Creato da I.am.Gatsby il 11/04/2013

NEW YORK '30

Anni 30

 

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NERO

Post n°14 pubblicato il 05 Settembre 2013 da I.am.Gatsby

D'un tratto, per qualche motivo imponderabile, mi sentii profondamente addolorato per lui e bramai di poter dire qualcosa di reale, qualcosa con ali e cuore, ma gli uccelli che desideravo, si posarono sul mio capo soltanto più tardi quando fui solo e non avevo più bisogno di parole.

Vladimir Vladimirovič Nabokov

Foto di I.am.Gatsby

Appena uscì dalla porta si accorse che qualcosa non andava, Humphrey era scuro in volto, in piedi davanti ad una Isotta Fraschini 8 dall'inconfondibile linea e carrozzeria, la porta aperta e l'autista al suo posto attendeva i suoi passeggeri. Non ci furono parole, solo un cenno, salirono in macchina e si mossero lentamente allontanandosi dal porto. Dopo qualche minuto finalmente si lasciò andare
"L'ultimo carico è stato un disastro"
Albert con il viso in fiamme per le ferite che non lasciavano tregua, non riusciva a capire e la sua espressione non lasciava molto spazio allo stupore che l'aveva colto alla sprovvista.
"Io stesso ho seguito il carico del materiale, ho dato una rapida occhiata al nostro arrivo ma il suo responsabile di Boston sembrava se la cavasse benissimo" rispose con convinzione. 
"Purtroppo mi sono illuso, alcune casse sono state completamente svuotate, non ho bisogno di dirti che cosa è successo con i leggittimi proprietari. Ho dovuto rifondere le perdite all'istante per non perdere viaggi futuri."
Rimasero in silenzio mentre il tramonto sembrava particolarmente vivace quella sera, Boston era elegante come al solito, gente che passeggiava, ragazzini che giocavano a rincorrersi, mentre l'auto nera si fermava ad un incrocio per far passare un calesse con a bordo un uomo distintissimo. 
"Quello è il sindaco della città" disse Humphrey, "ho bisogno che sia tu a seguire tutte le spedizioni fino alla consegna, non posso più permettermi che succeda una cosa simile, vorrei non ti limitassi al carico e al viaggio" proseguì sospirando. Albert guardava muto dal finestrino, sembrava in un mondo a parte, si voltò "Le condizioni le detto io, le persone che voglio al mio fianco le scieglierò io e non voglio interferenze da parte sua ne dalle persone che c'erano oggi al porto." 
"E chi sarà ad aiutarti?"
Albert si avvicinò all'autista, gli sussurrò l'indirizzo, e tornò a sedersi.
Quando arrivarano a pochi isolati dalla destinazione Humphrey capì di essere nel quartiere nero, si arrestarano davanti ad un club, un gruppetto di ragazzi di colore discuteva animatamente con due poliziotti bianchi in borghese, inconfondibili come pesci fuor d'acqua, scesero e rimasero ad ascoltare, stavano contestando ai giovani l'ingresso in un locale vietato ai neri. Humphrey si avvicinò, tirò fuori venti dollari e frapponendosi tra i due gruppi li passò agli sbirri. I due lo salutarano chiamandolo per nome e si allontanarono. A quel punto Albert guardò in faccia il più alto 
"Phil ti cacci sempre nei guai vero?"
"A giudicare da come hai ridotto la faccia i tuoi guai sono parecchi più dei miei sicuro di stare bene viso pallido? Bella bagnarola è italiana vero?"
Annuì sorridendo, presentò Humphrey ed entrarano nel locale, un uomo basso con un espressione bonaria dietro al bancone di legno massiccio scuro li salutò, un palco ampio con al centro un pianoforte, due trombe e un sassofono luccicavano appoggiati su di un ripiano ai piedi delle scalette. "Whiskey per tutti Big John" in men che non si dica compervero bicchieri e liquore, "Che posso fare per te?" "Voglio assumere te e i tuoi ragazzi giù al porto, lavorerete con me e per Humphrey." Phil ci pensò un attimo, "Prima di accettare ti voglio con me sul palco" si alzarono,  Phil si sedette al pianoforte, premette i tasti in successione per verificare l'accordo, "West end blues?"
"Ci sto" Albert rimase un attimo ad osservarlo, si guardò la mano ferita nel viaggio, osservò le nocche arrossate e rovinate poi raccolse la tromba la portò alle labbra e iniziò a scandire le note della canzone. Il locale semivuoto rimase in silenzio, un bianco che suonava la tromba in quel modo, Humphrey era a bocca aperta..

Commenti al Post:
AlbaMutevole
AlbaMutevole il 21/10/13 alle 14:30 via WEB
Mr Gatsby, a quando il seguito?
 
 
I.am.Gatsby
I.am.Gatsby il 21/10/13 alle 14:33 via WEB
Presto molto presto. Una lettrice che mi incita, vedrņ di mettere in moto le idee.
 
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