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Atlantide-Razza di semidei


Ma chi erano gli abitanti di Atlantide? Come mai la loro civiltà era cosi evoluta? È possibile che la nostra razza non sia la prima ad arrivare ad uno stadio cosi avanzato? Ed è anche possibile che per cause astrali a noi ancora sconosciute, la fine della nostra era arrivi all'improvviso senza poterci fare nulla?Troppe domande e nessuna risposta certa. Possiamo solo raccogliere ciò che è stato scritto e cercare di fare un po' d'ordine, lasciando a chi legge la scelta di crederci o no.La prima comparsa degli Atlantidei avviene 4 milioni di anni fa, al centro dell'Atlantico, sono la quinta razza madre che popola la terra, forse sono gli abitanti del pianeta Suerta, forse abitanti di Marte che hanno dovuto cercarsi un luogo dove vivere. Si chiamano Rmohal, sono alti circa due metri e mezzo, hanno poteri cinetici e la pelle azzurra; nel loro evolversi generano la razza di Cro Magnon, e si insediano in un mega continente che tocca le Americhe e l'Inghilterra. Le leggende Gallesi raccontano che la loro terra era unita ad un grande continente che si estendeva nell'oceano, c'era una fitta foresta dove ora c'è solo mare, sommersa dopo tre cataclismi. I Rmohal distruggono l'ultima traccia dei Lemuriani sfuggiti alla prima catastrofe e nel corso del tempo si dividono in sotto-razze e cambiano colore della pelle, fino a diventare come la nostra. Le razze che si creano sono Cinesi, Aztechi, Toltechi e Turanici.Poi, circa 700 mila anni fa, un oggetto celeste cade rovinosamente sulla Terra e provoca l'innalzamento delle acque, il mega continente riduce la sua superficie e lascia solo varie isole di grandi dimensioni sparse nell'Atlantico. Qui la razza di giganti fonda la società marittima di Atlantide e sull'isola di Routo nasce la città 'dalle porte d'oro' ai piedi di una collina, residenza dell'imperatore.I Toltechi costruiscono Tiahuanaco (Bolivia), grazie al potere che permette loro di trasformare la forza gravitazionale in forza repulsiva riescono a sollevare grossi pesi e a posizionare le pietre come ancora oggi le troviamo; fondano anche una città (Zeta) oggi coperta dalla foresta amazzonica. La tecnologia raggiunge il massimo splendore, si spostano tramite velivoli (Vimana) costruiti prima in legno, poi con una lega di metallo che splende nel buio. La forza che fa muovere tali oggetti è un'energia sconosciuta che interagisce con la forza mentale di chi la guida (Vril), la propulsione iniziale viene data convogliando il Vril verso il basso tramite tubi posti sul retro. I regnanti ormai corrotti dalla sete di potere esagerano con la 'magia nera', creano dei mostri con esperimenti genetici su uomini e animali e lanciano nubi di gas tossici dai loro Vimana, mentre alcuni dediti alla 'magia bianca' cercano di fermare queste pratiche. La guerra è ormai inevitabile. I saggi al seguito del 're del mondo' (Vaivaswata) radunano un grande esercito a bordo dei velivoli Vimana. I mostri vengono sconfitti e i corrotti sterminati, ma le potenti armi usate provocano danni enormi e causano un'ulteriore riduzione dell'impero di Atlantide, tutto viene sommerso risparmiando solo una parte dell'isola di Routo (Poseidonia), che corrisponde alla descrizione di Platone.Poi nel 10.000 a.C., gli dei giganti che convivono in pace con i loro discendenti umani, decidono di abbandonare la Terra, per sfuggire ad un nuovo temibile disastro. Un esercito di navi aliene provenienti da una lontana galassia lotta con un nemico e si viene a trovare nel nostro sistema solare. La conseguenza è la distruzione del 5° pianeta che orbita tra Marte e Giove (Thiamat), si crea la fascia di asteroidi che oggi vediamo e porta sconvolgimenti celesti che coinvolgono la Terra. Quando le navi dorate degli dei spariscono nel cielo, inizia un periodo tremendo. A causa dell'onda d'urto l'asse terrestre si sposta di alcuni gradi, i terremoti muovono la terra e 'ciò che era in basso si ritrovò in alto e ciò che era in alto cadde negli abissi'. Un vento caldo si solleva e brucia gli uomini e tutto ciò che trova sul suo cammino, il ghiaccio delle calotte polari scivola nel mare e il vento diventa gelido in un istante, il freddo atroce si diffonde ovunque. Piogge ininterrotte colpiscono la Terra per lunghi giorni, nella tradizione mondiale verrà raccontato come il Diluvio Universale.In Mesopotamia un'altra stirpe di semidei, i Nefilim, che ha previsto il disastro, abbandona la Terra salvando però alcuni esseri umani, che verranno poi riportati sul pianeta quando il cataclisma sarà terminato per ripopolarlo (i discendenti di Noè?).Le sotto razze umane degli dei giganti si rifugiano nelle gallerie (nelle leggende di alcune tribù indiane del Gran Canyon si racconta che nelle fenditure delle rocce vivevano i loro dei, gli Ansazi (anziani), prima della 'purificazione' della Terra) ; una volta usciti, ai pochi superstiti rimasti non resta che ricominciare da capo, insediando le loro città nei luoghi rimasti in piedi, i complessi piramidali di Messico, Egitto, Perù e altri, che ancora oggi vengono attribuiti a popolazioni che non avevano i mezzi né la tecnologia per erigerli.