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Il genere del ciclostile

Post n°34 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da myotherworld

ciclostile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono fatti con il ciclostile, in genere non amo le generalizzazioni, ma pensando al mondo maschile al quale sembro essere predestinata, non mi viene alla mente niente di diverso che una marea di copie puzzolenti e sbavate, come quelle che uscivano da quel rullo alimentato ad alcool antenato della fotocopiatrice.
Ma come sei bella, come sei dolce, ma che frizzante, ma che simpatica, che passionale, che intelligente, che interessante...
Le parole, maledette parole... devo mettermi in questa testaccia che le parole sono e rimangono tali, differenziano molto spesso dal vero sentire.
Eppure la mia reazione di fronte a tali sproloqui è sempre la stessa, non sento affatto miei i complimenti che mi vengono rivolti ma, spesso, anzi sempre, ho un così disperato bisogno di affetto e di credere in una visione migliore di me stessa che ci casco come un salame lesso.
Il mio cuore tutte le volte dice, sì, sì questa è la volta buona, questo sì che è davvero interessato a me, questo sì è disposto ad accoglierti per come sono, questo sì che mi farà tornare a sognare.
Balle, enormi balle, mentono loro (forse per superficialità o forse per del sesso facile) e, ciò che è peggio, mento io a me stessa. Mi nascondo dietro a lusinghiere bugie, a sogni ad occhi aperti, al desiderio di amore ignorando qual è il mio sentire più vero e profondo.
Sono fondamentalmente convinta che l'essere umano sia completo solo in due ma anche che, affinchè questa completezza possa realizzarsi, è necessario essere ben piantati per terra.
Io invece vivo in un turbinio di emozioni, di vorrei ma non posso, di rimpianti, di dipendenze affettive e non; quindi non posso negare la mia parte di responsabilità ma cavolacci, merda, shit, ecchecazzo, possibile che non ci sia uno, dico uno, di normale!!!
C'è chi non si vuole impegnare, chi non si sente pronto, chi dice di essere ancora innamorato dell'ex, chi ha una vita troppo frenetica, chi si dice deluso ecc.
E questi sono i casi più "normali"; Emblematici invece quelli di chi è sposato ma il matrimonio non funziona più, chi ama la moglie ma ha bisogno di nuove emozioni, chi vuole un'avventura.
Il top però, a mio modesto parere, viene raggiunto da chi dopo averti lusingato, chiamato amore, dichiarata la volontà di fare di te la sua unica fonte di vita, abbracadabrà, sparisce nel nulla senza alcun tipo di spiegazione.
Questi sono di gran lunga i migliori perché lasciano spazio ad infinite ipotesi che nel mio caso capitolano (dopo ansia e mal di stomaco) nell'incolpare me stessa.
Basta, non ne posso più, ogni volta ne esco più sfiduciata e svuotata, meno lucidamente consapevole di me stessa e più triste.
Rami secchi da tagliare?! Forse qualcuno ce n'è e c'è stato ma la verità è che devo in qualche modo (che ancora non mi è chiaro) scendere in apnea dentro me stessa e riappropriarmi di me, solo di me!
Ecco, detto ciò, buona notte suonatori!!!

 
 
 
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