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Mamme dei prematuri

Post n°12 pubblicato il 23 Agosto 2010 da haley84
 

Vi siete mai chiesti come vengano scelte le mamme dei prematuri? Io immagino Dio che dal cielo guarda verso la terra. Mentre osserva chiede ai suoi angeli di prendere delle note su un librone gigante. " A lei mandiamo un maschietto, e come santo patrono San Matteo.A lei una bimba, santo patrono direi Santa Clelia.A lei gemelli, come santo patrono mandale San Gerardo, quello e'abituato alle parolacce!" Dopo un po' da un altro nome all'angelo e aggiunge " A lei mandiamo un prematuro." L'angelo e' curioso, " Perche' proprio a lei Signore? E' cosi' felice" Dio replica, "Proprio per quello, secondo te potrei mandare un prematuro ad una mamma che non sa ridere? Sarebbe crudele." "Ma avra' abbastanza pazienza?" chiede l'angelo. "Non voglio che abbia troppa pazienza, non vorrei naufragasse in un mare di autopieta' e disperazione. Dopo che lo shock e la rabbia passeranno sapra' affrontare il tutto. L'ho osservata oggi, ha quel senso di se' e di indipendenza cosi' raro e necessario in una madre. Vedi, il bimbo che le mandero' ha un mondo a se e lei dovra' portarlo fuori da quel mondo, e non e' una cosa facile." "Ma Signore, non e' neanche credente!" Dio sorride, "Non importa, mi prendero' cura del problema;questa donna e' perfetta, ha la giusta dose di egoismo" L'angelo e' stupito, "Egoismo? Da quando in qua l'egoismo e'diventato una virtu'?" Dio annuisce. "Se occasionalmente non riuscira' a staccarsi dal suo bimbo, non potra' mai farcela. Si, donero' a questa donna un prematuro. Lei non lo sa' ma sara' invidiata, non dara' mai niente per scontato, non considerera' mai un passo come una cosa normale. E quando il suo bimbo la chiamera' mamma per la prima volta, sapra' di aver osservato un miracolo. Le permettero' di vedere le cose chiare come le vedo io, l'ignoranza, la crudelta', il pregiudizio, ma lei sara' superiore a tutto cio'. Non sara' mai sola, io saro' al suo fianco sempre" " E per quanto riguarda il santo patrono?" chiede l'angelo ancora con la penna in mano. Dio sorride, "Sara' sufficiente uno specchio
 

 
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L’ODORE DELLA PIOGGIA

Post n°11 pubblicato il 23 Agosto 2010 da haley84
 

In una notte di Marzo in un piccolo ospedale a Dallas
soffiava un vento freddo,
i dottori entrarono nella stanza di Diana Blessing
ancora intontita dall’operazione
David, il marito le teneva la mano, tenendosi pronti
alle ultime notizie.
Quel pomeriggio Marzo 10, 1991 delle complicazioni
avevano forzato Diana, incinta di solo 24 settimane
di avere un taglio cesario per la nuova figlia Dana Lu Blessin
Lunga 30,48 cm. peso solo 55 grammi.
Sapevano che era pericolosamente prematura
Le parole del dottore furono come una tomba.
'Non credo che ce la farà.”
'C’è solo il 10% di probabilità che passerà la notte,
e anche se fosse c’è una piccolissima probabilità
che sopravviverà, il suo futuro sarebbe molto crudele.
Paralizzati David and Diana ascoltavano il dottore descrivendo
tutti i problemi devastanti che Dana avrebbe avuto
se sarebbe sopravvissuta.

Non avrebbe mai camminato, mai parlato, probabilmente cieca e soggetta a condizioni catastrofiche come ritardo mentale, etc.L’unica cosa che Diana poteva dire era 'No! No!'
Lei, David e Dustin il loro figlio di 5 anni avevano sognato
da molto tempo di avere una figlia per avere una famiglia di 4 persone
.Ora in pochi istanti il sogno stava svanendo.
Dopo qualche giorno una nuova agonia per David e Diana.
A causa del sistema nervoso sottosvillupato la più piccola carezza
o bacio aumentava lo sconforto di Dana,
quindi non potevano tenere tra le braccia la loro minuscola
bambina per darle la forza del loro amore.
Tutto quello che potevano fare era pregare
che Dio stesse vicino alla loro preziosa piccola bambina.
Con il passare delle settimana incominciò a guadagnare
qualche grammo e forza.
Quando ebbe due mesi i genitori poterono tenerla
in braccio per la prima volta. 
Quando ebbe quattro mesi i dottori continuarono
a avvertire che la probalità della sua sopravvivenza era zero.
Dana andò a casa come sua mamma aveva predetto.
Cinque anni più tardi Dana era piccola ma robusta
e una grande gioia di vivere
Non mostrava alcun segno di danneggio mentale o fisico.
Era semplicemente una bambina comme le altre.
Ma questa bella fine non è la fine della sua storia.
Un pomeriggio d’estate del 1996 vicino a casa sua
in Irving, Texas, Dana stava seduta sulle ginocchia
della mamma su una gratinata dove la squadra
del fratello Dustin si stava allenando.
Come al solito Dana stava parlando senza fermarsi
con la mamma e dei vicini quando improvvisamente
stette zitta.
Tenendo le braccia incrociate al petto
la piccola Dana aveva domandato: « Sentite l’odore?”
Sentendo l’aria e avvertendo l’avvicinarsi di un temporale,
la mamma aveva sisposto ‘Si, odora come pioggia.’
Dana aveva chiuso gli occhi e ancora domandato:
« Sentite l’odore?”
Ancora una volta la mamma aveva risposto:
‘Si, odora come pioggia.’
Dana aveva scosso la testa, dato un colpetto alle spalle
e aveva annunciato a voce alta:
'No, odora come Lui.
Odora come Dio quando posi la testa nel Suo petto.’
Lacrime erano scese dagli occhi di Diana
mentre Dana felicemente era scesa a giocare con altri bambini.
Prima della pioggia le parole della figlia avevano confermato
quello che Diana e tutta la famiglia avevano sempre saputo
nel loro cuore.
Durante i lunghi giorni e notti dei suoi primi due mesi
di vita quando i suoi nervi erano troppo sensitivi
per essere toccata, Dio la teneva nel suo petto
e il suo profumo amorevole che Dana ricordava cosi bene.



 
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La mia Anna, nata prematura ma con tanta voglia di vivere

Post n°10 pubblicato il 23 Agosto 2010 da haley84
 

Egregio Mario Giordano,
mi chiamo Stefania Bovo, abito in provincia di Brescia e sono la mamma di Anna, nata il 21 gennaio 2006 a 23 settimane più 5 giorni di gestazione per rottura improvvisa delle membrane e travaglio inarrestabile.
Quel giorno il medico che mi ha assistito durante il ricovero, mi ha detto che avrei abortito!
Voglio precisare che Anna è la mia secondogenita e che è stata fortemente cercata e voluta...
Vi lascio immaginare cosa ho provato nel sentire che avrei perso la bambina...
Ma Anna, ha smentito in pieno questo medico, è nata viva! Certo estremamente prematura, ma viva!
Il suo punteggio Apgar al primo minuto è stato 1, le batteva il cuore, non respirava, non si muoveva, era cianotica...
È stata subito intubata e trasferita in Terapia Intensiva Neonatale, ha combattuto con forza e dopo 83 giorni (un periodo che ci è sembrato interminabile, ma che tutto sommato è stato veramente breve) è stata dimessa.
Ora ha 2 anni cronologici, è una bambina serena, molto buona e brava, parla tantissimo (recita canzoni e filastrocche a memoria...), cammina da ottobre scorso, gode di ottima salute: insieme al fratello Andrea è la nostra gioia!
Sarà seguita fino all'età di sette anni per verificare il suo sviluppo psico-motorio e per prevenire eventuali altre problematiche che potrebbero presentarsi in età prescolare e scolare.
Prima della sua nascita, non sapevo nulla di bambini prematuri e patologia neonatale: è un mondo parallelo, una dimensione in cui ti trovi improvvisamente e non comprendi e hai paura, una paura indescrivibile.
Solo chi ha provato può capire!
Credo che ci sia davvero poca informazione e alla luce di questo documento vorrei gridare la mia indignazione!
Vorrei che il medico che mi ha detto che avrei abortito, mi avesse detto invece che avrei partorito mia figlia, spiegandomi cosa sarebbe successo, quali cure avrebbe ricevuto Anna, quale ruolo potevamo avere io e mio marito.
Non è vero che i bimbi prematuri, anche così estremamente prematuri, avranno sicuramente degli handicap!
Se si fa questa propaganda, cosa possono pensare i genitori a cui capita di avere un bimbo prematuro? Se chiamati a scegliere, cosa sceglieranno?
Come ha detto stamane (ieri) il professor D'Agostino in un'intervista rilasciata a Rtl, 30 anni fa, quando è stata approvata la legge 194, non si erano neppure posti il problema della sopravvivenza dei bambini nati o abortiti a 24-25 settimane perché le cure mediche non riuscivano a permettere loro di sopravvivere! Ma ora le cose sono diverse!
Ho creato un sito sulla storia di Anna (www.annacensi.it) per documentare a tutti cosa può diventare un bambino nato così pretermine: questi bambini hanno una capacità straordinaria di ripresa, una forza incredibile, una volontà unica, che mancano in un adulto!
Esiste anche un forum creato dal papà di una bambina nata nel 2000 a 24 settimane dove parlare dei nostri bambini: www.prematuri.com
C'è anche un altro sito dedicato a Daniele, nato a 23 settimane più quattro giorni nel 2005 www.danielenegro.it
Spero che la mia storia e le storie dei nostri meravigliosi bambini vi abbiano colpiti.

 

http://www.ilgiornale.it/

 
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Buona Pasqua

Post n°9 pubblicato il 04 Aprile 2010 da haley84
 
Tag: feste

Buona Pasqua Pictures, Images and Photos

a grandi e piccini...specialmente ai bimbi prematuri che la stanno passando in un incubatrice

 
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DANIELE

Post n°8 pubblicato il 30 Marzo 2010 da haley84
 

Questa storia mi e stata raccontata dalla mamma di Daniele e presa dal suo sito....
www.danielenegro.it ...visitatelo questo sito e poi Daniele e davvero un bel bambino...

nato il 23 febbraio 2005 alle ore 16.15, presso il Policlinico “San Matteo” di Pavia, alla 23° settimana + 4 gg di gestazione a causa di una Hellp Sindrome.

E' venuto al mondo con taglio cesareo d’urgenza, peso solo 560 gr, lungo 32 cm e la mia circonferenza cranica è di 21 cm;

Appena giunta al Policlinico San Matteo di Pavia, dopo vari accertamenti urgenti, la sua Mamma viene sistemata in una stanza del Comparto Operatorio, in attesa dei risultati. Le fa forza e le dà coraggio il suo Papà al quale permettono di starle vicino.

Tra i tanti medici che si alternano per comunicare ai suoi genitori l’evolversi della situazione, vi è anche un Neonatologo, il quale li informa che, causa la mia estrema prematurità, la speranza che io sopravviva è ridotta ad un lumicino, e che effettuano il parto
cesareo solo per salvare la vita alla sua Mamma.

I miei genitori sono disperati, la Mamma piange e non vuole sottoporsi all’intervento per salvare la mia Vita. (questo si che e amore materno).

Dopo 4 ore circa di tentativi per poter prolungare la gestazione e quindi regalargli qualche speranza in più, la situazione si aggrava e i medici procedono al parto d’urgenza.

Al momento della mia nascita, in Sala Parto è presente un Neonatologo al quale è affidato per le prime cure: lo rianimano, lo ventilalo e lo adagiano in un’incubatrice adatta al trasporto e lo trasferiscono immediatamente nel Reparto di Patologia Neonatale - Terapia Intensiva e Rianimazione.

Il suo papà e la mia nonna materna sono i primi a vederlo poiché sono in trepidante attesa fuori dalla Sala Parto per conoscere le sue sorti e quelle della sua mamma .

La sua mamma invece lo può vedere soltanto dopo otto giorni poiché l’intervento è stato molto rischioso: viene ricoverata prima nel Reparto di Rianimazione dove rimane due giorni e poi in Ginecologia e la degenza si presenta lunga. Però il suo papà mi scatta le prime foto e nel vederle la mamma si commuove e si mette a piangere.

Da quel giorno i medici e gli infermieri del Reparto diventano la sua seconda famiglia, curandomi e volendomi bene come a un figlio, non a caso all’ingresso del Reparto campeggia una toccante frase: "NOI CURIAMO DEI FIGLI E NON DEI PAZIENTI"...(e proprio bella questa frase)...

In quei 107 giorni di degenza ha affrontato grandi e piccoli problemi, ma la sua voglia di vivere e di farcela ha superato ogni difficoltà.

Dopo i primi esami clinici gli hanno riscontrato la previetà del "Dotto arterioso di Botallo", che con terapie farmacologiche si è chiuso in pochi giorni, "grave distress respiratorio", "ittero del prematuro" ed "emorragia cerebrale".

Durante il decorso clinico sono emerse altre problematiche quali "anemia del prematuro", per la quale ha dovuto effettuare varie trasfusioni, "broncodisplasia polmonare", "malattia delle membrane ialine", "convulsioni neonatali", "ernia inguinale bilaterale", "retinopatia del prematuro" per la quale ancora oggi sta effettuando dei controlli, e che si sta evolvendo positivamente; inoltre ha contratto una grave "sepsi da candida" curata con una lunga antibioticoterapia.

Per i primi 40 giorni è rimasto intubato, necessitando di un’alta percentuale di ossigeno, tra il 70 e l’80 %, per poi essere estubato e posto in CPAP (ventilazione meccanica tramite mascherina nasale) per ulteriori 30 giorni.

Ma la sua vittoria più importante risale al 5 maggio quando ha cominciato a respirare da solo senza l’aiuto di alcun macchinario, necessitando solo a tratti di ossigeno in culla per una percentuale tra il 21 e il 24 %.

Il giorno che i suoi genitori non dimenticheranno mai è sicuramente il 23 maggio quando, con enorme sorpresa, lo hanno trovato in una bella culla nel reparto subintensivo, primo passo verso casa.

Il 1° giungo il suo Papà risponde con il cuore in gola ad una telefonata dell’ospedale; è la Dottoressa Zanette, che gli comunica che ha raggiunto il peso necessario per la dimissione, ma dato che io mi alimento ancora con il sondino e succhio solo pochi grammi di latte a pasto, propone alla Mamma di ricoverarsi per aiutarlo a stimolare la suzione e imparare dalle infermiere le terapie che dovrà fare a casa.

Già dal giorno successivo riesce senza sondino a succhiare tutto il biberon, senza alcun problema. Cosi la degenza della Mamma dura circa una settimana e il 9 giugno 2005 viene dimesso dopo gli ultimi controlli di routine che danno esito favorevole.

E può andare a casa sua...finalmente...

Quanta paura ha fatto prendere ai suoi genitori! ! ! !

Quante notti in bianco hanno trascorso, sempre attaccati al telefono, sperando di non ricevere telefonate dall’ospedale, quante ansie e preoccupazioni, quanti momenti di sconforto alle parole pessimiste dei medici, quanto peregrinare da casa all’ospedale, tanti e tanti chilometri per poterlo vedere solo un paio d’ore al giorno.

Quanti giorni passati a piangere con la paura di non poterlo mai abbracciare e vederlo crescere, quanto dolore per il distacco subito, quanti sensi di colpa per non averlo saputo proteggere, vivere giorno per giorno nella speranza che quello successivo sia migliore del precedente.

Quanta gioia per i suoi piccoli progressi, per la prima marsupio terapia, per i suoi costanti aumenti di peso, per le prime parole positive e di speranza dei medici che finalmente dopo tanti mesi cominciavano a pronunciarsi favorevolmente, sino alla grande emozione per il rientro a casa.


Ora il piccolo Daniele ha 5 anni...e sta bene
!!!

 
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prematuri e vaccino

Post n°7 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da haley84
 

I neonati prematuri possono essere vaccinati come gli altri bambini,non ci sono differenze per quanto riguarda il calendario da seguire per le vaccinazioni sia obbligatorie e facoltative.Il basso peso corporeo dei prematuri,non influenza di solito la risposta positiva verso le vaccinazioni,in genere i prematuri sono vaccinati in base alla loro età cronologica,calcolatà dal giorno della nascita,e utilizzando le stesse dosi dei neonati a termine. Solo in caso di problemi particolari del bimbo che richiedono il ricovero in ospedale,e le prime vaccinazioni possono slittare e avvenire anche dopo i primi 3 mesi.

 
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IL LUOGO DOVE ACCADONO I MIRACOLI

Post n°6 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da haley84
 

http://www.senzacolonne.it/immagini_sito/cronaca4/neonatale.jpg

 


Sono così piccoli da entrare nel palmo di una mano, e le mamme ed i papà hanno un solo pensiero: il mio bambino vivra?

La stanza è piena di bambini. Alcuni hanno solo poche ore di vita, mentre altri stanno per compiere il loro primo compleanno. C'è silenzio. Si sente solo il ronzio dei ventilatori e il monitoraggio cardiaco dei piccoli ricoverati in un'Unità di Terapia Intensiva Neonatale. Alcuni bambini sono nati addirittura 17 settimane prima,rispetto alla data prevista per il parto, e ogni giorno lottano duramente per vincere la loro battaglia contro la morte. I genitori, in preda all'ansia e sfiniti dall'attesa, li guardano con amore, nella speranza che si irrobustiscano e aumentino di peso, per poterli finalmente portare a casa.

 
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MARSUPIOTERAPIA

Post n°5 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da haley84
 

Ideato nel 1978 in Colombia per ovviare alla carenza di mezzi tecnici di una clinica ostetrica di Bogotà, il metodo mamma canguro (MMC) o marsupioterapia, ha avuto diffusione in tutto il mondo. Inizialmente destinato all'assistenza dei bimbi prematuri o sottopeso alla nascita, il metodo mamma canguro è oggi praticato anche nei paesi sviluppati per stimolare l'allattamento materno e favorire l'instaurarsi della relazione madre-figlio con grande vantaggio per la salute e la serenità di entrambi. È utile per tutti i neonati fin dal momento della nascita perché attenua il brusco distacco dalla mamma causato dal parto, e aiuta la mamma a sviluppare la sensibilità corporea che è condizione essenziale per un buon rapporto con il suo piccolo nei primi mesi di vita.
- Cosa c’è di più bello per una madre che tenere il proprio piccolo stretto a sé, accoccolato in mezzo al seno in una posizione canguro che richiama quella fetale? Chiedetelo a una mamma della Colombia, un paese che ha fatto di questo contatto epidermico madre-figlio una tecnica neonatale chiamata Metodo Mamma Canguro (MMC).

La marsupioterapia è nata per ovviare a un grave problema: l’alto tasso di mortalità infantile dovuta a nascite premature o sottopeso. L’idea risale al 1978: per ovviare alla carenza di incubatrici, Edgar Rey Sanabria, direttore del dipartimento di medicina neonatale dell’Istituto Materno Infantile colombiano, propose di applicare la fisiologia dei marsupiali al trattamento del bambino nato prematuro o sottopeso. Il piccolo, una volta stabilizzato, doveva essere posto il prima possibile contro la pelle calda e confortevole della madre: questo avrebbe facilitato la sua ripresa e l’avvio dell’allattamento al seno.

Da allora, e nell’arco di una ventina d’anni, l’MMC ha avuto una diffusione lampo in tutto il mondo. Non presenta limitazioni né controindicazioni e può (anzi, dovrebbe) essere applicato, il più precocemente possibile, a tutti i lattanti di qualsiasi parte del mondo. Ecco perché.

-Attenua il brusco distacco dalla mamma causato dal parto, e aiuta la mamma a sviluppare quella raffinata sensibilità corporea essenziale per un buon rapporto con il suo piccolo.
-Favorisce l’alimentazione materna: la suzione si instaura tanto più efficacemente quanto più precoce è stato il suo inizio: nella posizione canguro il bimbo cerca subito il seno.
-Schiude la comunicazione bambino-genitori. In un’epoca segnata dalla non-comunicazione, l’MMC agisce come canale di contatto tra genitori e neonato. Inoltre, responsabilizza i genitori restituendo loro il ruolo di datori di cure.
-Combatte l’ipotermia e rasserena il piccolo. La pelle della madre è morbida, forte e calda, la cui temperatura si autoregola, e ha un odore conosciuto quindi tranquillizzante. Inoltre il contatto pelle-a-pelle è accompagnato da un rumore regolare e rilassante: il cuore della mamma.
-Attenua la sofferenza dei neonati più fragili. Oggi si sa che anche il neonato prova dolore, e che la soglia di questo è inferiore nei prematuri. Il contatto con la pelle della mamma permetterà di diminuire la sofferenza del bimbo, infondendogli sicurezza e favorendo la normalizzazione della frequenza cardiaca (in forte aumento in presenza di dolore).

http://digilander.libero.it/sarahcastagna/foto/sarah129.jpg

Se ne volete sapere di più su questo argomento vi consiglio di leggere questo libro "Una mamma canguro".

http://img2.webster.it/BIT/414/9788874474141g.jpg

 
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UNA BATTAGLIA MOLTO DURA

Post n°4 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da haley84
 

 


Ai neonati vengono messi dei pannolini minuscoli, adatti alle loro piccole dimensioni. Poichè il
contatto fisico è molto importante, non appena le condizioni dei bimbi si stabilizzano, ai genitori viene permesso di mettere il loro bimbo sul petto, affinchè possa sentire il battito cardiaco. Questo suono così familiare, e il contatto fisico, rassicura il bambino. Anche il latte materno è molto importante,per la sopravvivenza di questi bambini. Poichè sono nati senza difese immunitarie, gli anticorpi contenuti nel latte materno, li aiutano a tenere lontane le infezioni. I bebè molto prematuri, vengono nutriti attraverso un tubicino. Quando iniziano ad avere le poppate ogni quattro ore,significa che per il piccolo è quasi giunto il momento di andare a casa.

 
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Esami e test

Post n°3 pubblicato il 30 Gennaio 2010 da haley84
 

Il bambino può avere una bassa temperatura corporea e mostrare segni di problemi respiratori.

Comune di test effettuati su un neonato prematuro includono:

Sangue di analisi dei gas
Esami del sangue per controllare il glucosio, calcio, e livelli
di bilirubina
Radiografia del torace

 
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Ultimi commenti

Molto interessante, grazie!
Inviato da: carolinabassone12
il 15/01/2014 alle 17:29
 
Mi sono commossa a leggere questa storia, c'è sempre...
Inviato da: carolinabassone12
il 15/01/2014 alle 17:28
 
che storia tenera!
Inviato da: carolinabassone12
il 15/01/2014 alle 17:27
 
Grazie, ho partorito un bimbo in anticipo di quattro mesi,...
Inviato da: carolinabassone12
il 15/01/2014 alle 17:27
 
Esami indispensabili, sempre!
Inviato da: carolinabassone12
il 15/01/2014 alle 17:26
 
 
 

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