NEWS DA ALFONSINE

Ieri sera, come era prevedibile, ad accogliere i rappresentanti degli Enti Locali, della Regione Emilia Romagna, dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente e i rappresentanti della Società Stogit per discutere dell’impianto di stoccaggio per il gas che dovrebbe sorgere ad Alfonsine c’era un parterre d’eccezione composto da circa quattrocento persone tra cui in maggioranza alfonsinesi, ma anche da cittadini dei Comuni limitrofi quali Fusignano, Russi, Bagnacavallo, Lugo ecc…

Mentre la maggioranza degli alfonsinesi presenti, forze politiche comprese, erano intervenuti all’assemblea per ascoltare, cercare di capire e per porre domande ai relatori per meglio comprendere per poi assumere successivamente una propria personale posizione relativamente al progetto, una numerosa rappresentanza del Movimento 5 Stelle, assolutamente contrari alla realizzazione dell’impianto, fin dall’inizio, avendo anche maggiore conoscenza dei documenti fino ad ora a disposizione della cittadinanza, ha cercato di monopolizzare la discussione fino a trascendere fino agli insulti personali ai relatori presenti imputandoli di “raccontare bugie”, di “difendere solo gli interessi dello Stato e non dei cittadini” invitandoli “a dimettersi dai propri incarichi”. 

Al di là di questi pochi momenti di tensione i temi centrali della discussione sono stati quelli relativi soprattutto alla necessità di costruire ad Alfonsine un impianto di stoccaggio, alla sismicità indotta, alla subsidenza, alle emissioni inquinanti, all’impatto paesaggistico.

Partendo dal fatto che la maggioranza degli intervenuti al dibattito hanno premesso e dichiarato la loro sfiducia verso i rappresentanti delle Istituzioni presenti perché accusati di voler speculare sulla salute dei cittadini per difendere interessi superiori imposti da “giochi politici” già preordinati, tutti hanno espresso parere negativo indicando studi, relazioni emesse dai Ministeri e dalla Regione che convalidano le loro perplessità chiedendo ai Sindaci Raffaele Cortesi e Mauro Venturi di adoperarsi perché il Governatore della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, così come ha fatto il suo collega delle Marche, esprima negativo alla costruzione dell’impianto. Questo perché in sede di concessione del VIA (Valutazione di impatto ambientale) e delle altre concessioni il solo parere vincolante alla realizzazione o meno dell’impianto è quello della Regione interessata.

Importanza dell’impianto di stoccaggio. Ai cittadini che hanno contestato la necessità di realizzare impianti di stoccaggio quando, come sta accadendo oggi, il consumo di gas è in diminuzione, è stato risposto che l’Italia, che produce solo il 10% del suo fabbisogno e importa il 90% dai paesi produttori, deve essere in grado di far fronte ai picchi di richiesta di gas che potrebbero verificarsi. Alla contestazione di voler, invece, creare stoccaggi per speculare sul prezzo del gas, acquistandolo d’estate a prezzi più bassi e rivendendolo in inverno a costi più elevati, magari agli Stati limitrofi, nessuno dei relatori ha dato una risposta esauriente e soprattutto chiarificatrice.

Sismicità indotta. Ministeri e Regione hanno dichiarato che ad oggi non vi sono correlazioni fra l’attività degli impianti di stoccaggio e movimenti sismici. L’attività di questo tipo di impianti viene effettuata a profondità molto inferiori rispetto all’attività sismica che interesserebbe le faglie presenti sul territorio. Comunque per sicurezza e garanzia di controllo sono previsti monitoraggi continui (parametro 3.0) in modo da poter intervenire e fermare ogni attività qualora ve ne sia la necessità. Controlli demandati ad ARPA.

Subsidenza. “Partendo dal fatto che il fenomeno della subsidenza si misura in millimetri – ha dichiarato Paolo Severi, geologo della Regione Emilia Romagna rispondendo ai quesiti degli intervenuti – teoricamente non si prevede un peggioramento del fenomeno. Nelle zone limitrofe a pozzi già in attività di stoccaggio, in sei anni si sono registrati fenomeni di abbassamento e innalzamento del terreno pari a uno o due millimetri e quindi un minimo movimento che non prevede danni. Il monitoraggio relativo al fenomeno della subsidenza sarà effettuato in modo continuativo attraverso i satelliti.

Dichiarazioni dei partiti e movimenti politici. Nonostante in assemblea fossero presenti tutti i rappresentanti dei partiti e movimenti politici, solo tre si sono espressi. Gianni Babini referente di SEL, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle con la parola d’ordine “Disinneschiamo questa bomba ecologica e proteggiamo il nostro futuro!” si sono dichiarati contrari al progetto. Pattuelli Federico, capogruppo della lista  di minoranza in Consiglio Comunale “Pattuelli – Mercato Coperto” ha dichiarato di non essere al momento in grado di esprimere un preciso giudizio in merito in quanto occorre approfondire meglio e ulteriormente tutte le dinamiche che comporta il progetto. Tutti gli altri partiti non si sono espressi in merito.

Creazione di un movimento “contro l’impianto”. Alcuni alfonsinesi fra cui Luciano Lucci, Claudio Fabbri, qualche membro del Movimento 5 Stelle, seppur con sfaccettature e motivazioni diverse hanno avanzato l’idea di creare al più presto un “movimento di lotta apartitico” per contrastare la realizzazione dell’impianto di stoccaggio. Idea che a subito riscosso un certo interesse fra i presenti all’assemblea.

La discussione continua. “E’ nostra intenzione – ha dichiarato al termine della serata il sindaco di Alfonsine, Mauro Venturi – continuare la discussione ed il lavoro di approfondimento e confronto con la popolazione iniziato con questa assemblea. Quando il progetto di Stogit sarà meglio e più approfonditamente valutato dai Ministeri di competenza e si avranno ulteriori informazioni e delucidazioni in merito faremo un altro incontro. Nel frattempo come Istituzioni locali continueremo ad operare per garantire il benessere dei nostri cittadini e terremo informata la cittadinanza al fine di costruire un percorso comune di intervento e discussione privo, però, di preconcetti.”