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IL PAPA E LA CARNE

Post n°15 pubblicato il 07 Ottobre 2013 da notimarde
 
Foto di notimarde

  

AVVISO A VEGETARIANI, VEGANI, ETC…, ETC…

 

"...e mangiate un po' di carne!" raccomanda alle suore (clarisse credo), Papa Francesco, in visita ad Assisi.

 

Ma vi rendete conto? Con lo stesso affetto di mia nonna preocupata per la salute dei nipoti, il Papa in persona esorta le sue suore a mangiare un po' di carne! La genuina semplicita' dei Suoi sentimenti Gli suggeriscono una frase banale, ma paradossalmente rivoluzionaria in una societa' dove chi la spara piu' grossa e'subito al centro dell'attenzione, indipendentemente dall'irragionevolezza della sparata.

 

Non dice "mangiate vegetariano", ne' "mangiate vegano"; dice "mangiate un po' di carne"! Non "abbuffatevi di carne", ma un "po' di carne"!

 

Il buon senso istintivo di questa esortazione relega a mere e sterili eccentricita' quelle esotiche diete con le quali il dilagare di strane mode alimentari tenta di intimidire tutti noi che, molto prosaicamente, nutriamo i nostri corpi con "un po' di carne".

 

Quale esplosione di buon senso questa modica quantita' della raccomandazione del Papa! Spiega che la carne non e' preponderante nell'alimentazione e quindi afferma, molto semplicemente, che l'uomo e' onnivoro e che, data la moderazione contenuta nell’appello, il consumo di carne non costituira' mai una minaccia all'ecosistema del pianeta. Non solo, ma da quella parsimonia emerge la consapevolezza di quanto sia di difficile digestione l'assimilazione di questo alimento. E infatti, da tempi immemorabili, l'uso del fuoco per cuocere ingredienti indispensabili alla salute umana, rappresenta una consuetudine primitiva, ancestrale.

 

E' straordinario come una frase, un intercalare di un discorso condito di buonsenso, possa ridicolizzare mode e manie utilizzate da una tambureggiante pubblicita' per orientare verso comportamenti piu' costosi!

 

 

 

 
 
 

CHIMERA

Post n°13 pubblicato il 01 Ottobre 2013 da notimarde
 
Foto di notimarde

 


IL FUTURO E’ UNA CHIMERA?

A tutti i blogger di libero.it Buon Giorno! Siete davvero ammirevoli! Frequento questo sito da poco prima dell'estate 2013 e, dopo un’iniziale diffidenza, la civile convivenza diffusa in questa nostra comunita' mi ha rinfrancato. Dedico poco tempo all'esplorazione dei vari post e lo faccio in modo casuale, con un'unica costante: inizio da coloro che hanno avuto la cortesia di visitare il mio glob e, da questi, mi allargo in cerchi concentrici.
Rarissime parolacce o espressioni offensive. Invece, sistematicamente,  buon gusto, poesie, eloquio corretto, linguaggio fluente, belle immagini, etc... Insomma, sulla forma nulla da ridire, ma veniamo ai contenuti (miei compresi naturalmente):

EBBENE, QUESTI BLOG RONZANO INTORNO AI NOSTRI OMBELICHI! EH SI! SIAMO IMMERSI IN RICORDI, FRUSTRAZIONI, AMAREZZE, AMORI, CRISI, RIMPIANTI, DEPRESSIONI, ETC... ETC...

Gente! Usciamo dal guscio! Fuori, un'intera nazione attraversa la crisi piu' critica della propria esistenza! Non e' un'iperbole, ma la cruda verita'. Certo, numerose sono state le vicende tragiche che hanno coinvolto gli italiani, ma questa e' la prima volta in cui siamo esposti alle intemperie della storia (la globalita’) privi di un qualunque progetto, di una qualunque visione dell'avvenire (giusta o errata, non importa) che valga la pena di impegnarsi, lottare, stringere i denti, sacrificarsi, agire.
Quale modello abbiamo per l'avvenire dei nostri figli, delle nostre donne se siamo uomini, dei nostri uomini se siamo donne? Non mi venite a raccontare la favola della decrescita, del ritorno alla natura bella, buona, amica. Non sono nemmeno disposto, in nome del dio mercato e della buona ragione del piu' forte, ad abbandonare  conquiste sociali che sono ormai parte della nostra vita. Chiedo, a tutti noi:

COSA PENSIAMO DI OGNUNO DEI PROBLEMI CHE, OGGI, DOVREBBERO ASSILLARE I NOSTRI PENSIERI? QUALCUNO HA UN PROPRIO ELENCO DI QUESTI PROBLEMI?

 
 
 

INDICE DEI POST DEL BLOG

Post n°11 pubblicato il 09 Settembre 2013 da notimarde
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INDICE CRONOLOGICO DEI POST

- FISIME O NON FISIME

- FISIME PER UNA LINGUA MODERNA NON BASTARDA

- FISIME DA INFILTRATI NELL'IDIOMA DI DANTE

- ABBASSO VEGETARIANO

- NOOR SULTAN NAZARBAYEV

 

 
 
 

NOOR SULTAN NAZABAYEV

Post n°10 pubblicato il 09 Settembre 2013 da notimarde
 
Foto di notimarde

NOOR SULTAN NAZARBAYEV

L'episodio dell'estradizione-rapimento della signora Shalabayeva mi ha riportato alla mente un episodio del periodo lavorativo, che mi ha convinto che il signore NAZARBAYEV sia una persona colta e di buone letture, un appassionato di Orwell e del suo 1984, suo manuale preferito del perfetto dittatore.

Intorno alla meta' degli anni '90, l'ente mondiale regolatore dei trasporti aerei, la IATA, decise di migrare dalla telegrafia alla trasmissione dati e percio' di dotarsi di una rete avanzata dedicata al traffico dei messaggi di sua competenza e, a questo scopo defini' un proprio protocollo a commutazione di pacchetti, il CIDIN, molto simile all'X25. Con una certa gradualita', gli aeroporti civili dovevano adeguarsi. I messaggi da veicolare su questa rete sono estremamente importanti per la sicurezza e per il buon funzionamento del traffico aereo mondiale. Indipendentemente dagli scali in un determinato paese, sono innumerevoli i corridoi aerei che ne occupano i cieli. Allora, il flusso informativo che precede, a terra, l'itinerario di ogni velivolo presente nello spazio aereo del Kazakistan era gestito da una batteria di PC collegati alla rete telegrafica (50-150 bit/sec).

La societa' OLIVETTI mise a punto un prodotto costituito da nodi di rete e da centri di message switching 'non stop', compatibili con le severe norme della IATA. La fase progettuale coinvolse la collaborazione della AEROFLOT, la compagnia di bandiera russa. Questo doveva essere l'asso nella manica per la commercializzazione del sistema: essendo il russo lingua comune a tutti i paesi ex satelliti dell'URSS, questi avrebbero potuto modernizzare le proprie infrastrutture risparmiando le spese di nazionalizzazione del pacchetto.

Dopo la Russia, dove sono stati installati ben sette di questi centri CIDIN, il primo paese di una serie, che si sperava lunga, di ex membri dell'Unione Sovietica, ad acquistare il prodotto e' stato il Kazakistan.

Il materiale era stato trasportato da Ivrea ad Alma Ati, assemblato, installato, collaudato, caricato e collegato;  tutto il centro, nuovo di zecca, in funzione ed il personale, rivelatosi di rara competenza, addestrato; la squadra di specialisti italiani presente per supervisionare la partenza. Non si aspettava altro che la data dell'inaugurazione.

Colpo di scena! Lo sponsor politico dell'intero progetto cadde in disgrazia presso il padrone di quel paese, il signor Noor Sultan Nazarbayev: il centro, fatturato e  pagato, andava disfatto; si tornava alla vecchia batteria di PC! Invano gli italiani suggerirono di trasferire la responsabilita' dell'infrastruttura sotto l'egida di un personaggio che godesse della fiducia del Presidente. NOSSIGNORE! DEL DECADUTO VA CANCELLATO TUTTO, IMMAGINE,  REALIZZAZIONI, DISCORSI, PRESENZA, PENSIERI. TUTTO INSOMMA, NEL PIU' PURO STILE ORWELLIANO!

 
 
 

ABBASSO VEGETARIANO

Post n°7 pubblicato il 30 Agosto 2013 da notimarde
 
Foto di notimarde

 

Ho appena letto sul blog di un convinto vegetariano lo scritto del Prof. Umberto Veronesi (che ammiro molto pur non condividendo tutto quello che dice) che riproto sotto e che mi ha spinto a proporre la mia convinta natura di carnivoro. Non intendo imporre le mie opinioni, ma solo proporle.
Essere vegetariano suscita perplessita' che, approfittando dello scritto del Prof. Umberto Veronesi, tentero' di formulare, seguendo il suo ordine mentale:
1 - Mangiare carne non comporta assenza d'amore. Utilizzare genericamente la parola "amore" crea confusione: amare comporta affetto, attaccamento, tenerezza, attrazione sentimentale; tutti sentimenti che riesco a provare per un determinato individuo, non per un'intera specie; quanto poi alla specie cui possa appartenere l'oggetto del mio amore, penso dipenda solo dalla mia cultura. Quasi (e sottolineo quasi) tutti gli individui di una specie amano i propri simili ed anche alcuni individui appartenenti ad altre specie (diverse per ogni diversa cultura), ma sempre su base individuale: un cane puo' amare un determinato gatto, senza rinunciare a spezzare la spina dorsale a qualunque altro gatto di passaggio. Una leonessa, in determinate condizioni, puo' allattare una ben determinata antilope, senza pertanto rinunciare a cibarsi di una delle sconosciute antilope del branco che le passa accanto. Un orango puo' avere un cane per amico del cuore, senza ...ecc...ecc...
L'amore chiamato in causa dal Prof.Veronesi e' diretto agli animali ed esclude altri esseri viventi, ad esempio le piante? In caso negativo (tralasciando come procacciarsi il cibo) a me pare che non si tratti di amore ma di profonda ammirazione suscitata, in un'essere pensante, da tutto l'universo creato. Niente a che vedere con la dieta alimentare.
2 - Accettando la riflessione espressa in 1, e non confondendo piu' amore con ammirazione, l'essere vegetariano si riduce a semplice igiene alimentare.
3 - Quanto allo spreco di risorse ed alla nocivita' del consumo della carne, mi pare sia un polarizzarsi sugli effetti, trascurando le cause. Non ho la scienza del Prof.Veronesi, ma sono convinto che, consumata con parsimonia e senza eccessi consumistici, la carne sia di giovamento alla crescita dei giovani ed alla salute degli adulti. Forse piu' dell'immensa massa di vegetali necessaria a sostituire i prinicipi nutritivi di una modesta bistecca, reni permettendo (confesso ancora la mia grassa  ignoranza nei confronti dell'esimio Professore).
4 - Quanto poi alla scelta evoluzionistica, mi pare sia tirata per i capelli. Lo gridano i denti che mi ritrovo in bocca: incisivi, canini e molari! Lo urla il mio apparato digerente! Sono un omnivoro e appartengo ad una specie vivente di successo, addirittura infestante. A me pare che fra queste due considerazioni vi sia un legame di causa ad effetto. Quando la carne entro' nella dieta dell'uomo, complice anche il fuoco, i nostri antenati, liberandosi dalla schiavitu' del procacciamento del cibo, si ritrovarono con del tempo libero da investire in elucubrazioni mentali e sociali, manifestazioni antesignane dell'evoluzione verso il SAPIENS.
5 - Rimane la domanda di ogni essere civilizzato: come fai ad infliggere tanti dolori ad altri esseri viventi? Ebbene, l'obbligo primordiale della mia natura e' quello di garantire la sopravivenza della mia specie. Pertanto devo nutrirmi nel migliore dei modi. Questo non comporta privare altri esseri viventi di tutte le gioie della vita, fintanto che vivono. Qui si apre il capitolo infinito delle sofferenze gratuite che vengono inflitte agli animali domestici; da trattare in un altro contesto pero'.
Ogni obbiezione, non ideologica, mi trova assetato di sapere.
Salve
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Dal blog di "SSNV_Aggiornamenti_S"

Una crudeltà per gli animali e per noi stessi - di Umberto Veronesi 

Repubblica — 25 giugno 2008.

Sono vegetariano da quando ho iniziato a scegliere, e la mia è una scelta d' amore, di filosofia e di scienza. Di amore per gli animali e per la vita in tutte le sue forme, specialmente quando è inerme e non può far valere il suo bisogno disperato di sopravvivere. Nessuna esistenza è piccola, nessuna è insignificante. Mangiare è una forma di celebrazione della vita, e non negazione della vita stessa ad altri esseri viventi, perché "inferiori". Non c' è una differenza biologica fra animali. Perché allora ci fa orrore il pensiero di mangiare il nostro cane, ma massacriamo ad ogni Pasqua centinaia di agnelli per fare festa? L a filosofia del vegetarianesimo è la non-violenza e la violenza a cui gli animali da macello sono sottoposti è efferata e crudele. La pratica della macellazione poi è un rito ripugnante: (...omissis...). Rinunciare alla carne inoltre è per me anche una forma di solidarietà e responsabilità sociale. In un mondo che ha fame, il consumo di carne costituisce uno spreco enorme: se oltre 820 milioni di persone soffrono la fame è anche perché gran parte del terreno coltivabile viene riservato al foraggio per gli animali da carne. I prodotti agricoli a livello mondiale potrebbero essere sufficienti a sfamare tutti, se non fossero in gran parte utilizzati per alimentare gli animali da allevamento. Senza contare che il consumo di carne è nocivo per la salute. Le cosiddette "malattie del benessere" (diabete non insulino-dipendente, aterosclerosi, obesità) colpiscono chi mangia carne, mentre è dimostrato che una dieta ricca di vegetali ci protegge e ci aiuta a mantenere più a lungo il nostro benessere. Sono scientificamente convinto che il vegetarianesimo sia una scelta non solo opportuna, ma obbligata. Per nutrire una popolazione in aumento costante saremo costretti a diventare vegetariani, ritornando in fondo alla nostra natura originaria. In termini evoluzionistici l' uomo discende dalla scimmia: il nostro organismo è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi e il nostro metabolismo è come quello dell' orango che si nutre di cereali e vegetali. Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente, e ci rimetterebbe in armonia con gli equilibri naturali perfetti del nostro pianeta. - UMBERTO VERONESI

 

 
 
 
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Un blog di: notimarde
Data di creazione: 20/06/2013
 

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