Creato da I.am.Gatsby il 11/04/2013

NEW YORK '30

Anni 30

 

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TROUGH THE NIGHT

Post n°10 pubblicato il 02 Maggio 2013 da I.am.Gatsby

Foto di I.am.Gatsby

 

Il desiderio è qualcosa che viene a occupare uno spazio più grande di quello che il singolo individuo può concedergli.

Tennessee Williams

 

 "Albert, mai avrei immaginato tutto questo"
si guardavano, l'uomo si fece avanti, abbassò gli occhi, il labbro inferiore si era gonfiato, la pelle si era lacerata, sentiva il sapore del sangue in bocca, vestito in maniera impeccabile, si avvicinò porgendogli un fazzoletto di lino bianco, era la sua città ma non avrebbe dovuto essere lì, in quel quartiere a quell'ora. Humphrey, ogni tanto si portava il sigaro in bocca, il silenzio a quel punto era diventato quasi imbarazzante.
"Che ci fai qui?" 
"E' quello che dovrei chiedere io a te, l'altro ieri a New York quando ti ho messo sulla mia nave con la merce, non mi sarei mai aspettato che uno dei miei attendenti fosse un picchiatore". 

Si erano conosciuti sei mesi prima, Albert era intento a coordinare lo sgombero di un mercantile Argentino arrivato nel porto della Grande Mela da un concorrente molto pericoloso, un avversario in affari di tutto rispetto. Si erano presentati poco dopo alla locanda del porto, avevano parlato di spedizioni, di affari, di paga, di tutto quello che Albert forse non aveva mai avuto il coraggio di raccontare a nessuno prima di allora. 
Molto più basso di Albert, sembravano in antitesi, irruento e deciso l'uno, riflessivo e pacato Humphrey.
"Se mi avessi detto che avevi bisogno di altri soldi.."
"Non lo faccio per quello" lo interruppe 
"E allora perchè?"
Non fece in tempo a concludere la frase che iniziò a barcollare, fece due passi avanti e cadde privo di sensi, per fortuna l'amico fu abile ad accompagnare il corpo sul morbido manto. Lo lasciò disteso mentre fece un cenno al suo autista poco lontano che si piazzò con l'autovettura a pochi passi, lo caricarono in macchina. Da quel momento le luci che passavano davanti agli occhi di Albert furono confuse, così come le voci, dei due uomini che sedevano davanti, sentiva le loro voci, gli sembrava stessero parlando dell'incontro, senti nominare la parola porto dopo di che senti della stoffa sul collo, un materasso sotto di sè... un fazzoletto freddo sulla fronte. Si addormentò.

Commenti al Post:
AlbaMutevole
AlbaMutevole il 02/05/13 alle 23:47 via WEB
Ci hai messo un po' a pubblicare di nuovo, ma è valsa la pena aspettare.
Brevi episodi che si leggono in un boccone. Rinnovo i miei complimenti.
 
 
I.am.Gatsby
I.am.Gatsby il 02/05/13 alle 23:49 via WEB
Forse perchè la curiosità è femmina? Grazie ancora Alba. Anche tu non pubblichi spesso.
 
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