ASPETTANDOIL NATALE

POESIE DI NATALE


Ritorno per un dolce Natale Ada NegriDisse la madre: Lasciate socchiusa la porta, ch'egli verrà.Fu lasciata socchiusa la porta: egli entra, disceso dall'eternità.Per strade di neve e di fango gli fu guida la stella in camminonei cieli sol quando rinasce, dentro una stalla, Gesù Bambino.Riaccosta l'uscio in silenzio, appende in silenzio il gancio al mantello(fiori e bruciacchi di schrapnello nella divisa ridotta un brandello:ma ben calca sugli occhi l'elmetto, che la fronte non sia veduta,e siede, al suo posto, nel cerchio della famiglia pallida e muta.-Mamma, perché non ti vedo la veste di raso dal gaio colore?- E' in fondo all'armadio, è in fondo all'armadio:domani la metto, mio dolce amore.- Babbo, perché così curvo, perché tante rughe intorno ai tuoi occhi?- Son vecchio, ormai: vecchio e stanco; ma tutto passa, se tu mi tocchi:- Sorellina dal piede leggero, perché un nastro nero fra i riccioli biondi?- T'inganni, ha il colore del cielo, ha il colore dei mari profondi.Intanto, dalle campane della Messa di Mezzanottegigli e gigli di pace e d'amore fioriranno nella santa notte.Ed ecco al "Gloria" drizzarsi nell'alta e sottile persona il soldato,togliendo dal capo l'elmetto, piamente, con gesto pacato.Scoperta arderà in mezzo alla fronte l'ampia stimmate sanguinosa:corona di re consacrato, fiamma eterna, divina rosa.Ma sotto il diadema del sangue egli il capo reclineràcome chi nulla ha dato, come chi nulla avrà 
.VANGELO ARABO-SIRIACO DELL’INFANZIA In quel momento giunsero alcuni pastorie appena ebbero acceso il fuoco in grande allegriaapparvero loro armate celestiche lodavano e glorificavano Dio;e lo stesso fecero i pastori.E la grotta parve in quel momentosimile ad un tempio di un mondo più altopoiché voci celesti e voci terrestriglorificavano e magnificavanola nascita del Signore, Cristo. 
MESSA DI MEZZANOTTE  P. MastriC'era un silenziocome d'attesalungo la stradache andava alla chiesa:è fredda l'ariadi notte, in quell'ombralà, solitaria.C'eran le stellenel cielo invernale;e un verginalechiarore di neve,ma lieve e rada.C'era una siepenera e stecchitaparea fioritadi biancospino.E mi teneva(oh mio sogno lontano)mia madre per mano.E nella tiepidachiesa, che incanto!Fra lumi e un densoprofumo d'incensoe suono d'organoe voci d'incanto,ecco il Presepe,con Te, Bambino...
 Natale sulla terra Nicolas Arthur RimbaudDallo stesso deserto,nella stessa notte,sempre i miei occhi stanchi si destanoalla stella d'argento,sempre,senza che si commuovano i Re della vita,i tre magi, cuore, anima, spirito. Quando ce ne andremo di làdalle rive e dai monti,a salutare la nascita del nuovo lavoro,la saggezza nuova,la fuga dei tiranni e dei demoni,la fine della superstizione,ad adorare - per primi! - Natale sulla terra!