Munnezza a Napoli

Visita la mia risposta a tutta questa vergogna sul mio post"Richiesta di colonizzazione" sul blog:http://www.tantopercapirci.blogspot.com

Non sono un giustizialista, ma spero solo che se davvero Bassolino ha rubato, possa essere messo alla berlina dal popolo napoletano. Spero che escano fuori le prove...è una colpa grave attentare alla vita dei poveri cittadini.

perchè siamo un popolo di munnezza

perche Bassolino e company non vanno via? perche si sta molto bene dove stanno chi non ci vorrebbe stare. Non pagano niente a nessuno hanno tutto da tutti ma chi sta meglio di loro.

A CASA LA TRIADE IERVOLINO-DI PALMA-BASSOLINO! NON NE POSSIAMO PIù!!

La triade?!!!! Ricordatevi la Napoli degli anni 80, poi commentate

noi popolo sovrano permettiamo di fare tutto ciò che vogliono perchè simm nu popul e munnezza..........................

Solo a Napoli si vedono certe cose, noi non siamo cittadini di serie B, siamo dei contribuenti come quelli del Nord e abbiamo diritto ad avere il sevizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Il problema dei Napoletani è che non protestano in maniera decisa contro chi governa la città per far valere i suoi sacrosanti diritti. Le autorità non si possono nascondere dietro il malgoverno del passato, oguno si prenda le sue responsabilità e soprattutto che risolvano il problema adesso!!!!

ma quale malgoverno del passato, a napoli il malgoverno è anche e sopprattutto presente e sarà pure futuro se continuate a sostenere questi loschi personaggi, che non sono altro che la faccia pulita della vera munnezza: la camorra. Il vero capo di tutto questo sappiamo tutti chi è. La colpa è solo di quell'uomo. Mi vergogno di essere nato in questa città. Siamo un popolo di MUNNEZZA.

Inutile cercare alibi, noi napoletani in questo siamo i primi!!!!!ma fatemi capire,da altre parti, "la monnezza" fa soldi, questo "stato di cose" è favorito da tutti coloro che non rispettano gli orari per buttare i rifiuti,non sanno l'utilità e i vantaggi della raccolta differenziata. L'amministrazione sbaglia a non incentivare la gente alla raccolta differenziata .

il probleme è che bassolino la politica la sa fare bene,all'inizio,ha fatto il bravo...rubava poko....adesso,le sue tasche si stanno riempiendo tanto quanto napoli di munnezza...

attuare un sistema di gestione rifiuti migliore,sarebbe piu' semplice ed economico di quanto ci vogliono far creere....il problema e' che ci mangerebbe sopra poca gente..

alcuni paesi del nord,sfruttano la munnezza , riciclano e producono col riciclaggio energia da vendere anke ad altri paesi.... e non pagano la tassa dei rifiuti siamo in una fossa,mi vergogno

Chiacchiere...chiacchiere. Fatti ZERO! Perchè non si fanno le barricate? Dove e...con cosa?...Ma è ovvio! Con tutte le tonnellate di monnezza che abbiamo disposizione cosa ci costa spostarne a montagne all'ingresso della bella location in santa Lucia ovvero la REGIONE ed anche davanti al portone di Palazzo San Giacomo, ostruendo l'ingresso agli "inquilini"? Volere è potere e gli atti dimostrativi si fanno con le azioni, non con le parole! la voce di megaride

io invece sono del parere che comunque vada e sempre la camorra a fare da padrone, gli interessi sono tanti e a bassolino e il sindaco di napoli questo stato di cose fa comodo perchè anche loro fanno parte del malaffare, dovrebbe intervenire la comunita europea perchè anche noi siamo cittadini d'europa

Ora il problema è quello di far capire a questa gentaglia che è dannoso bruciare la monezza, il pericolo diossina è alle porte.

Le idee mancano, nemmeno la disinfettazione per prevenire l'invasione dei topi.

ho paura x tutta la diossina sprigionata.... che angoscia.... :(

Il popolo ha un arma terribile a propria disposizione "il voto", ma poichè gli interessi personali vengono prima di quelli della comunità, si continua a votare questo o quel personaggio per il posto o qualche favore. E' vero siamo un popolo di merda per cui ci meritiamo tutto questo. SVEGLIAMOCI !!!!!

Sono pienamente d'accordo con te.Rendere rigoglioso il proprio orticello è più importante di qualsiasi altra cosa, anche del bene comune. Hai detto bene :Svegliamoci. Bisogna far capire ai napoletani che ottenere le cose per favore e non per diritto porterà questa città, se già non lo fosse, in un baratro dal quale non si riprenderà mai. E i politici, approffitano di questa situazione di ignoranza, di sudditanza del popolo per gestire il proprio potere.Bisogna far capire a questi napoletani che i politici non dovrebbero avere più potere di ognuno di noi, amministrare la cosa pubblica non significa distribuire favori, chi lò fà non e degno di governare. Amministrare significa gestire al meglio le risorse dei cittadini e possibilmente in modo serio ed onesto.

Sulle responsabilità di Bassolino e "compagni di merende" c'è poco da aggiungere,è ormai palese che si debba cambiar rotta...eppure da fiero uomo di DESTRA quale mi ritengo vi invito a riflettere sulla TROPPO tenue opposizione fatta dalla CDL in Campania...sarà che c'è qualcosa sotto...

Calma ragazzi. Io sono romano, ma ho sempre considerato i napoletani il popolo migliore del mondo. E' un popolo estroso, geniale, pieno di risorse. Adesso vi lamentate per la 'munnezza', ma sappiate che a Roma o a Milano non si sta meglio di Napoli. Voi avete i rifiuti solidi, noi quelli umani. Roma è piena di 'favelas'. Zingari, ladri, rapinatori, scippatori, gente che vive alla giornata rubando negli appartamenti. Credetemi, vale la pena di essere orgogliosi di essere napoletani non ostante la 'munnezza'. Dove dicono di stare meglio, stanno peggio, anche se hanno le strade pulite.

i napoletani: un popolo assediato da camorra, politici inetti,munnezza e chi più ne ha più ne metta. Non sono d'accordo che bisogna far "colonizzare " Napoli affindando ad estranei la soluzione dei problemi. Riacquisti il popolo napoletano lo spirito delle 4 Giornate: Cacci gli inetti, i disonesti: Dia spazio a chi sa fare. A chi sappia ricostituire il concetto di bene comune. A chi sappia ridare il senso di dignità smarrito.

SOLO UNA DOMANDA... MA SIATE SINCERI E FATE UN ESAME DI COSCENZA... QUANTA COLPA HA LA GENTE DI NAPOLI?

DI NAPOLI SALVO IL RICORDO... COM'ERA. NON COM'è E COME è DIVENTATA. SCAPPATE DA NAPOLI

LA COMMISSIONE EUROPEA RELAZIONA – Petizione 0012/2008 presentata dal segretario Francesco Miglino, cittadino italiano, a nome del Partito Internettiano, sulla situazione concernente lo stoccaggio e il trattamento dei rifiuti domestici a Napoli e nella regione Campania in Italia. – Sintesi della petizione 0012/2008. Il firmatario descrive l’attuale situazione disastrosa concernente i rifiuti domestici a Napoli e in Campania, in Italia, ed elenca le misure che a suo parere occorrerebbe prendere per lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti domestici, nonché i controlli necessari per vigilare sull’attuazione delle misure. Cita inoltre un lungo elenco di motivi alla base dell’emergenza dei rifiuti domestici. È convinto che solo un comitato di esperti tecnici esterni al sistema politico italiano, con comprovate capacità scientifiche e gestionali, sarebbe in grado di porre fine al problema dei rifiuti, che persiste nonostante 14 anni di commissioni speciali e l’impiego di considerevoli quantità di denaro dei contribuenti. Il firmatario chiede l’intervento dell’Unione europea, nella convinzione che disponga delle modalità per farlo ai sensi della legislazione europea. 11 dicembre 2010 di francesco miglino IL PARTITO INTERNETTIANO, COME PREVISTO DAL PROGRAMMA POLITICO, OLTRE A DESCRIVERE LA SITUAZIONE DELL’ IMMONDIZIA IN CAMPANIA, HA PROPOSTO DELLE SOLUZIONI IMMEDIATAMENTE FATTIBILI , CHE SE REALIZZATE, TERREBBERO PULITA PER SEMPRE LA CAMPANIA E TRASFORMEREBBERO L’ IMMONDIZIA IN RICCHEZZA . PARLAMENTO EUROPEO 2004—————–2009 Commissione per le petizioni (…) La Commissione, profondamente preoccupata per lo scoppio della crisi, in particolare in considerazione dei gravi rischi per la salute pubblica e per l’ambiente determinati dall’abbandono dei rifiuti nelle strade, ha avviato un’indagine e, a giugno del 2007, una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia relativamente alla non corretta applicazione della direttiva quadro sui rifiuti (direttiva 2006/12/CE sui rifiuti4) nella regione Campania. Nel contesto di tale procedura, la Commissione ha ritenuto che in Campania la rete e gli impianti di smaltimento rifiuti non siano stati adeguati e siano stati all’origine di problemi ambientali e di salute. Il 3 luglio 2008, tenuto conto delle continue violazioni del diritto comunitario in Campania, la Commissione ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia. Nell’ambito di detta procedura, i servizi della Commissione hanno seguito, e continuano a seguire da vicino gli sviluppi della situazione in Campania, comprese le misure che le autorità italiane hanno adottato o hanno previsto di adottare per risolvere la situazione di emergenza nonché il problema strutturale derivante dall’inadeguatezza della rete di gestione rifiuti nella regione. Si sono già tenuti alcuni incontri tra i servizi della Commissione e le autorità italiane, e ne sono previsti altri al fine di consentire alla Commissione di monitorare la situazione. In tale contesto, la Commissione sta indagando, di concerto con le autorità italiane, sull’applicazione del diritto comunitario in materia di ambiente per quanto riguarda le misure adottate per affrontare la crisi dei rifiuti e per sviluppare un sistema di gestione dei rifiuti. Per quanto attiene all’ubicazione e alle caratteristiche delle singole strutture di gestione rifiuti, occorre rilevare che la valutazione dei rischi relativi all’apertura di detti impianti rientra nelle competenze delle autorità nazionali, e che la Commissione non può interferire nelle attività di queste ultime per quanto riguarda l’ubicazione e le caratteristiche di tali infrastrutture, nella misura in cui le decisioni vengono prese in conformità del diritto comunitario in materia di ambiente. Relativamente all’impianto di recupero dell’energia dai rifiuti di Acerra, la Commissione ritiene che l’ordinanza del 6 febbraio 2008 di cui sopra sia compatibile con la direttiva 2001/77/CE. L’elettricità prodotta da parti di rifiuti non biodegradabili non dovrebbe, com’è ovvio, essere definita una fonte rinnovabile ai fini della direttiva, ma quest’ultima non vieta agli Stati membri di fornire tale energia con sostegno pari a quello goduto dall’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, come sancito dalla direttiva. Tale sostegno, tuttavia, dovrebbe 1 GU L 283 del 27.10.2001, pag. 33. 2 GU L 332 del 28.12.2000, pag. 91. 3 GU L 175 del 5.7.1985, pag. 40. 4 GU L 114 del 27.04.2006, pag. 9. PE416.398v01-00 6/6 CM\757601IT.doc IT essere compatibile con le norme comunitarie in materia di aiuti di Stato e la Commissione sta attualmente svolgendo indagini sulle misure prese in questo senso. Conclusioni La Commissione proseguirà la sua azione nei confronti dell’Italia finché le attuali violazioni del diritto comunitario in materia di ambiente non termineranno. Per quanto riguarda la causa relativa alla mancanza di una valida rete di infrastrutture di gestione dei rifiuti, al momento dinanzi alla Corte di giustizia, saranno disponibili aggiornamenti sulla questione dopo che la Corte avrà pronunciato la sua sentenza. La Commissione continuerà a monitorare la situazione al fine di garantire che le misure adottate per affrontare l’emergenza siano conformi al diritto comunitario in materia di ambiente nonché alle norme comunitarie sugli aiuti di Stato.”