NEWS DA ALFONSINE

Da tempo gli alfonsinesi sanno che l’Amministrazione comunale ha l’intenzione di alienare la ex scuola materna “Adige Samaritani” sita nel centro cittadino praticamente a fianco del Polo scolastico di via Murri. Come sempre accade in questi casi le “voci di paese” si sprecano. C’è chi è assolutamente contrario alla vendita dell’immobile e propone una ristrutturazione da parte del Comune per poi utilizzarlo come centro culturale e ricreativo per giovani e anziani, c’è chi prevede per la ex scuola un futuro simile all’ex mercato coperto che sta cadendo tanto si è deteriorato in attesa di essere venduto. Infine ci sono coloro che, in modo alquanto aleatorio, avanzano ipotesi che vi sia già un compratore ben definito e cioè il Conad di Alfonsine con cui l’Amministrazione starebbe trattando sotto banco un’intesa di vendita.

“E’ noto a tutti – afferma l’Assessore ai lavori pubblici e vice sindaco, Pietro Vardigli – che è nostra intenzione vendere l’ex asilo ‘Samaritani’, è scritto nel Piano delle Alienazioni allegato al Bilancio preventivo 2013, approvato dal Consiglio Comunale e nel suddetto Piano è indicata anche la cifra a base d’asta di 800.000 euro, valutata con perizia tecnica dal nostro Ufficio Lavori Pubblici, essendo a carico dell’acquirente anche i costi di demolizione e smaltimento eternit. Mi sembra una cifra ragguardevole e che fa gli interessi in primo luogo dei cittadini di Alfonsine, particolarmente in questi tempi di vincoli da Patto di Stabilità.”

Come ha spiegato l’assessore, essendo l’area dell’asilo ‘Samaritani’ classificata nel RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) come AUC5, in cui le trasformazioni urbanistico-edilizie sono da assoggettare a POC (Piano Operativo Comunale), l’Amministrazione comunale ha appena richiesto di inserire la stessa area operativamente nel primo POC fissandone l’utilizzo come destinazioni residenziali e/o commerciali e quindi l’eventuale vendita seguirà le procedure e i tempi del POC cioè adozione, osservazioni, approvazione probabile nel 2014.

“L’Amministrazione comunale ha scelto di vendere tale area – spiega Vardigli – che non è più utilizzata come scuola da parecchi anni, per diversi e a mio avviso validi motivi: perché l’edificio non è più economicamente recuperabile per caratteristiche costruttive e di consumo energetico; perché tenere un’area di tale valore in modo improduttivo è un costo insopportabile, soprattutto di questi tempi; perché la sola demolizione e smaltimento dell’eternit ha un costo superiore e 50mila euro; perché l’utilizzo più idoneo ipotizzabile, cioè quello di impiegarla per il necessario ampliamento dell’asilo nido ‘Cavina’ è stato risolto con buona qualità per l’utenza e grande risparmio economico per il Comune, con la costruzione del moderno e funzionale asilo ‘Pappapero’: Infine, perché altre scuole non si ipotizza a breve sia necessario costruire nella stessa area, essendo più funzionale un ampliamento eventuale del Polo scolastico ‘elementari e medie’ in adiacenza e in collegamento diretto con la parte già esistente.”

L’Assessore Vardigli annuncia che la vendita verrà effettuata a breve, tramite bando aperto a tutti, al miglior offerente a partire da 800mila euro in aumento, con destinazioni residenziali e/o commerciali. Queste ultime secondo il piano regolatore che prevede superfici di vendita massime di 1.500 metri quadri.

“Quindi non ci sono patti segreti – sottolinea con forza l’assessore – tutti possono partecipare alla gara a pari condizioni. Sappiamo che c’è interesse di più gruppi, tra cui il Conad, ai quali, su loro richiesta, l’Amministrazione comunale ha fornito e fornirà le necessarie informazioni. Credo che le risorse che da ciò possono essere ottenute siano utili per finanziare l’ampliamento del Polo scolastico (nuove aule, laboratori ecc.), che è uno degli obiettivi programmatici di questa Amministrazione.”