Post n°134 pubblicato il 23 Marzo 2014 da donatellagen
La lista civica 'PER ALFONSINE' ha comunicato i recapiti presso cui contattare Laura Beltrami, candidata Sindaca alle prossime elezioni amministrative di Alfonsine. E.mail: peralfonsine@libero.it Gruppo su facebook: "PER ALFONSINE" Lista civica Laura Beltrami Sindaca Indirizzo gruppo facebook: peralfonsine@groups.facebook.com Cellulare: 334-9739336
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Post n°133 pubblicato il 21 Marzo 2014 da donatellagen
Si chiama “PER ALFONSINE” ed è la nuova lista civica che si aggiunge al panorama elettorale per le prossime elezioni amministrative di maggio ad Alfonsine. Al ruolo di candidata Sindaca è stata chiamata Laura Beltrami, attuale capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale.
La lista è composta da uomini e donne che, come si legge nella nota stampa diramata ieri, “hanno a cuore le sorti di Alfonsine, persone provenienti da varie posizioni politiche di centro sinistra o che, semplicemente, ritenendo carente l’operato dell’attuale Amministrazione, si sono unite per dare il proprio contributo affinché la qualità di vita del paese migliori.”
“I punti sui quali punterà il programma elettorale della nostra lista civica, la cui elaborazione è appena iniziata, sono principalmente quattro – dichiara Laura Beltrami – riappropriarsi della democrazia che abbiamo perduto entrando a far parte dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna; incentivare sul territorio la “Sicurezza” ora quasi inesistente; difendere ed incentivare i diritti degli alfonsinesi ai Servizi Sociali e nella Sanità; salvaguardare il territorio e l’ambiente.
Questi, al momento, i punti su cui stanno lavorando i componenti la lista, nella consapevolezza che i problemi che affliggono le frazioni ed il forese non sempre coincidono con quelli del centro del paese e che quindi meriteranno una specifica riflessione che andrà ad arricchire le proposte che ‘PER ALFONSINE’ sottoporrà e proporrà ai propri concittadini.
Simbolo della lista, in fase di elaborazione, sarà un cerchio con al centro tre foglie di edera stilizzata, colorate rispettivamente di verde, bianco e rosso in riferimento al Tricolore italiano e sotto le foglie, a semicerchio, il nome della lista ‘PER ALFONSINE’ in azzurro, colore simbolo della città leonina.
La sede della lista è situata presso la sala “EDERA” in P.zza x Aprile 1, gentilmente concessa dalla Cooperativa Culturale “M.Angeloni”.
“Chi volesse darci dei suggerimenti, sottoporci proposte ed idee nuove – conclude Beltrami – oppure incontrarci può contattarci telefonando al 334-9739336”.
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Post n°132 pubblicato il 19 Marzo 2014 da donatellagen
Il PRI di Alfonsine ha deciso di ritirarsi dalle elezioni amministrative di Alfonsine. Ecco le motivazioni del Segretario comunale Aldino Silvano Pasquali << Il Partito Repubblicano Italiano di Alfonsine, preso atto che nell’ultimo Consiglio Nazionale tenutosi a Roma il 15 marzo 2014,il Segretario nazionale, dimissionario da poco tempo, si è fatto eleggere “Presidente” del partito, stravolgendo lo statuto che ben sottolinea le differenze formali e sostanziali tra segretario e presidente,prende le distanze dall’attuale dirigenza incapace sul piano politico, fallimentare sul piano gestionale ed economico patrimoniale,responsabile di avere cancellato la presenza politica ultracentenaria del PRI e di averne infangato l’immagine, NON vuole essere identificato con l’immagine negativa del partito nazionale , di conseguenza, pur avendo già data per presente la lista PRI alle prossime elezioni amministrative ad Alfonsine , NON concorrerà alla tornata elettorale di maggio.>> |
Post n°131 pubblicato il 18 Marzo 2014 da donatellagen
Ricevo e volentieri pubblico il comunicato della LAIGA |
Post n°130 pubblicato il 11 Marzo 2014 da donatellagen
Amiche sempre care, possiamo essere desolate, ma i presupposti dei femminicidi sono complessi. Pur essendone consapevoli, crediamo ancora che il fidanzato che ci ha dato uno schiaffo sarà un buon marito. Lo scarto da 335 "no" a 344 (e da 227 "sì" a 214) nel respingere due emendamenti a beneficio del genere segnala che gli uomini non hanno paura della nostra emancipazione ma dell'attentato al loro potere, che incomincia nella coppia e finisce nel diritto. Purtroppo anche molte giuriste (tutte studiamo sugli stessi libri e applichiamo le stesse leggi) sono d'accordo con la condanna delle "quote rosa", termine orrendo, non inventato da noi. Prima o poi dovremo fare i conti con l'interpretazione della Costituzione e rivendicare che il "sesso" dell'art. 3 deve essere giuridicamente inteso come "genere" (e i generi sono fondanti di tutte le differenze sociali, non possono esserlo delle discriminazioni attualmente riconosciute in diritto). Bisognerà affrontare una contraddizione consapevolmente voluta da parlamentari donne e uomini di tutte le parti nel riformare l'art.51, il 7 marzo 2002, quando un voto plebiscitario convalidò l'omaggio alle donne del governo Berlusconi autore della riforma: "la Repubblica favorisce le pari opportunità" per l'accesso alle cariche elettive. Eh no, mie care: la Repubblica non doveva favorire ma "garantire", non le pari opportunità, ma i "pari diritti". Perché, tra l'altro, siamo il 52 % dell'elettorato e la maternità (o la non-maternità) non è ancora un diritto e, anche se la legge ci eroga benefici, siamo percepite come cattivi lavoratori se restiamo incinte. Disgraziatamente gran parte del mondo femminile si riconosce negli stereotipi familisti e mediatici, ignara di essere un "genere" e non una variante biologica. L' emendamento respinto con lo scarto aumentato (poi nuovamente abbassato per il terzo emendamento che si accontentava del 60 %) era relativo alle quote per i capilista. Era "il" punto nodale. Infatti il 50/50 di governo non sposta quasi nulla: se una di noi va a Bruxelles a discutere la situazione ucraina, importa poco che sia un ministro o una ministra. Ma è dal basso che si può eliminare il pregiudizio che le donne non votano le donne e incominciare la risalita. E non partendo dalle preferenze (che possono diventare clientelari, mentre poche donne hanno i mezzi e perfino la voglia delle pratiche mercantili), ma su chi è in testa alle liste. Sarebbero accontentati anche i meritocratici: le donne sono più affidabili per capacità e dedizione. Finora, tuttavia, le grandi città, le regioni, le segreterie di partito sono o maschili o affidate a donne scelte perché stanno dentro il modello neutro. Quindi brutta giornata quella di ieri. Ma illuminante. Speriamo che il femminicidio cessi, almeno quello istituzionale; per rispetto dello spirito di una Costituzione che deve viaggiare nel tempo accrescendo la democrazia. Giancarla Codrignani |
Inviato da: jorke88
il 22/11/2014 alle 10:08
Inviato da: calupo0
il 04/12/2013 alle 10:48
Inviato da: calupo0
il 11/10/2013 alle 17:57
Inviato da: pleplex
il 22/09/2013 alle 00:06
Inviato da: rfabbri
il 01/07/2013 alle 16:45