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Post N° 18

Post n°18 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da naruto93ck

 

Stili di Lotta


Introduzione:
Nel manga e nell’anime di Naruto ci sono vari personaggi,e questi personaggi combattono con propri stili e tecniche particolari. Tradotto in giapponese tecnica o abilità è jutsu, ed è un termine generale per indicare le mosse o le tecniche di un ninja. Questi jutsu si hanno spesso dalla manipolazione del chakra attraverso vari modi, ma i sigilli sono i più frequenti. Jutsu è un modo generico, fin troppo generico per definire gli stili di lotta e ci sono delle sottospecie:

Genjutsu: Arte illusoria
Ninjutsu: Arte magica o del ninja
Taijutsu: Arti marziali
Doijutsu: Arte oculare
Kuchiyose no Jutsu: Arte o tecnica dell’evocazione

Genjustu:
Le arti illusorie sono tutte quelle tecniche che vano ad attaccare le percezioni sensoriali dell’avversario. Infatti un genjutsu consiste nell’estendere il proprio flusso del chakra nel sistema circolatorio avversario attaccando così il cervello e gli organi sensoriali. I genjutsu possono quindi simulare qualsiasi senso umano sia esso la vista, l’odore, il rumore, il tatto ecc. Ci sono due modi per sfuggire a un genjutsu: uno consiste nell’interrompere per un attimo il proprio flusso del chakra in modo da spezzare il controllo da parte dell’avversario generando un flusso di chakra pari a quello “dell’illusionista” (attraverso la tecnica di Liberazione ad esempio), l’altro consiste nel farsi toccare da un compagno che imetta nel propri corpo una quantità sufficiente di chakra.

Ninjutsu:
Le arti magiche permettono di controllare la natura o gli oggetti vicini mediante il chakra. Quando si adopera un ninjutsu si utilizzano due tipi di manipolazione del chakra: quella fisica e quella spaziale. Quando si ricombina il chakra spazialmente in pratica gli si da una forma più o meno geometrica ed in genere questo influisce sul raggio d’azione e sul rapporto “potenza della tecnica”/”chakra utilizzato”. Un esempio di pura ricomposizione spaziale o della forma è il Rasengan. Questo tipo di modellamento del chakra è praticamente obbligatorio in tutti i ninjutsu. Quando si ricombina fisicamente il chakra gli si danno le proprietà di un determinato elemento naturale e questo ne determinerà invece le caratteristiche e il tipo di danni inflitti, ad esempio tagli in caso di ricomposizione del vento. Un esempio di ricomposizione fisica o della natura è il Millefalchi. Questo tipo di modellamento del chakra non è obbligatorio ma qualora fosse inserito, renderebbe la tecnica più potente. Esistono cinque elementi fondamentali: acqua, fulmine, fuoco, terra, vento. Tutti questi elementi sono legati da un circolo di forze e debolezze. Questo vuol dire che se due ninjutsu di pari livello si dovessero scontrare, a decidere l’esito sarà l’eventuale debolezza elementale di uno nei confronti dell’altro. Ogni ninja ha una propria affinità naturale, ovvero è più talentuoso nella ricomposizione fisica di un certo elemento piuttosto che di un altro. Per capirla i ninja utilizzando dei foglietti di carta creati con uno speciale albero che cresce nutrendosi di chakra. Facendo semplicemente passare il chakra nel foglietto, quest’ultimo reagirà a seconda della propria affinità. Di solito un ninja esperto riesce a padroneggiare anche due o più elementi, ma normalmente soltanto uno alla volta. Alcuni ninja però nascono con la capacità di saper utilizzare e combinare due elementi e di crearne uno nuovo; degli esempi sono il Primo Hokage e Yamato che, fondendo acqua e terra, sono in grado di creare il legno oppure Haku che, fondendo acqua e vento, è in gradi di creare il Ghiaccio. Comunque per operazioni del genere sono possibili solo se si possiede un‘abilità innata. Per utilizzare la maggior parte dei ninjutsu sono necessari i sigilli delle mani che, in alcuni casi, sembrano come delle scorciatoie per la ricomposizione fisica del chakra.

Taijutsu:
Le arti marziali sono molto differenti dai genjutsu e dai ninjutsu inquanto richiedono generalmente poco controllo del chakra, che è sufficiente impastare, ed inoltre non richiedono alcun sigillo per essere eseguiti. Come nel mondo reale, esistono vari stili di taijutsu in Naruto ed ognuno ha punti deboli e di forza differenti. Il Jyuuken è lo stile tipico degli Hyuga e prevede principalmente l’utilizzo delle mani per colpire. Viene detto stile del Pugno Gentile proprio perché i colpi non sono vibrati con forza e non hanno lo scopo di provocare fratture o lesioni esterne. Al contrario si colpisce il nemico principalmente con il palmo della mano o con una o due dita, dando come delle stoccate. Apparentemente i colpi sono innocqui, in realtà, sfruttando il grande controllo del chakra e il Byakugan, gli utilizzatori del Jyuuken colpiscono il sistema circolatorio del chakra e gli organi interni. Il Gouken Ryuu lo stile tipico di Rock Lee e Maito Gai e utilizza principalmente i piedi per colpire, anche se molti dei colpi più potenti sono effettuati con i pugni. Viene detto stile del Pugno Forte inquanto i colpi vengono dati ad altà velocità e con molta potenza. I danni provocati sono quindi lesioni esterne o fratture. In genere gli utilizzatori di questa tecnica si avvalgono anche dell’apertura delle otto porte del chakra. Rakanken Ryuu è lo stile usato da Jirobo, il ninja del Suono. E’ uno stile che tende soprattutto a caricare l’avversario e scaraventarlo via. E’ inatti composto da montanti, spallate, ginocchiate e colpi di palmo. L’arte marziale selvatica è lo stile usato dal clan Inuzuka. In pratica si combatte come una bestia, ricoprendo il proprio corpo di chakra. I danni provocati sono principalmente tagli provocati con zanne e artigli. Lo stile Kaguya sfrutta invece l’abilità del clan di manipolare le proprie ossa e ogni colpo prende il nome di un fiore o una pianta. Provoca quindi tagli o perforazioni. Lo stile marziali Akimichi sfrutta invece la capacità del clan di aumentare la propria massa corporea e provoca principalmente fratture dovute all’esercizio di alte pressioni sul corpo avversario.

Kuchiyose no Jutsu:
Con questa tecnica di evocazione è possibile teletrasportare animali “umanizzati” da un mondo parallelo al nostro (non si sa ancora perfettamente come funziona). Alcuni esempi sono gli 8 cani ninja, i rospi o i serpenti. Disolito per evocare ci si fa un piccolo taglio sul pollice in modo da far uscire del sangue, e dopo dei sigilli si sbattono le mani a terra e l'animale con cui si ha fatto il patto di sangue esce da questo probabile mondo parallelo.

Doijutsu:
Significa arte degl’occhi e viene utilizzata dagli Uchiha e dagli Hyuuga e recentemente si scopre il clan Fuuma di quale però non sappiamo ne mosse ne poteri e nemmeno se esista davvero. Esempi sono lo Sharingan e il Byakugan e il Rinnegan.

Kekkei genkai:
Questo nn è un jutsu ed è conferito grazie alle abilità innate dei clan. Queste abilità non possono essere copiate perché per averle bisogna avere il sangue del clan.

 
 
 
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