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NOCERA UMBRA

Ricostruire le scuole. La cittadinanza consapevole è l'arte di saper valutare le cose secondo buon senso e criticità costruttiva. E' conoscenza, partecipazione e soprattutto attenzione per la cosa pubbblica.

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IL COMITATO INFORMA. ESITO INCONTRO OSSERVATORIO REGIONALE SULLA QUALITA' DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE E NOI.

Post n°19 pubblicato il 09 Febbraio 2010 da vivanoceraumbra
 

Lunedì 08/02/2009 alle ore 11:30, presso la sede Regionale di Piazza Partigiani, il comitato ha incontrato l'osservatorio regionale sulla qualità delle strutture scolastiche.
Erano presenti, oltre il Comitato (nelle persone di Pesciaioli Giuseppe, Luisa Micheli, Claudia Agretti e Sandro Luzi), l'amministrazione comunale di Nocera Umbra, nelle persone dell’Assessore Enzo Animobuono, il Dirigente all’Urbanistica Amelia Toni e il Dirigente ai Lavori Pubblici Alvaro Carboni oltre a due tecnici della Sezione urbanistica.
Ha aperto la discussione il Presidente dell'Osservatorio Ing. Merini.
Lo stesso Ingegnere ha precisato che questo è il primo incontro in assoluto che l'Osservatorio fa su un progetto ancora da realizzare e come questo si inserisce in un'ottica di valutazione preventiva ad eventuali danni o problemi che potrebbero verificarsi su strutture pubbliche quali le scuole, anche in ottemperanza delle nuove norme sull'edilizia scolastica emanate a seguito dei tanti eventi drammatici quali San Giuliano e Torino.
Le osservazioni che il Comitato Civico Ricostruire le Scuole ha portato all'attenzione dell'Osservatorio, sono state quelle già descritte all'interno della relazione geologica presentata insieme al progetto di variante al prg e dove si identifica il sito di ricostruzione delle scuole.
La relazione geologica è stata discussa portando elementi valutativi basati sulla memoria storica della Zona San Felicissimo, rammentando come la stessa era originariamente un luogo molto impervio che con il tempo è stato riempito con detriti di ogni genere senza una programmazione idonea a predisporre un adeguato drenaggio delle acque reflue e quelle sotteranee che riaffioravano a valle della zona, creando situazioni paritetiche a zona paludosa.
Per il Comune di Nocera è intervenuto l'assessore Animobuono che ha sollevato dubbi sulla legittimità dell'incontro e ipotizzando, quindi, la illegittimità dell'Osservatorio rispetto alla problematica in discussione.
Il Presidente dell'Osservatorio ha subito replicato affermando che tale riunione è in linea con un'idea di dover prevenire gli incidenti piuttosto che intervenire a danni già conclamati e pertanto, anche alla luce della nuova normativa antisismica (adottata dalla Regione Umbria il 19 gennaio 2010 con atto n. 367, che ha assunto una più netta e chiara severità dei parametri edificatori, tale riunione è configurabile con gli intenti che la legge attribuisce all'Osservatorio stesso.
L'Assessore Animobuono ha lamentato che il Comitato Ricostruire le Scuole non ha mai inviato al Comune di Nocera Umbra, le proprie osservazioni e che l'amministrazione non è stata adeguatamente informata sulle motivazioni delle eccezioni fatte sull'ipotesi San Felicissimo.
Tale affermazione è stata prontamente respinta in quanto si è ribadito che il Comitato ha chiesto già dal 26/11/2009 di incontrare l'amministrazione comunale e che la stessa non ha mai risposto al nostro invito, come dimostrato dalla lettera protocollata nella medesima data di cui sopra.
Anzi è stato ribadito che l'unico momento di incontro è stato nell'assemblea pubblica del 16/01/2010 organizzata e promossa dal Comitato Civico Ricostruire le Scuole, disertato proprio dagli Assessori competenti che si sono rifiutati di intervenire e come, anche a seguito dell'iniziativa del Sindaco di inserire il Comitato nel Gruppo di lavoro, è stata attuata una politica di esclusione del Comitato tanto da non inserirlo e pertanto con il rifiut di ascoltare le ragioni in opposizione al progetto.
L'intervento del Dirigente Carboni Alvaro è stato chiaro nell'individuare che la decisione di ricostruire le scuole in zona San Felicissimo è una volontà politica e che a lui spetta solo il compito di verificare la esecuzione dell'opera, mentre la competenza della decisione spetta al Dirigente all'Urbanistica Amelia Toni.
Lo stesso Carboni si è dichiarato disponibile a rivedere l'intero progetto e nel caso di abbandonarlo se non ci sono le condizioni idonee per l'edificazione della scuola.
In conclusione ha ribadito che tale progetto è una volontà politica in capo all'amministrazione.
L'intervento della Dirigente Amelia Toni non ha soddisfatto i requisiti della domanda iniziale che le è stata rivolta in merito al fatto se tale scelta a sua firma e quindi a sua responsabilità, è idonea a soddisfare i requisiti di sicurezza e affidabilità, affermando che la relazione del Tecnico è, a suo dire, sufficiente a garantire i parametri di cui sopra.
Affermazione smentita dall'intervento del responsabile regionale sull'urbanizzazione che ha invece ribadito che è solo ed unicamente il comune di Nocera Umbra ad avere la responsabilità sulla fattibilità dell'opera e spetta all'ufficio tecnico e non al progettista di verificare se il sito di San Felicissimo è idoneo alla costruzione della scuola. In definitiva è solo ed unicamente il Comune che garantisce attraverso una documentata relazione che la zona sia idonea e sicura.
Lo stesso Dirigente ha ribadito che la Provincia non ha nessuna responsabilità nè autorità, si limita solo a registrare la variante al piano regolatore sul cambio di destinazione d'uso e non anche all'approvazione del progetto della scuola come invece continuano a dire gli Assessori Mirti, Animobuono e il Sindaco.
Molto esaustivo l'intervento del Sindaco di Bevagna Bastioli (nonchè Consigliere Provinciale e coofirmatario di una mozione in Consiglio Provinciale sulla questione e rappresentante dell'Anci all'interno dell'Osservatorio Regionale sull'edilizia scolastica) che ha sottolineato l'importanza della prevenzione e della buona prassi di verificare prima e non dopo la fattibilità dei progetti, in quanto la sicurezza e la vita dei bambini vengono prima di ogni volontà politica; ha inoltre ribadito che le esigue risorse economiche a disposizione dei Comuni, esigono una attenta valutazione opportunamente corredata da un'indagine qualificata che tolga ogni dubbio su ogni eventuale problema. Quindi è ovvio che la relazione geologica a corredo del progetto per la Zona San Felicissimo, essendo lacunosa e sollevando dubbi ed incertezze, non
può essere elemento utile per dirimere ogni dubbio in merito. Pertanto ha invitato l'amministrazione Comunale ha effettuare nuove indagini che escluda ogni possibile pericolo e solo dopo arrivare alla stesura del progetto; per quanto riguarda la competenza della provincia ha ribadito l'evidenza normativa che non vede la Provincia responsabile delle decisioni del Comune ma si limita alle proprie competenze che sono una mera registrazione della volontà dell'Amministrazione di decidere dove e come fare le scuole.
L'intervento del Dott. Margasini, per conto della Regione, ha fatto il punto della situazione ribadendo, come aveva già fatto Bastioli prima di lui, l'importanza del dialogo tra l'amministrazione e i cittadini evidenziando come in questo caso non è certo avvenuto. Il fatto, dice Margasini, che siamo in una situazione normativa che non consente nessuna sottovalutazione degli aspetti finora evidenziati dal comitato anche alla luce di una più severa legiferazione a livello nazionale, entrata in vigore il 1 luglio 2009 a seguito degli eventi sismici dell'Abruzzo e recepita con normativa regionale del 19/01/2010, che ci pone di fronte ad un'accurata analisi anche in forma preventiva di tutto ciò che è conseguente alle scelte edificatorie in zone sismiche.
L'auspicio rivolto alla amministrazione comunale è quella di dialogare con il comitato e di rivedere il progetto in virtù della normativa entrata in vigore.
Fin qui i fatti, le considerazioni a cui perveniamo sono le seguenti:
Abbiamo capito, senza ombra di dubbio, che l'approccio dell'amministrazione comunale rispetto ad un così delicato problema è stato molto superficiale e a dir poco sconsiderato, non avendo ponderatamente valutato ogni aspetto legato alla eventuale costruzione, tra cui la sicurezza, i costi e la pianificazione urbanistica dell'intera area avendo omesso gran parte della stessa in quanto scorporata in due, quella dove attualmente insistono le scuole e quella dove è attualmente collocato il Centro Commerciale.
Il perchè di questa divisione non si è capito dato che nell'intervento della Toni (Dirigente dell'Urbanistica del Comune) sembrava che l'intera operazione più che valutare la fattibilità o meno della costruzione dell'edificio scolastico, era indirizzata al recupero dell'area definita brutta e a ridosso della città; ma se così è, perchè allora si è volutamente diviso in due l'intera area San Felicissimo? Perchè se è vero che la zona va risanata, andava vista nella sua interezza e non nel particolare.

E perché, considerato che l’amministrazione deve varare il nuovo piano regolatore, non si è provveduto ad incorporare la zona San Felicissimo finalizzata al recupero dell’intera area?

Così facendo il comune poteva risparmiare gli oltre 19.000 euro che sono stati necessari per la relazione geologica e che allo stato attuale non sembra soddisfare i requisiti di affidabilità e sicurezza del sito San Felicissimo, menchemeno l'economicità dell'opera.
L'amministrazione Comunale, a parte l'intervento di Carboni Alvaro (Dirigente dei Lavori Pubblici) ci è sembrata navigare senza una direzione precisa e senza neanche la consapevolezza di cosa sta facendo. Decisamente incongruente l'intervento dell'Assessore ai lavori pubblici Animobuono, che si ostinava a perseverare sulla necessità di continuare nella decisione di costruire in tale zona perchè autorizzati dalla Provincia malgrado più interventi avevano ribadito che la provincia non decide assolutamente nulla rispetto alla zona individuata dal Comune.


Nel complesso ci riteniamo più che soddisfatti dell'incontro per varie ragioni, tra cui:
1. le nostre osservazioni rispetto al fatto che la relazione geologica non garantiva una sicurezza più che certa per la costruzione di una scuola, erano fondate e pertanto non siamo dei visionari;
2. la zona individuata non è propriamente adatta, non lo diciamo noi ma la normativa vigente;
3. il metodo adottato dall'amministrazione comunale non è stato idoneo a garantire una visione generale del problema e non ha individuato nessun criterio di intervento finalizzato alla miglior soluzione.
4. Siamo molto soddisfatti che il Comitato, senza speculazioni politiche, è riuscito ad evitare alla città di Nocera Umbra l'ennesimo imbarazzante salto nel vuoto a spese della comunità. 
E altro punto di orgoglio è quello di aver dimostrato che la nostra competenza e correttezza.
Vogliamo ringraziare sentitamente tutto l'Osservatorio Regionale sulla qualità delle strutture scolastiche per la pazienza, il rispetto e l'altissimo senso di responsabilità dimostrato e per la competenza degli interventi dei vari responsabili. Un esempio di ottima efficienza del Servizio Pubblico al servizio della cittadinanza.    Un pò della Democrazia di Atene di 2.500 anni fa, è arrivata fino a noi. Quindi un sentito grazie.

Nocera Umbra 08.02.2010.

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