ASPETTANDOIL NATALE
Leggende Natalizie ,Tradizioni,Poesie dedicate al Natale
Post n°12 pubblicato il 02 Novembre 2009 da lucyma5247
In una notte tutta scura, Questa è una poesia che ho sempre sentito a casa mia, |
Post n°10 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da lucyma5247
La luce guardò in basso e vide le tenebre: |
Post n°9 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da lucyma5247
CHE REGALI FACCIO?
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Un regalo fatto… di festa? di una persona? Sono solo alcuni modi diversi in cui si può affrontare la kermesse dei regali che sta iniziando in questi giorni. (ed altri ancora), dipende da chi è colui o colei che riceverà il regalo, da quali rapporti ci sono con questa persona… da una cultura che esalta il consumo e l'utile come misura prevalente dei valori e degli scambi, da una cultura che svilisce il gratuito e commercializza ogni forma di incontro" (Card. Carlo Maria Martini) qualche domanda, per esempio: nell'ambito delle mie possibilità - mi ricordo di "farmi prossimo" per altre persone, aderendo a qualcuna tra le tante proposte che mi vengono fatte? in cambio (regalo, riconoscimento sociale, stima…) o riesco a donare gratuitamente, senza pensare se riceverò qualcosa o no? e dal luccichio delle vetrine o facendo attenzione al destinatario e ai suoi bisogni? dedicare una parte di questa somma a scopi più giusti? tenerezza, perdono? (specialmente se sono genitore)? Contano di più i soldi, la moda, la pubblicità o l'amore, l'attenzione, il rispetto? A questo punto… CHE REGALO CHIEDIAMO A DIO? Donaci un desiderio vivo di te, Donaci un cuore aperto Donaci uno sguardo riconciliato (Card. Carlo Maria Martini) |
Post n°8 pubblicato il 23 Ottobre 2009 da lucyma5247
Ogni bimbo che nasce è il segno che Dio non si è ancora stancato dell'umanità (Tagore Viola, la perla bianca di Chiara nata nel cuore della ricca Brianza ha davanti a sé iniziale di 25.000 euro. di Korogocho ha davanti a sé iniziale di soli 250 euro. Due mondi, due bimbe, divise da un invisibile muro di vetro. si "pappa" l'83% delle risorse mondiali. un miliardo di "esuberi umani" che devono accontentarsi dell' 1,4% delle risorse, consolata perché essi non ci sono più. Milioni di bimbi muoiono di fame, malattie, aids: gravi di un raffreddore, la prima elementare. Due mondi, due Natali. dei regali del consumismo degli affari. di domenica. meraviglioso "acquario" in cui guizzano costosissimi pesciolini esotici. che guardano affascinati l'acquoso ed esotico luccichio. il banchetto degli esotici pesciolini? infrangibile di bimbi affascinati spendere 750 miliardi di dollari. Un altro Natale non solo è possibile ma è urgente e necessario! con quel Bimbo che nasce in una mangiatoia alla periferia dell'impero, in mezzo agli altri volti scuri. indotto e incentivato a nonni, cugini, zii, nipoti per noi o che ci è più vicino.
tango di regali, in casa con amore e con le proprie mani, a raccontarci gioie e dolori e a riprendere confidenza con l'immaginario, celebrare insieme il fascino del Natale. diciamolo con fierezza, mettendo bandiere arcobaleno ai nostri balconi e camminando con uno "straccetto bianco di pace". vita che farà rifiorire la speranza di un altro mondo possibile. Coraggio, dunque, ci può ancora essere un Buon Natale! |
Post n°7 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da lucyma5247
La Vergine guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo volto è uno stupore ansioso che è comparso una volta soltanto sul viso umano. Perché il Cristo è suo figlio, carne della sua carne e sangue delle sue viscere. L'ha portato in grembo per nove mesi, gli offrirà il seno, e il suo latte diventerà il sangue di Dio. Qualche volta la tentazione è così grande da fargli dimenticare Dio. Lo stringe fra le braccia e dice: "Bambino mio". Ma in altri momenti rimane interdetta e pensa: lì c'è Dio, e viene presa da un religioso orrore per quel Dio muto, per quel bambino che incute timore... Questo Dio è mio figlio. E' fatto di me, ha i miei occhi, la forma della sua bocca è la mia, mi assomiglia. E' Dio e mi assomiglia. il suo Dio per sé sola, un Dio bambino che si può prendere fra le braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e ride. E' in uno di questi momenti che dipingerei Maria se fossi pittore. |
Post n°6 pubblicato il 21 Ottobre 2009 da lucyma5247
Forse siamo tutti un po' come Giovanni Battista in carcere: quando sorgono i dubbi, le ansie, abbiamo bisogno di conferme. intratteniamo relazioni, diamo qualcosa di noi stessi agli altri; poi sentiamo bisogno di qualcos'altro, qualcosa di cui non sappiamo dire il nome... quel "qualcosa", quel "qualcuno" è Dio? intima, viscerale. quasi annebbiamo questa esigenza. e la ricopriamo di cose da fare. A volte la riconosciamo, questa benedetta esigenza di Dio, ma è "troppo impegnativo" seguire le sue indicazioni. o meglio: alla prossima adorazione, al prossimo ritiro, al prossimo incontro associativo e di gruppo, al prossimo rosario, alla prossima condivisione spirituale, alla prossima confessione, al prossimo silenzio. Cioè lontano, dopo, mai. e nella realtà - parente del "mai"? È la nostra natura, siamo fatti così... noi abbiamo bisogno di segni, di essere scossi, di vederTi... sennò non Ti seguiamo. dentro di noi. Fa il testardo Lui. Lui risponde a modo Suo. Arriva, passa, bussa al cuore, continua a camminare. dalle comode poltrone dei nostri interessi, a spoltrirci dai comodi divani dei nostri divertimenti e narcisismi; a volte facciamo in tempo ad affacciarci dalla finestra del nostro cuore e Lo vediamo. Lui, Gesù, che ci passa accanto ed opera prodigi: alcuni vedono con occhi diversi la realtà, altri sentono finalmente la Sua Parola, i poveri in spirito si dicono beati, chi si dimenava negli stagni fangosi del peccato trova il coraggio e la forza di rialzarsi, di ripulirsi, di andare oltre. spalancarla, uscire per strada e gridare: "Aspetta, Gesù, aspettami! Faccio ancora in tempo a seguirTi? " . infinita dentro i nostri occhi. E si ferma. |
Post n°5 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da lucyma5247
Tre righe in tutto. straordinario della storia del mondo, Luca impiega tre righe. tenda in mezzo a noi". tre righe. aver lottato parecchio per resistere alla tentazione di dire di più. le nostre parole. la serie dei "Vangeli scomodi" con il racconto della natività, esclusivamente la tenerezza, la dolcezza e i pensieri più consolanti. di Luca, equivoco sentimentalismo, condanna per il nostro Natale gonfio di retorica, cattiva poesia, multicolori e commozione a buon mercato. un copione mastodontico e interminabile, imbottito di pacchianerie. tonnellate di sentimentalismi. discesa della Parola sulla terra. rompere quel silenzio che ci impacciava con gli scoppi di milioni di tappi champagne. |
Post n°4 pubblicato il 19 Ottobre 2009 da lucyma5247
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Post n°3 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da lucyma5247
Pierino sogna... sta andando insieme ai pastori e ai Re Magi verso la stalla quando si trova improvvisamente davanti a Gesù Bambino che giace nella mangiatoia. Pierino si accorge di essere a mani vuote. Tutti hanno portato qualcosa: solo lui è senza doni. regalo la mia nuova bicicletta, anzi il mio trenino elettrico". il tuo trenino elettrico. Dammi il tuo tema in classe!". tutto quello che è insufficiente, imperfetto. Per questo sono venuto nel mondo. Ma vorrei un'altra cosa ancora da te: la tua tazza del latte". portare tutto quello che si rompe nella tua vita. Io sono capace di risanarlo". cosa da te: vorrei la risposta che hai dato a tua mamma quando ti ha chiesto come mai si è rotta la tazza del latte". detto una bugia, quella volta. Ho detto alla mamma che la tazza era caduta per caso, ma in realtà l'ho gettata a terra io, per rabbia". "Portami sempre tutto quello che nella tua vita è cattivo, bugiardo, dispettoso e malvagio. Sono venuto nel mondo per perdonarti, per prenderti la mano e insegnarti la via". e... si meraviglia...
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Post n°2 pubblicato il 18 Ottobre 2009 da lucyma5247
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Post n°1 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da lucyma5247
Una volta gli animali fecero una riunione. La volpe chiese allo scoiattolo: "Che cos' è per te il Natale?". Lo scoiattolo rispose: "Per me è un bell' albero con tante luci e tanti dolci da sgranocchiare appesi ai rami". La volpe continuò: "Per me naturalmente è un fragrante arrosto d' oca. Se non c' è un bell' arrosto d' oca non c' è Natale". L' orso interruppe: "Panettone! Per me Natale è un enorme profumato panettone!". La gazza intervenne: "Io direi gioielli sfavillanti e gingilli luccicanti. Il Natale è una cosa brillante!". Anche il bue volle dire la sua: "E' lo spumante che fa il Natale! Me ne scolerei anche un paio di bottiglie". L' asino prese la parola con foga: "Bue, sei impazzito? E' il Bambino Gesù la cosa più importante del Natale. Te lo sei dimenticato?" Vergognandosi il bue abbassò la grossa testa e disse: "Ma questo gli uomini lo sanno?"
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