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Un blog creato da NarcotycumChaconne il 13/12/2014
 
 

AREA PERSONALE

 

 

 

IV

Post n°4 pubblicato il 02 Maggio 2015 da NarcotycumChaconne



E ancora persiste
nel divenire ogni passo il tempo
orientato verso l'assenza,
ininterrottamente a svelarmi
il tuo crescere arcaico
e a farne nostalgia.
In fin dei conti la vita
è un vivaio che soffoca
e smorza veterani deliri
e da protezione
ad ogni parola che si emette
e svincola da una intermittenza
svigorendola in un vuoto
di forze che ciondola.
In ognuna di esse l'incisività
ce la mettevi tu
che eri la combustione
di un pensiero e di un corpo
che sarebbero stati altro.
Ti ho idolatrato di più prima,
ti amo di più ora,
se ti penso dopo questo corpo
è perché ho la lusinga
che non sia incessante
l'inventiva dell'atto carnale
ma l'incaponirsi della leggiadria
labile ed effimera in esso,
indistinto e dissimulato
dal ricordo.

 

 
 
 

III

Post n°3 pubblicato il 30 Dicembre 2014 da NarcotycumChaconne

 

 

Abbozzami in chiaro
corrobora solo lo sfondo
lasciami vessare me stessa
quando non sono sola.
Tu, intendi tutte queste cose,
le linee che si spezzano in due,
i virgulti di quel nero candido,
le albe crucciate,
lo sai,
quando mi posiziono e giaccio sul tuo torace
ogni squadrismo cessa, e gli effetti dal petto in poi
sono solo positivi e mi liquefo in una sera sola.

Sono frazioni minime di tempo
brandelli di storie e alvei dilaniati
con te a fare da lesione per i miei polpastrelli
Ti tallono e mi ustiono, sogghignando.
Saggi tutto e ancora hai intenzione di sospingermi
proprio quando sono in silenzio
fai spallucce con le sopracciglia e muovi gli occhi
con stupore inedito.
Riesci sempre a procacciarmi un contatto
un odore tramite mandrie di sogni inadatti,
ora che stiamo incalzando per il nuovo
sei propinquo
e immerso nei riverberi
mi cingi baciandomi le scapole fievoli,
in una lingua dissimile
sei fuoco e seme.

 

 
 
 

II

Post n°2 pubblicato il 20 Dicembre 2014 da NarcotycumChaconne


Frango le albe
adducendovi le notti
Qui si siede la mia vita
e ti protraggo le parole
potessi ampliarle infittirle
e procrearci un tetto
 
Ho timpani esigui
per contrappunteggiarti il fronte
delle mie débâcles
o soddisfazioni
resto arroccata ai piedi
della torre che dimori
con pena e amore

 
 
 

I

Post n°1 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da NarcotycumChaconne


Allento lacrime
perché è ciò che mi resta
Ti osculo io
lo sai sono un minuzzolo
della muliebre che ero
Prendo a calci me stessa e ti attendo
Mi tumulo e sorrido
sono rorida, insonne
minuto futuro
minuscolo frantume di vita
Sono un impercettibile suono
quando mi rimaneggerai
conservati un pò di sangue
per trasferirmelo
scovati una bicocca
e cesellala in parole fratturate
io sarò lì a proseggiartele

 
 
 
 
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