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NOOR SULTAN NAZABAYEV

Post n°10 pubblicato il 09 Settembre 2013 da notimarde
 
Foto di notimarde

NOOR SULTAN NAZARBAYEV

L'episodio dell'estradizione-rapimento della signora Shalabayeva mi ha riportato alla mente un episodio del periodo lavorativo, che mi ha convinto che il signore NAZARBAYEV sia una persona colta e di buone letture, un appassionato di Orwell e del suo 1984, suo manuale preferito del perfetto dittatore.

Intorno alla meta' degli anni '90, l'ente mondiale regolatore dei trasporti aerei, la IATA, decise di migrare dalla telegrafia alla trasmissione dati e percio' di dotarsi di una rete avanzata dedicata al traffico dei messaggi di sua competenza e, a questo scopo defini' un proprio protocollo a commutazione di pacchetti, il CIDIN, molto simile all'X25. Con una certa gradualita', gli aeroporti civili dovevano adeguarsi. I messaggi da veicolare su questa rete sono estremamente importanti per la sicurezza e per il buon funzionamento del traffico aereo mondiale. Indipendentemente dagli scali in un determinato paese, sono innumerevoli i corridoi aerei che ne occupano i cieli. Allora, il flusso informativo che precede, a terra, l'itinerario di ogni velivolo presente nello spazio aereo del Kazakistan era gestito da una batteria di PC collegati alla rete telegrafica (50-150 bit/sec).

La societa' OLIVETTI mise a punto un prodotto costituito da nodi di rete e da centri di message switching 'non stop', compatibili con le severe norme della IATA. La fase progettuale coinvolse la collaborazione della AEROFLOT, la compagnia di bandiera russa. Questo doveva essere l'asso nella manica per la commercializzazione del sistema: essendo il russo lingua comune a tutti i paesi ex satelliti dell'URSS, questi avrebbero potuto modernizzare le proprie infrastrutture risparmiando le spese di nazionalizzazione del pacchetto.

Dopo la Russia, dove sono stati installati ben sette di questi centri CIDIN, il primo paese di una serie, che si sperava lunga, di ex membri dell'Unione Sovietica, ad acquistare il prodotto e' stato il Kazakistan.

Il materiale era stato trasportato da Ivrea ad Alma Ati, assemblato, installato, collaudato, caricato e collegato;  tutto il centro, nuovo di zecca, in funzione ed il personale, rivelatosi di rara competenza, addestrato; la squadra di specialisti italiani presente per supervisionare la partenza. Non si aspettava altro che la data dell'inaugurazione.

Colpo di scena! Lo sponsor politico dell'intero progetto cadde in disgrazia presso il padrone di quel paese, il signor Noor Sultan Nazarbayev: il centro, fatturato e  pagato, andava disfatto; si tornava alla vecchia batteria di PC! Invano gli italiani suggerirono di trasferire la responsabilita' dell'infrastruttura sotto l'egida di un personaggio che godesse della fiducia del Presidente. NOSSIGNORE! DEL DECADUTO VA CANCELLATO TUTTO, IMMAGINE,  REALIZZAZIONI, DISCORSI, PRESENZA, PENSIERI. TUTTO INSOMMA, NEL PIU' PURO STILE ORWELLIANO!

 
 
 
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Un blog di: notimarde
Data di creazione: 20/06/2013
 

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