploro di essere Ottimista... perke' sicuro ti allunga la vita...Se non lo sei fammelo sapere in fretta cosi faro' subito un corso accellerato per imparare l'arte dell'ipnosi.... in modo ke solo leggendo i miei commenti...ti arrivino dosi di ottimismo a piu non posso e ... al mio tre.... diventerai SORDO a chi ti dice ke i sogni non si realizzano, derubando le speranze del tuo cuore.... Ascolta il POTERE che hanno le parole che ascolti e che leggi di tutti coloro che come me sono ottimisti..... TVB LEA.

Rispondi

myownarcadia il 06/12/07 alle 22:24 via WEB

Nel mio caso sono ancora al principio del cammino. Di fronte al pessimismo della ragione oppongo l'ottimismo della volonta (licenza poetica). Se non fossi un ottimista antropologico non mi sarei imbarcato in questa ed altre iniziative solidarie. Grazie comunque per le tue parole. Le terrò da parte per i momenti bui.

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amoremio82 il 07/12/07 alle 00:24 via WEB

ehi....... nei tuoi momenti bui ci sara' il mio abbraccio.... come il tuo nei miei..... altrimenti ke amici saremmo???

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fastr il 07/12/07 alle 08:30 via WEB

Lea, sei stupenda... sono contento che il tuo livello di amicizia con Myo va verso la direzione e le affinità comuni alle vostre reciproche esperienze, a cui mi sono unito per continuare a stupirmi sull'effetto che la nostra umanità condivisa sta provocando in noi steessi e spero anche negli altri comuni amici... Myo, man mano che incontro i miei amici, scusami se lo faccio... ma sto chiedendo loro di dimostrarti solidarietà, anche chiedendo di entrare a far parte dei tuoi amici preferiti... Sono persone serie... accettale... io li conosco... come persone sensibili e credibili. Ma Forse tu questo lo avevi già capito.... Un bacio

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SWASSER il 07/12/07 alle 14:09 via WEB

una persona-una storia...1000persone-1000storie..ognuno cerca di gridare più dell'altro per raccontare la propria..ma nel rumore che ne esce fuori ci arrva solo un lieve eco o addirittura il suono sbatte ma non abbatte il muro dell'indifferenza..ci arriva ben poco anche se ognuno può imparare dalle esperienze delle altre 999 persone..ma sicuramente la tua è la più significatica.Piacere edivaD

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cocca2006 il 07/12/07 alle 15:51 via WEB

Mia zia ,Myo, mia zia soffre di PK da quando aveva 37 anni, e mia cugina 14... adesso sua figlia ha 41 anni, ha trascorso la sua vita dedicandosi a lei, lei che non è più voluta uscire di casa se non per andae a messa in posti dove nessuno la conosceva, lei che si è ostinata a voler che niente cambiasse nella sua ordinatissima casa (uno psicologo tempo fa mi ha detto che per molte donne la casa in ordine equivale ad una vita in ordine... fino a quando tutto brilla non può che andare tutto bene...)mio zio ha perso sua moglie 27 anni fa... hanno lottato tutti come leoni, per lei piuttosto che con lei... vorrei che le avessero fatto diagnosi oggi, ieri... avrebbe vissuto piuttosto che sopravvivere... questo per dire ( e non a nome mio ma anome dei miei cari) che è tremendo essere malati, ma altrettanto tremendo è stare accanto a chi lo è... un abbraccio:

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myownarcadia il 07/12/07 alle 16:10 via WEB

Per disgrazia una delle poche cose accertate, è che la predisposizione genetica influisce. Anch'io ho due casi in famiglia tutti nella rama materna. Io sono il terzo della lista. Oggi stesso pensavo dedicare un post a quello che una cara amica definisce come "L'altro lato del Parkison". Le persone che sono accanto ai malati prendendone cura sono le "vittime collaterali" di questa guerra, specialmente perchè la società non agevola affatto il suo disinteressato servizio. Un saluto

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